Recensione The Royals - Stagione 1

Quando il guilty pleasure diventa un po' troppo colpevole: gli scandali a palazzo dei reali d'Inghilterra promettevano qualche ora di spensierato divertimento anche se di bassa qualità, ma con il passare degli episodi hanno deluso.

Recensione The Royals - Stagione 1
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Niente festa alla corte d'Inghilterra, perché in questo regno ne succedono di ogni: il microcosmo dei reali inglesi - famoso per essere il guscio europeo che racchiude antiche tradizioni fatte di protocolli, successioni, diritti di sangue e aristocrazie - è continuamente scosso da eventi decisamente infausti che fin dalla prima puntata trascinano le sorti di The Royals. Il british drama di corte dove le successioni sono regolate da intrighi e omicidi (e i cellulari prendono anche in aereo) nonostante l'assurdità, l'estro, la leziosità ed una quasi costante narrazione sopra le righe riesce infatti a conquistare, un po' come le puntate di una telenovela che non riesci proprio a smettere di guardare nonostante le continue lamentele.
Dalle parti di E! Entertainment non si sono lasciati sfuggire proprio niente - perché quando ti metti in testa di creare un Gossip Girl con sangue blu, tanto vale farlo bene. Ecco quindi che dalla mente di Mark Schwahn fanno capolino una regina adultera disposta a rovinare la vita dei figli pur di mantenere il trono (Elizabeth Hurley), un re buono subito eliminato con estrema facilità e un principe un po' ingenuotto ma dotato di un notevole comparto addominali (William Moseley). Ovviamente nel calderone del cliché non può mancare la principessa con problemi di dipendenza che nasconde dietro a droga, sesso e alcool le sue fragilità (Alexandra Park) e un interesse amoroso per il bel principe - che, come insegnano i veri reali, non può non essere medioborghese. Gli ingredienti ci sono tutti, ma il risultato riesce davvero ad essere vincente?

Gli intrighi di palazzo trasformati in un serial un po' soap opera un po' drama, che stanca facilmente.

L'esperimento di The Royals ha funzionato perfettamente per i primi episodi, soprattutto per gli spettatori che si affacciavano alla serie con il giusto occhio - ovvero privo di eccessive pretese e consapevole di una qualità narrativa volutamente eccessiva ed esasperata. Il gioco ha funzionato per qualche puntata ma ha purtroppo finito per stagnarsi nella parte centrale dove gli intrighi di palazzo, i progetti, le cospirazioni finiscono per ruotare sempre intorno agli stessi - alla lunga noiosi - sistemi.
Andava riconosciuto a The Royals un iniziale spirito goliardico ed un buon ritmo, che permetteva allo spettatore di godere di quaranta minuti senza pretenziosità, divertenti e leggeri ma soprattutto con la chiara intenzione di esserlo. Quando però le frizzanti situazioni iniziali finiscono per ripetersi in maniera eccessiva, come un serpente che si morde la coda, l'intera struttura inizia a traballare e dietro la patina dorata si intravedono le prime crepe: la mancanza di una continuità di genere, ma soprattutto della profondità del melodramma che caratterizzava Gossip Girl - il prodotto più simile per genere ed intenzioni. In finale quello spirito goliardico finisce per crollare del tutto, lasciandoci davanti a un prodotto mediocre nei dialoghi, nelle interpretazioni e nella narrazione generale. L'unico vero pregio, che rimane a livelli alti per tutta la serie fino al season finale è la colonna sonora - mescolata tra classici brit pop e nuove hit che riescono a catturare il momento senza strafare - anche se non basta per risollevare le sorti di quello che, purtroppo, si è rivelato essere un flop.

The Royals - Stagione 1 Nessuno si aspettava da E! Entertainment la serie dell’anno: il canale ha ben altre mire e di certo non le nasconde, ma anzi le conferma con The Royals che, tuttavia, nonostante una partenza incredibilmente accettabile, fallisce miseramente i suoi intenti nello svolgimento a lungo termine. La chimica tra i personaggi si perde, e la storyline principale viene lasciata sullo sfondo e ripresa solo negli episodi finali in maniera un po’ goffa. La serie è stata rinnovata per una seconda stagione, ma se i presupposti sono quelli della prima non ci sarà da stupirsi nel trovarsi di fronte ad un’altra serie di puntate mediocri e decisamente poco interessanti.