The Boys 3x06 Recensione: arriva l'Herogasm in una puntata da urlo

Per The Boys è giunto il momento dell'Herogasm, in una puntata strepitosa che lancia la serie Amazon verso un finale potenzialmente inimitabile.

The Boys 3x06 Recensione: arriva l'Herogasm in una puntata da urlo
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E anche il capitolo più atteso di The Boys è ormai storia, l'episodio più esplicito della tv mainstream a detta dello showrunner Eric Kripke. Un po' duole ripeterci, ma non possiamo esimerci dal considerarlo l'ennesima prova di forza di una serie che alla sua terza stagione sta raggiungendo picchi di maturità, narrazione e libertà creativa impensabili. Non tanto per il fattore trasgressivo o scioccante, forse meno dirompente del previsto - e le prime reazioni all'Herogasm ne sono una prova - poiché in fondo è ciò a cui la produzione Amazon ci ha da sempre abituato, soltanto concentrato in maniera densissima in una singola location di una singola puntata.

È proprio l'insieme in sé ad risultare strepitoso, a non cadere ancora una volta in trappole tentatrici e a portare comunque di petto avanti la storia che vuole raccontare, senza fare sconti a nessuno e con una spettacolarità che, purtroppo, tante se non troppe serie dello stesso filone possono solo ammirare da lontano - e, badate, non è solo questione di mera violenza esplicita. Questa è la grandezza di The Boys, che si lancia verso un finale di stagione dalle potenzialità infinite e con la sensazione che veramente gli equilibri tra i ragazzi e i Super si stiano sgretolando in modi irreversibili.

Sia sempre lodato l'Herogasm

Riprendiamo un attimo le fila della narrazione: Hughie (Jack Quaid) e Butcher (Karl Urban) si sono alleati con Soldier Boy (Jensen Ackles) per provare ad eliminare una volta per tutte Patriota (Antony Starr), ma devono prima aiutare l'ex star della Vought a vendicarsi di chi l'ha venduto ai russi, in primis i suoi vecchi compagni del team Rappresaglia; Starlight (Erin Moriarty) continua disperatamente a tentare di gestire proprio Patriota, ormai sull'orlo di una crisi di nervi e di insicurezza patologica per l'improvvisa rinascita dai morti di quello che a tutti gli effetti è il suo eroe predecessore; sullo sfondo, Frenchie (Tomer Capone) e Kimiko (Karen Fukuhara) devono vedersela con Nina (Katia Winter), ancora vogliosa di vendicarsi per le perdite subite durante la gita oltreoceano dei ragazzi.

Ora, in apertura abbiamo parlato di trappole perché, sotto molti punti di vista, l'Herogasm era uno squisito e straordinario tranello, in origine addirittura pubblicato come uno spin-off del fumetto e solo in seguito incorporato nella storia principale. E ciò significa che di base è una vicenda quasi a sé stante, un'avventura stand-alone per così dire e, come tale, The Boys avrebbe potuto riprodurla in questi termini: un episodio da ricordare, magari anche destinato a diventare iconico ma tuttavia un po' fine a sé stesso, che non spostava minimamente la narrativa in avanti se non in dettagli marginali - aspetto che, in un momento caldo come il rush finale di una stagione, avrebbe stonato non poco.

L'ultimo passo

Invece la serie ha rielaborato l'Herogasm in modo da farlo rientrare perfettamente e coerentemente nella trama principale e, anzi, sfruttandolo come un vero e proprio trampolino di lancio per gli ultimi due appuntamenti; è infatti una puntata che semplicemente non rinuncia neanche ad una singola componente che ha reso The Boys il colosso che è ora. Combattimenti coreografati magistralmente che non lesinano sulla violenza e sulla grandiosità? Sono presenti e non solo, per i fan dei fumetti e di alcune celebri tavole in particolare ci sarà da godere non poco, è l'unico modo in cui ci sentiamo di esprimere la maestosità di alcune sequenze. Approfondimenti dei personaggi con tanto di analisi sempre più cruda ed emotivamente devastante delle loro azioni?

Assolutamente sì, tra un Hughie che si riscopre via via meno umano e un Marvin (Laz Alonso) ancora incapace di gestire la sua sindrome post-traumatica da stress nei confronti di Soldier Boy - c'è anche altro, ma non vi faremo spoiler - si compone davvero un episodio sontuoso, che si muove sinuosamente tra la delicatezza di certe scene e dialoghi ad una brutalità emotiva e fisica come se fosse la cosa più naturale del mondo. The Boys si sta trasformando sempre di più in un piacere da vedere e, sebbene la gestione eccessivamente macchiettistica e futile di diversi personaggi secondari continua a sembrarci il suo unico vero tallone d'Achille, non si può negare che con una stagione del genere si stia ponendo ai massimi vertici del medium seriale.

The Boys - Stagione 3 Con l'Herogasm The Boys raggiunte ancora nuove vette qualitative. Non quelle che il pubblico si aspettava però, almeno da un certo punto di vista: si, l'Herogasm è sicuramente un episodio alquanto esplicito, ma non è nulla in più rispetto alla libertà di cui la serie Amazon ha sempre goduto e a cui siamo ormai abituati; è solo concentrata in un un'unica puntata e in un'unica location. Gli aspetti più straordinari, a nostro parere, provengono in realtà dal resto, sia che si tratti della discesa nell'inumanità da parte di Hughie e Butcher o la sindrome post-traumatica da stress di Marvin e l'insicurezza cronica di Patriota. Oppure anche le sequenze di combattimento a dir poco entusiasmanti, che non possono non colpire sia i fan della serie sia gli amanti dei fumetti, con tavole che prendono maestosamente vita davanti ai loro occhi. C'è tutto in questa puntata, che funge da vero e proprio trampolino di lancio verso un finale che potrebbe definitivamente portare The Boys nel gotha della serialità.