The Story of God Recensione: viaggio nella fede con Morgan Freeman

Il grande attore Morgan Freeman ci prende per mano e ci accompagna in un'attenta esplorazione della fede umana.

The Story of God Recensione: viaggio nella fede con Morgan Freeman
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Era il 2016 quando l'attore Morgan Freeman - in collaborazione con National Geographic - si occupò della produzione di una serie dedicata alla fede e alle religioni. Ne scaturì The Story of God con Morgan Freeman un progetto in tre stagioni, andato in onda in Italia prima su National Geographic e su Focus, poi su Netflix. Ora il documentario è stato caricato integralmente su Disney+ il 23 aprile - qui vi segnaliamo invece le uscite Disney+ di maggio - e disponibile per tutti coloro che desiderassero recuperarne tutte e tre le stagioni. Attraverso uno storytelling coinvolgente, Morgan Freeman viaggia in giro per il mondo alla scoperta di come l'umanità ha sviluppato nel corso del tempo il concetto di fede e di divinità, scegliendo approcci diversi e il più possibile aperti.

Un viaggio in tre stagioni alla scoperta della fede

Non è un soggetto semplice quello scelto da Morgan Freeman per la sua indagine, ma ricco di fascino e ancora pieno di mistero. The Story of God è un vero e proprio viaggio alla ricerca dell'impatto della fede sugli esseri umani. Si tratta di un racconto che sembra scaturire da riflessioni teologiche, ma il cui svolgimento passa spesso per l'emotività e il contesto interiore, proprio perché non c'è nulla di più privato della propria spiritualità. Ma da dove scaturisce esattamente questa costante spinta umana alla comunione con il divino? La genesi della fede e delle religioni - tanto quelle dotate di una precisa organizzazione, quanto le più spontanee - sembrano originarsi dalla voglia istintiva dell'uomo di farsi domande e pretendere risposte, anche su questioni che non possono ottenere una spiegazione razionale. Da dove veniamo? Cosa facciamo sulla Terra? C'è vita dopo la morte? In tre stagioni composte in tutto da 15 episodi, l'attore americano noto per numerosi progetti cinematografici - e non a caso ricordato per aver interpretato con rispettosa ironia il ruolo del Creatore in Una settimana da Dio e in Un'impresa da Dio - decide di visitare i luoghi in cui la spiritualità è particolarmente sentita, analizzando punti in comune e differenze, ascoltando testimonianze di fedeli e di membri di spicco delle organizzazioni religiose dei diversi Paesi e tentando di fare una panoramica su come le religioni abbiamo subito una profonda evoluzione nel corso degli anni e di come tutti gli aspetti della fede influenzino il comportamento umano, l'emotività, il rapporto con la vita e con la morte, l'etica e moltissimi altri aspetti dell'esistenza.

Visitando i luoghi di culto più famosi al mondo, come il Vaticano, il Muro del Pianto a Gerusalemme, Stonehenge e molti altri, Morgan Freeman e la troupe di National Geographic affrontano l'indagine con mente aperta, senza lasciarsi andare a giudizi, opinioni personali o ipotesi, ma accogliendo le informazioni con spirito investigativo e curioso. Nonostante le pesanti questioni trattate - che talvolta vertono sul concetto stesso di Bene e Male - The Story of God non è una visione impegnativa, ma piacevole e interessante grazie a uno storytelling coinvolgente. Lo show non è però privo di note dolenti, tra cui una narrazione occasionalmente troppo retorica ed effetti speciali un po' scadenti, che in alcuni punti abbassano la qualità generale del prodotto.

Scienza e religione, un binomio che non viene rifiutato

Da una serie sulla fede e sulle religioni ci si aspetterebbe di tutto, fuorché un approccio scientifico. The Story of God con Morgan Freeman affronta le proprie tematiche centrali ponendo un accento sul valore antropologico, culturale e personale della ricerca, ma non rifiuta affatto indagini più empiriche. Sebbene la natura stessa degli elementi a disposizione - esperienze umane, testimonianze ed esempi di letteratura religiosa - renda praticamente impossibile un'analisi condotta in laboratorio, Morgan Freeman e il team di National Geographic sembrano avere elementi sufficienti per farlo, dimostrando così che scienza e religione possono andare a braccetto; entrambi metodi validi per dare risposta ai grandi interrogativi dell'umanità. The Story of God è una docuserie che affronta in vario modo quesiti annosi e complessi, che meritano approfondimenti su vari fronti: vengono condotti così esperimenti per studiare l'origine dell'Universo, oppure per comprendere l'impatto neurologico della religione sulla mente umana. Da questo punto di vista l'impegno di National Geographic e dello stesso Freeman porta alla creazione di un prodotto ricco e sfaccettato, che tenta di dare risposte laddove le risposte non sono davvero possibili.

The Story of God: una tematica troppo delicata?

Il mondo è fatto di molteplici differenze religiose che, nel corso della storia, hanno - purtroppo - portato all'instaurarsi di profondi contrasti tra culture diverse. Ancora oggi queste divergenze non sono state sanate e sfociano spesso in drammatici conflitti. Tenendo conto di quanto sia delicata la tematica religiosa, una docuserie alla ricerca di risposte su Dio e sui numerosi volti del divino tra i diversi popoli della Terra è una manovra saggia e consapevole?

È proprio l'approccio rispettoso di Morgan Freeman nel suo viaggio intorno al mondo a stabilire quanto non siano tanto i concetti teologici il fulcro della ricerca, ma l'esperienza umana alla base di ogni fede. Non sono dunque i dogmi e i concetti più consolidati a essere oggetto di un'attenta discussione, ma semplicemente il modo in cui individui apparentemente molto lontani dal punto di vista tanto geografico quanto culturale, vivono i diversi aspetti della divinità, esplorandone le tradizioni, le credenze, i rituali e le celebrazioni.

The Story of God sembra essere consapevole del ruolo avuto dalla fede nella creazione dei conflitti tra i popoli nel corso dei secoli, e ne fa un ulteriore tema da esplorare. Lo scopo è sottolineare le differenze nell'ottica di esaltare la ricchezza e la varietà culturale che si celano dietro a ogni culto, ma di appianare anche ogni contrasto raccogliendo testimonianze e indizi che dimostrano quanto in realtà ogni religione abbia alla base un sentire comune.

The Story of God with Morgan Freeman The Story of God con Morgan Freeman è una docuserie che si pone fin da subito un obiettivo molto ambizioso: indagare la figura di Dio e delle divinità presso i popoli della Terra. Concentrata su domande esistenziali e quesiti teologici, lo show riesce ad alleggerire il discorso grazie a una narrazione appassionante e a un approccio molto intimista, che lascia spazio a tutte le differenze tra religioni e culti diversi. Priva di giudizio o di opinioni troppo arbitrarie, la serie si mantiene sempre rispettosa del complicato argomento che tratta, scivolando più sulla tecnica che sul contenuto. Gli effetti speciali, che fanno da contrappunto alle indagini di Morgan Freeman in giro per il mondo, non sono infatti all’altezza del progetto di cui l’attore e il team di National Geographic si sono fatti carico.

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