The Flash: recensione della quinta stagione

La quinta stagione di The Flash si conclude in un vortice di eventi, positivi e negativi, e lascia presagire grandi cose per il futuro.

The Flash: recensione della quinta stagione
Articolo a cura di

The Flash ha ormai stabilmente messo in chiaro le cose: i viaggi temporali, le linee di universo parallele e le continue apparizioni/sparizioni con le altre Terre - furbamente ribattezzate in ordine numerico - sono diventate fondamentali per lo show. Potremmo dire, senza sbagliarci così tanto, che esse non solo sono focali nell'economia della storia ma, anzi, rappresentano - con buona probabilità - la spina dorsale di tutta la serie, con tutto ciò che ne consegue in termini di credibilità, coerenza ed apprezzamento della critica (e dei fan) vari. E questa quinta stagione di The Flash appena conclusa non solo non fa eccezione ma, anzi, sottolinea ancor di più l'importanza della cosa, portando su schermo un racconto di vendetta, odio e perdono, discretamente orchestrato su più piani temporali che si intrecciano in un abbraccio a volte fin troppo morboso.

Una figlia in più

Tagliamo subito la testa al toro: la quarta stagione di The Flash è risultata un tantino deludente e, onestamente, le aspettative intorno a questa quinta stagione erano alquanto blande. La scossa, è il caso di dirlo, però serviva e gli sceneggiatori ci hanno provato. La stagione riparte dal cliffhanger con cui si era conclusa quella precedente.

Il satellite che avrebbe riportato a uno stadio praticamente primitivo tutta la razza umana è stato distrutto grazie anche all'aiuto di un misterioso nuovo alleato che proprio sui titoli di coda si è rivelata essere niente di meno che Nora West-Allen (Jessica Parker Kennedy), la figlia di Barry (Grant Gustin) e Iris (Candice Patton), venuta dal futuro per aiutare la sua famiglia. Le conseguenze di ciò saranno catastrofiche come al solito, ma facciamo un piccolo passo indietro.
Il satellite ha comunque colpito la città - seppur diviso in frammenti vari - con conseguenze gravissime sulla vita di tutti i giorni dei cittadini. La materia oscura da cui era avvolto, infatti, ha finito col generare nuovi metaumani e soprattutto Cicada, nuovo villain della stagione. Un metaumano particolare, che finisce col prendere di mira, stavolta, non soltanto Barry e i suoi più stretti alleati, bensì tutte le persone in possesso di poteri.

Proprio Cicada, in realtà, è l'obiettivo del viaggio nel tempo di Nora, giacché nella sua linea temporale quest'ultimo rappresenta l'unico villain che Flash non è riuscito a sconfiggere a causa anche della sua prematura (e misteriosa) scomparsa. La piega degli eventi, però, subisce un grosso scossone proprio a causa dell'ormai classico effetto farfalla a cui la serie ci ha abituati.

L'anno di XS

La prima parte di stagione si focalizza proprio su questi eventi. La situazione all'interno del team è parzialmente cambiata: Wally West è ormai stabilmente lontano, il dottor Wells è tornato alla sua vita di tutti i giorni e Joe - in verità sempre uno dei punti cardini e dello show - con la paternità si è preso una meritata pausa. L'apparente quiete con cui ci eravamo lasciati dopo la sconfitta di Thinker, quindi, è subito scombussolata dalla nuova arrivata, che rivela subito la sua identità.

Il Team Flash si mette subito sulle tracce di Cicada. Barry & co decidono di incaricare la ricerca del profilo di Cicala a Sherloque Wells (Tom Cavanagh), che si lega agli altri personaggi e in particolare a Cisco (Carlos Valdes), ritornato più in forma che mai dopo una serie in verità troppo lunga di problematiche scaturite dalla fine della sua storia amorosa con Gypsy (Jessica Camacho), anch'ella ritornata alla sua Terra di origine. Proprio lui avrà una delle evoluzioni più accattivanti e sorprendenti della stagione.

It's far from ordinary people

Al di là dell'ingombrante presenza di Cicada, la struttura della quinta stagione rimane pressoché fedele a quella delle altre, con episodi autoconclusivi con il cattivo di turno. Veramente interessante è il personaggio di Nora, arrivata dal futuro anche per conoscere il padre, che nel suo futuro è scomparso prematuramente. Molto più difficile il rapporto con la madre: Nora infatti la detesta perché Iris è sempre stata una madre troppo ossessiva e protettiva. Se la famiglia Allen non rappresenta proprio un modello di stabilità, lo stesso si può dire anche per quella Snow, il cui già fragile equilibrio viene ulteriormente messo a dura prova da una scottante rivelazione.

