The Mandalorian 2x04 Recensione: L'Impero Colpisce Ancora

Il quarto episodio della seconda stagione si traveste da filler ma propone ritorni e indizi importanti: parliamo di The Mandalorian Capitolo 12!

The Mandalorian 2x04 Recensione: L'Impero Colpisce Ancora
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Qualcuno, a volte, dice che in certi episodi The Mandalorian non funziona. Non è vero. Anche laddove c'è transitorietà, dove si avverte una parvenza di filler, c'è una narrazione implicita importante. Una narrazione tutta di "lore", che gioca con la mitologia di riferimento in modo superbo e ne trae tutto il meglio, proprio come faceva The Clone Wars, che in attesa di capire fin dove porterà la creatura di Jon Favreau rimane (a mani basse) la cosa migliore capitata alle Guerre Stellari negli ultimi 20 anni.

The Mandalorian raccoglie l'anima di Star Wars, la abbraccia e la coccola, in ogni suo aspetto. L'episodio 2x04 (o capitolo 12, come preferite) dello show Disney+ è di nuovo superbo proprio per i motivi sopracitati, anche se al netto di un paio di deus ex machina solo leggermente forzati. E va bene così: perché "L'Assedio", forse più di ogni altra puntata sin qui vista, ci culla dolcemente nelle atmosfere rassicuranti di Una nuova speranza e L'Impero colpisce ancora. E, si sa, si torna sempre dove si è stati bene. Anche quando il luogo in cui siamo non è propriamente quello che stavamo cercando.

Ritorno a Nevarro

Il terzo episodio della serie (recupera qui la recensione di The Mandalorian 2x03) è stato forse il più importante di sempre. Abbiamo visto l'incredibile ritorno di Bo Katan di The Clone Wars, fiore all'occhiello di una puntata solida e in grado di sviluppare con efficacia la narrazione orizzontale. Din è quindi decollato dalle acque di Trask con nuove consapevolezze e soprattutto con un nuovo obiettivo: ha conosciuto altri mandaloriani, ha scoperto che la "Ronda" di cui faceva parte non era che una cellula estremista e radicalizzata del popolo che l'ha adottato, ma soprattutto ha capito dove potrà tenere al sicuro Baby Yoda.

Su un pianeta lontano, infatti, sopravvive un Jedi sin dai tempi delle Guerre dei Cloni. Un Jedi che gode della piena fiducia di Bo-Katan, un Jedi che proprio in Mandalore (e nei mandaloriani) ha trovato alleati preziosi: Ahsoka Tano, l'allieva perduta di Anakin Skywalker.
Purtroppo non è ancora tempo di incontrare Ahsoka. D'altronde, la schedule degli episodi parla chiaro: il quinto episodio, il capitolo 13, è scritto e diretto interamente da Dave Filoni. Il creatore di The Clone Wars e Rebels, il pupillo di Lucas, il "papà" di Ahsoka. Non dobbiamo aggiungere altro.
Prima di raggiungere la sua meta, insomma, Mando deve fare di nuovo tappa a Nevarro: deve riparare la Razor Crest e ha bisogno dei suoi vecchi alleati. Nevarro è cambiato molto rispetto a quando Din aveva combattuto contro le forze imperiali di Moff Gideon. Sotto l'amministrazione di Greef Karga (Carl Weathers) e la vigilanza di Cara Dune (Gina Carano) il pianeta è riuscito a prosperare, ma una cellula imperialista sopravvive in una base che Greef e Cara intendono distruggere. Ed ecco che Mando, mentre aspetta le riparazioni della Razor Crest, dopo aver lasciato il sempre dolcissimo Baby Yoda in una scuola, si dirige con i suoi amici verso la struttura, intenzionato ad estirpare ogni singola traccia rimanente del passaggio imperiale su Nevarro.

Filler? Non troppo, non proprio

Tendiamo ormai a definire "filler" un episodio riempitivo e transitorio in accezione esclusivamente negativa. Soprattutto con The Mandalorian. Anzitutto, l'episodio 2x04 potrà sembrarvi filler solo in apparenza. Perché, dietro una missione apparentemente slegata dal contesto generale, Mando e i suoi alleati scopriranno alcuni elementi importanti sugli obiettivi di Moff Gideon e persino piccoli indizi sulla natura del Bambino.

Parliamo anche di una puntata dai ritmi altissimi e visivamente spettacolare, con una poderosa scena d'inseguimento nei minuti finali che non vi farà rimpiangere gli effetti visivi dei precedenti appuntamenti. Ancora una volta, dunque, Jon Favreau gioca sapientemente con la mitologia di Guerre Stellari e ci porta tra le calde atmosfere della trilogia classica, ma seminando al contempo dei semi preziosissimi per l'immaginario che vuole raccontare, pronti a germogliare nel prossimo futuro dello show.

Ovviamente non è un episodio del tutto perfetto, con un deus ex machina finale forse eccessivamente sbrigativo, ma funzionale. Perché la piacevolezza di The Mandalorian sta anche, e forse soprattutto, nella sua genuina semplicità, e non è del tutto corretto (a nostro modo di vedere) aspettarsi da questo prodotto una sceneggiatura più complessa di quel che dovrebbe essere.

Star Wars: The Mandalorian - Stagione 2 The Mandalorian 2x04 è superbo, anche se al netto di un paio di deus ex machina solo leggermente forzati. E, attenzione, va bene così: perché le Guerre Stellari sono una cosa semplice. E quando hanno provato a farsi più complesse, difatti, i risultati non sono stati buoni. Viva la semplicità, viva il racconto classico, viva l'attesa settimanale che ci distrugge e, perché no, a volte ci delude pure. Viva il Mando!