The Imagineering Story Recensione: dietro le quinte dei parchi Disney

La miniserie Disney+ ispira grandi e piccini con l'epico racconto della costruzione dei parchi Disney, dagli Anni '50 ad oggi.

The Imagineering Story Recensione: dietro le quinte dei parchi Disney
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Con un fatturato di quasi 70 miliardi di dollari nel 2019, l'impero creato da Walt Disney è tra i più opulenti del pianeta. Se solo si pensa alle riuscitissime acquisizioni degli ultimi anni, dalla Marvel a Star Wars, fino al recente acquisto di Fox da parte di Disney, i numeri sono da capogiro. Gli occhi di tutti sono ora puntati su Disney+, la piattaforma streaming della casa di Topolino, ultima nella serie di novità che da anni deliziano i fan. Il successo di Disney+ non risiede solamente nel catalogo dei classici, ma anche nelle produzioni originali più o meno importanti.

Forse è per questo che non tutti si saranno accorti dell'esistenza di una serie che esplora una delle ragioni del successo di questo marchio alla quale non abbiamo ancora accennato: i parchi di divertimento. Disneyland è stato il capostipite del rilancio di questa vena dell'intrattenimento per famiglie e ha rivoluzionato il modo di concepire i parchi a tema. Come? Servendosi di un team che, attraverso la commistione tra immaginazione e conoscenze tecniche, si è spinto laddove nessuno prima aveva osato, creando opere e attrazioni che sbalordiscono grandi e piccini da più di cinquant'anni.

Il loro nome è Imagineers e The Imagineering Story è il resoconto di un successo per nulla scontato, che ha dovuto affrontare alti e bassi per raggiungere gli eccellenti risultati che ha ottenuto, dovendo di volta in volta confrontarsi con l'incessante evolversi dei tempi, in un continuo processo di apprendimento ed elaborazione. Così, dopo le nostre prime impressioni su The Imageneerig Story, è giunto il momento della recensione completa. Seguiteci dietro le quinte dei parchi Disney.

Un viaggio nel tempo

Guardare The Imagineering Story è come aprire una capsula del tempo piena zeppa di filmati inediti che ricostruiscono la storia delle varie incarnazioni di Disneyland, dall'idea alla realizzazione, coinvolgendo le maestranze più varie e prendendo il meglio da esse. Tutto inizia dalla volontà di un solo uomo: Walt Disney. Il suo non è un mero capriccio, ma la volontà di creare qualcosa che sia monumento per le generazioni passate, presenti e future. Un inno alla conoscenza, alla spensieratezza e all'immaginazione.

Un luogo dove grandi e piccini possano trovare stimoli per trascorrere ore magiche, all'insegna del divertimento. Questo sogno si chiama Disneyland e la sua è stata una vera e propria rivoluzione. Disney è stato a tutti gli effetti capostipite della moderna industria dei parchi di divertimento. Laddove i più vedevano gli aspetti negativi di questi luoghi, Disney sfruttava il margine di miglioramento, per trasformare in modo radicale il concetto di intrattenimento per famiglie.

Il requisito fondamentale, che ha gettato le basi per il successo dei suoi parchi, è stato il non fare esclusivo affidamento su figure tecnico/scientifiche per la progettazione delle strutture e la realizzazione delle attrazioni, ma di traghettare i talenti già presenti negli studi d'animazione, così da avere una visione più ampia e meno rigida, poiché ibridata con quell'aspetto immaginifico che deriva dal problem solving della produzione cinematografica e che, applicato alle necessità dei parchi, si è rivelato la vera svolta, che ha portato alla nascita degli Imagineers, felice crasi tra IMAGination ed engINEERS, immaginazione ed ingegneria.

La serie è molto obiettiva - nei limiti del possibile - nel dare un quadro più che completo dei successi e dei fallimenti di questo esclusivo gruppo di artisti, ma anche, e soprattutto, un resoconto della gestione, a volte scellerata, di questo potenziale unico nell'industria. Sono infatti gli eredi di Disney che, nonostante i meriti, rischiano alcune volte di affossare il lavoro del loro predecessore, indirizzando i fondi necessari su altri progetti, non credendo abbastanza nei parchi o semplicemente dimenticando la visione di Walt a favore di una più commerciale, che tradisce la natura delle attrazioni e la fiducia degli avventori, con forti ripercussioni sui bilanci dell'azienda.

