The Book of Boba Fett 1X07 Recensione: un gran finale pieno di rimpianti

Il finale dello show Disney+ è un inno all'azione e all'intrattenimento, senza rinunciare a una certa profondità e a qualche rimpianto di troppo.

The Book of Boba Fett 1X07 Recensione: un gran finale pieno di rimpianti
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Croce e delizia, in estrema sintesi questa è un'ottima definizione per il finale di The Book Of Boba Fett. Delizia perché ci siamo ritrovati davanti ad una puntata finalmente ben ritmata e dalla deliziosa impronta action, capace di intrattenere senza problemi o pause dal primo all'ultimo minuto: tra sparatorie, duelli, confronti, tradimenti, guerriglia, sorprese e un numero incalcolabile di citazioni non c'è praticamente mai tempo per annoiarsi. Ed è probabilmente qui che inizia a fuoriuscire la cosiddetta croce, in quanto chiaramente l'episodio si rivela forse giusto un po' troppo pieno e lascia davvero poco alle conseguenze e alla costruzione di un potenziale futuro; in generale sono evidenti le mancanze che da settimane denunciamo nella serie Disney+, in primis una vera e propria caratterizzazione dei personaggi su schermo.

Ci sembra superfluo ribadire quanto un miglior approfondimento di Boba e Fennec o un ritratto più profondo dei mods avrebbero potuto aggiungere sul piano del pathos e del coinvolgimento emotivo. Resta, però, una chiusura di tutto rispetto e per lunghi tratti entusiasmante, ricca di sequenze d'azione per la maggior parte convincenti e spettacolari.

Una strenua difesa

Dopo i drammatici colpi di scena della scorsa puntata - qui potete recuperare la nostra recensione di The Book Boba Fett 1x06 - i protagonisti si ritrovano nell'ormai distrutto Santuario di Garsa Fwip (Jennifer Beals) e discutono sull'imminente se non urgente da farsi: ignari della sanguinosa incursione a Freetown di Cad Bane (interpretato da Dorian King ma doppiato sempre da Corey Burton), Boba (Temuera Morrison), Din Djarin (Pedro Pascal), Fennec (Ming-Na Wen) e i mods devono prendere coscienza dell'inizio del conflitto e di come rapidamente le vicende stiano volgendo a loro sfavore.

La morsa del Sindacato dei Pyke si sta sempre di più chiudendo su di loro e, tra numerosi tradimenti e contrattempi, ai due Mandaloriani non resta altro che l'onore e tentare di guidare un disperato quanto elettrizzante contrattacco, nella speranza che basti per riorganizzarsi. L'episodio alla fine è tutto qui, una lunga e strenua risposta all'aperta dichiarazione di guerra dei Pyke, svoltasi su diversi piani e teatri d'azione. Ed è soddisfacente nonché spesso e volentieri spettacolare, non perfetto a livello tecnico e realizzativo ma lontano anni luce dalla lentezza, ad esempio, dell'inseguimento che discutevamo nella nostra recensione di The Book of Boba Fett 1X03 o dalla mediocrità ingessata di altre situazioni. Un insieme di cui non intendiamo spoilerare assolutamente nulla, poiché va visto e goduto, ricolmo di momenti dove è facile esaltarsi ed anche emozionarsi, sia per chi conosce di più l'universo di Star Wars sia per chi invece ha nozioni più limitate.

I rimpianti di The Book of Boba Fett

Solo che, insieme alla gioia per certi eventi, sopraggiungono presto anche dei rimpianti per come The Book Of Boba Fett è stata gestita narrativamente. E innanzitutto mettiamo per ora tra parentesi la spinosa questione dell'intrusione di The Mandalorian, con relative problematiche sul metodo Filoni e i suoi via via più fastidiosi ed ingombranti retcon; ci sarà tempo e modo di affrontare nello specifico tutto ciò. Prendiamo invece ad esempio i mods, prima introdotti e poi lasciati semplicemente a se stessi, senza spiegazioni e approfondimenti di qualunque tipo. Perché combattono? Perché sono cosi visceralmente attaccati ad un posto che all'inizio sembravano odiare? È un caso che in realtà si estende a tutti gli altri personaggi nuovi di zecca che la serie mette in scena, che non hanno alcun tipo di caratterizzazione o motivazione per le loro azioni, se non piccoli accenni in dialoghi creati ad hoc.

Lo stesso ritratto di Boba è incredibilmente bizzarro e divergente da quello intravisto nella seconda stagione di The Mandalorian, ma è un cambiamento che non è stato mai affrontato né tantomeno tematizzato. Stesso discorso può essere rivolto alle immense deviazioni sul passato, che nel disegno generale di questo primo arco narrativo hanno un ruolo marginale, più da tappabuchi che reali contenuti - e ci dispiace dirlo, perché le abbiamo trovate perlopiù meravigliose e ricche di chicche e informazioni. È un insieme che andava gestito molto meglio, ma che perlomeno si è ripreso con forza e vigore nei suoi ultimi capitoli e speriamo che abbia definitivamente spalancato le porte al maestoso underworld della galassia lontana lontana.

The Book of Boba Fett Il finale di The Book Of Boba Fett si è rivelato una vera e propria croce e delizia. Delizia perché la puntata è innegabilmente un'ode ben realizzata all'action e all'intrattenimento puro, tra duelli, scontri mostruosi, tradimenti, sorprese e citazioni ad ogni angolo. E non vogliamo spoilerarvi assolutamente nulla, è quasi un'ora piena - forse un filino troppo piena - che va vista e goduta, tra un continuo esaltarsi ed emozionarsi, sia per i fan nuovi della galassia di George Lucas sia per i più navigati. È il lato action di Star Wars che esplode in un infinito e maestoso concerto di proiettili laser, jetpack e tanto, tanto altro. Ma è anche una croce, perché è quel tipo di finale che non può non far aumentare alcuni rimpianti su come la serie sia stata gestita a livello narrativo, tra personaggi senza alcun tipo di caratterizzazione e un un protagonista non pienamente sfruttato o esplorato. Sono tante, troppe le deviazioni che hanno sottratto minutaggio prezioso e che hanno tarpato le ali ad un pathos e a un coinvolgimento emotivo potenzialmente alle stelle.