The Flash 4: recensione del midseason della serie

Dopo le prime nove puntate, Flash va in pausa e tornerà dopo Natale. Come sarà stata questa prima parte di stagione?

The Flash 4: recensione del midseason della serie
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Dopo soli nove episodi, è già tempo di salutare momentaneamente The Flash, il quale tornerà dopo la pausa natalizia. Questa quarta stagione ha visto l'entrata in scena di un nuovo nemico, The Thinker, il ritorno di alcuni protagonisti, l'uscita di scena di altri e alcuni cambi negli equilibri tra i personaggi, ma sarà stata all'altezza delle aspettative? Tiriamo le somme di questo midseaseon finale.

Tra Pensatore e speedforce

Come ogni altra stagione, Flash 3 si era chiuso con un grande cliffhanger: Barry intrappolato nella speedforce e condannato a rimanerci fino a quando un altro velocista non ne avesse preso il posto. Killer Frost ormai separata dal resto del gruppo. Iris distrutta. Wally pronto a raccogliere l'eredità di Flash e Cisco determinato a salvare il suo amico. E come per Flashpoint, questo inizio di stagione ha ripristinato gli equilibri in tempo zero.

La situazione di estrema pericolosità e tristezza viene risolta in men che non si dica senza alcun problema, contrariamente a quanto visto nella stagione precedente. Chiaramente, il senso dei cliffhanger è di catalizzare e aumentare l'hype in vista della stagione successiva ma, a mio avviso, prolungarne gli effetti a più di una puntata sarebbe una mossa audace e soprattutto molto sensata. Central City è in pericolo e, in due secondi netti, Cisco riesce a ingannare la speedforce e riportare indietro Barry che avrebbe dovuto passarci l'eternità. Un po' forzato, non trovate? Certo la questione viene risolta con il sotterfugio del Pensatore ma, in ogni caso, avvertire la necessità di riportare a casa Barry potrebbe essere un po' più accentuata.
Interessante, invece, l'entrata in scena del Pensatore, un villain che incarna tutto quello che gli altri nemici di Flash non sono stati. In effetti, dopo tre stagioni di gare di velocità e velocisti impazziti, stavolta Barry Allen dovrà vedersela con un nemico che pensa più veloce di lui ed è più intelligente di tutto il team Flash messo insieme. DeVoe è un cattivo maniacale, calcolatore e perverso. La morale non gli appartiene più e non può fare altro che tirare dritto verso la sua idea di mondo ideale ma per farlo deve immobilizzare Flash e ridurlo alla resa incondizionata. Una mossa che, almeno a giudicare dall'ultimo episodio, ha pagato.
Intanto, Barry comincia a capire che la velocità non è tutto. Comincia ad assaporare i momenti, a cambiare idea sulla vita. L'incontro con Savitar e il periodo passato nella speedforce sono state prove durissime che lo hanno segnato. Nulla è più come prima. L'entusiasmo della gioventù ha ceduto il passo all'esperienza. Un'esperienza, però, che nulla può contro i sottili calcoli del Pensatore, probabilmente il villain meglio costruito delle intere quattro stagioni finora trasmesse

Curiosa, invece, l'uscita di scena di Jessie e di Wally. La prima è servita soprattutto a riportare nel team Flash Harrison Wells mentre il secondo è un chiaro esempio di come non abbia funzionato e fatto presa nell'intera serie TV. Forse, la cosa più saggia sarebbe inserire Kid Flash nelle Leggende, quello che doveva essere una sorta di "ghetto" per i personaggi secondari che avevano bisogno di cambiare aria.
Per quanto riguarda il crossover, al netto dell'indiscussa qualità del tutto, forse il fatto di posizionarlo nel penultimo episodio dell'anno non è stata una gran mossa. Infatti, questo nono episodio è stato un po' anticlimatico visto il netto stacco tra il settimo e quest'ultimo.

The Flash - Stagione 4 Questa quarta stagione di The Flash è partita un po’ sottotono ma si è ripresa alla distanza. Le prime puntate sono state necessarie a ricostruire le vite del team dopo la scomparsa di Barry nella speedforce ma non hanno fatto altro che rallentare la narrazione e diluire un po’ la storia con alcune sidestory abbastanza inutili, tra cui quella della stessa Killer Frost o della rottura tra Wally e Jessie. Le ultime puntate, invece, hanno spinto maggiormente sull’acceleratore ponendo l’accento soprattutto sulla storia del Pensatore e sul perché faccia quello che fa, mentre Barry, invece, è stato incastrato proprio dal suo nemico mortale e, in un estremo gesto di eroismo, The Flash ha ceduto il passo proprio al suo alter ego Barry Allen. Quest’ultimo, infatti, dovrà dimostrare che non è stato lui a uccidere DeVoe e che il team Flash dovrà lavorare per salvarlo e aiutarlo dalle accuse di omicidio.

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