Gli ultimi anni sono stati fortunatamente segnati dalla felice gestione di Bob Iger, che sta traghettando la Disney verso lidi felici, aumentandone il fatturato con acquisizioni multimiliardarie - come Marvel, Star Wars e Fox -, ma anche investendo nel sistema dei parchi, giungendo ad inaugurare con successo la divisione di Shangai, in un ibrido tra tradizione e proprietà intellettuale.

Uno sguardo inedito

The Imagineering Story ricostruisce questo lunghissimo percorso in soli sei episodi dal ritmo accattivante e dall'efficace montaggio. L'esclusività dei filmati d'archivio si conferma uno dei punti di forza decisivi per dare il giusto slancio alle interviste agli Imagineers, che ci guidano passo dopo passo alla scoperta di ogni peculiarità e innovazione sperimentata nel corso degli anni nei diversi parchi. Non neghiamo che l'attenzione dello spettatore possa vacillare in alcuni momenti nei quali la narrazione sembra incagliarsi per approfondire aspetti societari, magari meno interessanti, ma comunque propedeutici alla comprensione del disegno complessivo.

Quello che la serie ci restituisce è un vero e proprio sguardo inedito nei confronti di un mondo che in molti davano per scontato, complice l'importanza del brand, ma che è tutt'altro che banale, visti gli ingenti fattori di rischio che si accompagnano ai successi colossali e, a volte, insperati.

In The Imagineering Story traspare la visione di Walt Disney, perpetrata poi dai posteri con successi alterni, secondo la quale i parchi, a differenza dei film d'animazione, non sono prodotti finiti e fini a se stessi, ma organismi in continua evoluzione, che vivono i tempi che cambiano, combattendo le idiosincrasie e cercando di non imporre in maniera arbitraria la sola visione commerciale dell'azienda, ma tentando di integrare le tradizioni e gli stili di vita dei luoghi nei quali sorgono le proprie strutture.

I parchi Disney sono in definitiva il crocevia di una concezione di intrattenimento che non vuole essere elitaria, ma che vuole rappresentare uno stimolo all'immaginazione, all'avventura e al futuro, come testimoniano le quattro aree tematiche presenti in ogni parco: Adventureland, Frontierland, Fantasyland e Tomorrowland. Uno stimolo frutto di una visione unica, quella di di Walt Disney, che nel tempo ha saputo trovare i venti favorevoli per evolversi e migliorarsi.

The Imagineering Story è la docuserie che ha fatto da apripista a tutti quegli show che stanno arricchendo il catalogo Disney+, esplorando i dietro le quinte dell'impero di Topolino, e che vi consigliamo di approfondire, se siete dei veri appassionati. A tal proposito vi segnaliamo la nostra recensione di Oggetti di Scena, le prime impressioni su Disney Gallery: The Mandalorian, e vi anticipiamo l'imminente Into the Unknown: Making Frozen 2, in uscita a giugno. Il laboratorio del magico mondo Disney non è mai stato così accessibile e sarebbe un vero peccato non approfittarne.

The Imagineering Story - documentario Disney + The Imagineering Story è una docuserie solida che cerca, nel limite del possibile, di dare una visione oggettiva e non edulcorata del processo di creazione che si nasconde dietro ai parchi per famiglie della Disney. Nonostante tutti i passaggi dello show non abbiano lo stesso appeal, la questione appare alquanto soggettiva. Resta il fatto che ogni puntata rappresenta uno step ulteriore di questo viaggio nel tempo, una ricostruzione rigorosa che dai tempi di Walt ci porta ai giorni nostri, con la provvidenziale gestione di Bob Iger. I punti di forza di questo show sono i filmati d'archivio inediti, che permettono di gettare un esclusivo sguardo dietro le quinte di Disneyland e dei suoi eredi. Gli Imagineers sono un vero e proprio stimolo alla creatività e al pensiero laterale e non mancheranno di stimolare i più piccoli ed affascinare gli adulti.

7.5