Caitlin (Danielle Panabaker) continua la sua ricerca per conoscere la realtà che si nasconde dietro alla misteriosa scomparsa del padre Thomas (Kyle Secor), a sua volta in possesso di un potere simile a quello della figlia. Ci ha lasciati molto soddisfatti anche l' evoluzione di personaggi come Cecile (Danielle Nicolet) e soprattutto Ralph Dibny (Hearthly Sawyer). Elongated man, infatti, è uno dei personaggi meglio sviluppati in questa stagione, spesso costretto a ingoiare il rospo, ma che più di una volta si rende protagonista di uscite importanti e decisive, sia per quanto riguarda la questione Caitlin sia per un quadro più generale delle cose.

Code name: Cicada

La vera sorpresa della stagione, comunque, è proprio il villain. Cicada, al secolo Orlin Dwyer (Crhis Klein), è un cattivo atipico e incredibilmente umano. La sua genesi è legata indissolubilmente alla distruzione del satellite, che gli ha donato i superpoteri ma ha anche ridotto in fin di vita sua nipote Grace, a lui affidata dopo la morte dei genitori.

Anche il rapporto con la bambina risulta molto bello da vedere: inizialmente, infatti, l'uomo non ne vuole sapere assolutamente nulla, ma presto la piccola diventa il centro del suo universo. Perderla lo porta a cercare di vendicarsi di chi, a detta sua, ha distrutto la giovane esistenza della nipote. Barry e gli altri trovano il modo per salvare Grace dal coma, e chiedono una sorta di armistizio al villain, con la promessa, appunto, di riportare alla normalità la piccola. Per farlo, però, bisogna viaggiare all'interno della mente di Grace, il cui subconscio si rifiuta di collaborare con Nora, che cerca di convincerla a risvegliarsi dal sonno ormai lunghissimo. Proprio quando tutto sembra mettersi per il verso giusto, comunque, un colpo di scena arriva a scombussolare il tutto: misteriosamente, appare dal nulla un altro Cicada che si libera di Orlin e rapisce Grace.
L'identità di quest'ultimo è presto svelata: si tratta di Grace del futuro, cresciuta con la stessa sete di vendetta dell'ormai deceduto zio. Gli episodi finali di stagione non si concentrano soltanto sulla cattura della Grace adulta (Sarah Carter), ma anche sullo svelare l'identità di chi si nasconde dietro al misterioso collaboratore di Nora, Eboard Thawne.
Questa quinta stagione ha saputo aumentare fortemente il proprio tasso qualitativo grazie al finale, che anticipa un nuovo arco di eventi che promette grande spettacolo. Dopo i titoli di coda e lo struggente messaggio di addio di uno dei personaggi sarà possibile ritornare ad affacciarsi sul futuro di Barry, per accorgersi che purtroppo è stato ancora una volta alterato.

It's all about us

Così come per il "cugino" Arrow, anche The Flash mette in scena una stagione dai toni più cupi in cui, ancora una volta, le visioni del futuro sembrano mostrare senza pietà uno sviluppo nefando e oscuro.

Non siamo sicuramente sui livelli qualitativi di Arrow, certo, ma anche qui si nota una certa evoluzione generale nella sceneggiatura e nella resa dei vari attori. Nonostante la presenza di un villain di tutto rispetto e di un finale potenzialmente molto intrigante, i 22 episodi che compongono la stagione risultano tutto sommato pesanti da seguire, a causa anche di alcune situazioni probabilmente evitabili a cui si poteva dedicare certamente meno spazio. Alcuni eccessi, poi, come il nome Sherloque per citarne una, dal nostro punto di vista potevano essere tranquillamente evitati, in onore di una ricerca della maturazione più concisa e soprattutto coerente.
In conclusione, comunque, - seppur non apertamente come in Arrow - anche lo show sul velocista scarlatto anticipa in qualche modo la Crisi in arrivo, gettando le basi per una prossima stagione che dovrà per forza di cose cercare di aumentare il tasso qualitativo di una produzione che potenzialmente può ancora ritagliarsi uno spazio importante nel panorama serial attuale, in vista anche della conclusione di Arrow.

The Flash - Stagione 5 La quinta stagione di The Flash riparte dalle poco convincenti ultime annate, con l’obiettivo di rialzare la qualità di uno show, in verità, caratterizzato da un forte calo qualitativo. Grazie alla presenza di un villain molto più interessante, l’obiettivo della truppa di Berlanti può dirsi in parte riuscito, ma siamo comunque lontani da una vera e propria ripresa a tutto tondo. I 22 episodi che compongono la stagione alternano ancora una volta lunghi periodi di buio totale a sporadici picchi qualitativi, in modo fin troppo disomogeneo. Per fortuna, comunque, a risollevare parecchio le sorti dello show ci hanno pensato gli ultimi episodi, qualitativamente nettamente superiori al resto e capaci di anticipare avvenimenti molto interessanti - e alquanto drammatici - per il futuro. Non ci resta, dunque, che attendere la prossima stagione per saperne di più.

7