The Victims' Game: recensione della serie thriller taiwanese di Netflix

Vittima dopo vittima si svelano le regole di un gioco mortale, in un'indagine disperata che scava nel passato dei personaggi.

The Victims' Game: recensione della serie thriller taiwanese di Netflix
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Nel corso della sua esistenza Netflix ha lasciato spazio a produzioni seriali e cinematografiche di molti Paesi diversi, con un interesse particolare per i titoli orientali e i cupi thriller nordici. Uno degli ultimi prodotti sbarcati sulla piattaforma è il taiwanese The Victims' Game, incentrato sulle indagini di un esperto della scientifica e di una reporter su una serie di agghiaccianti delitti.

Le nostre prime impressioni su The Victim's Game hanno riguardato solo l'incipit di una serie coinvolgente, carica di tensione, colpi di scena e svolte interessanti. Una visione di insieme ci ha però fornito tutti gli elementi per evidenziare pregi e difetti di questa serie, dopo un episodio d'apertura piuttosto valido.

Un thriller pieno di tensione e di interrogativi

Fang Yi-jen (Joseph Chang) è un agente della scientifica di Pingling, Taiwan. Un giorno, nel corso delle indagini su un caso agghiacciante - una donna trovata sciolta nell'acido in una vasca da bagno -, l'uomo trova una prova che collega l'evento alla figlia, con cui da tempo non ha più rapporti. Inizia per lui una ricerca disperata della ragazza, mentre aumenta il numero delle vittime di quelli che sembrano essere omicidi in serie. Ad affiancarlo nelle indagini sarà Hsu Hai-yin (Tiffany Hsu), una talentuosa reporter, capace di usare le proprie abilità e una parlantina convincente per estrapolare informazioni in ogni occasione. All'inizio The Victims' Game non sembrava voler puntare fin da subito su una trama particolarmente innovativa. Abbiamo un investigatore brillante, seppur diverso dalla classica figura del detective carismatico, un alleato estraneo alla polizia, nonché una serie di crimini terribili sui quali indagare. I punti forti sembravano essere altri, come per esempio i metodi e la psicologia del protagonista e la sua particolare vicenda vicenda personale.

I restanti episodi, otto in tutto, ha saputo smentire magistralmente questa apparente routine, per gettarci in un thriller inaspettato e davvero coinvolgente. Nonostante il ritmo lento della narrazione, dovuto anche alla durata di circa un'ora per ogni puntata, The Victims' Game ha dimostrato il pregio di saper seminare indizi e colpi di scena come briciole di pane, da seguire in una corsa frenetica fino allo svelamento della verità.

Niente rimane uguale a se stesso e, ad ogni passo apparentemente risolutivo, un ribaltamento dei fatti permette allo spettatore di appassionarsi nuovamente alla vicenda, molto più complessa del previsto. La complessità si rispecchia anche nella valenza morale della storia, che rifiuta la distinzione tra bianco e nero, tra bene e male, per accogliere tutte le sfumature tipiche della vita umana.

The Victims' Game si prende tutto il tempo necessario per maturare lentamente questo concetto e per accompagnarci nella risoluzione del caso assieme ai personaggi, ma il ritmo non impedisce alla vicenda di trasmettere tensione e un senso di crescente malinconia. Le figure importanti si rivelano essere più numerose del previsto e non mancheranno anche momenti di intensa commozione.

Un sodalizio improbabile alla ricerca della verità

Non esiste un caso importante e complesso senza una squadra che sia all'altezza di risolverlo. Dopo un pilot intenzionato a presentare protagonisti talvolta moralmente ambigui - come l'agente di polizia un po' troppo chiacchierone con la stampa e la giornalista pronta a tutto pur di scucire confessioni alle persone -, il resto della stagione mette in chiaro il ruolo delle figure in gioco, nell'approfondire la loro psicologia e nel creare personaggi e rapporti più sfaccettati. La ricerca solitaria di Fang Yi-jen è destinata a non portare ad alcun risultato concreto, per questo la sua forza risiede nella collaborazione con Hsu Hai-yin. La donna, presentata inizialmente come una reporter assetata di indiscrezioni, assume presto un'importanza fondamentale nelle indagini, affiancando proprio Fang Yi-jen nella ricerca della verità sulle misteriosi morti che sconvolgono l'opinione pubblica.

La coppia si bilancia nella psicologia e nei metodi. L'esperienza e le capacità di Fang Yi-jen fanno sì che ci siano le risorse per avvicinarsi alla soluzione, grazie alle molte informazioni circolanti nell'ambiente di polizia, ma la sua difficoltà a relazionarsi con gli altri rende più difficile seguire le piste ed effettuare gli interrogatori faccia a faccia. Hsu Hai-yin rappresenta invece l'approccio diplomatico e furbo.

Il suo è il metodo migliore per colmare le lacune investigative dell'uomo, affetto da sindrome di Asperger, e dunque più in difficoltà nella creazione di legami emozionali con le altre persone, tanto di avere problemi relazionali con i colleghi. Nonostante lo scopo principale della donna fosse raccogliere più informazioni possibile per i suoi articoli, l'indagine personale di Fang Yi-jen diventa anche la sua. Entrambi trovano infatti in questa ricerca qualcosa che li leghi al loro stesso passato: una relazione difficile con la moglie e con la figlia per Fang Yi-jen, un evento traumatico per Hsu Hai-yin. La serie di uccisioni fa emergere scheletri nell'armadio e antichi dolori che non svaniscono mai del tutto.

The Victims' Game non sfrutta però il ritmo narrativo per condurre un'indagine psicologica profonda sul protagonista, approdando a scoperte importanti solo verso la fine della stagione, mentre un lavoro più accurato e graduale viene condotto sulla giornalista, fin da subito molto sfaccettata e interessante della serie.

Insieme, comunque, questi due personaggi riescono a formare una buona squadra, superando le iniziali incomprensioni e le differenze e sfruttando i propri talenti, fino a svelare un pezzetto di verità alla volta. La validità dei personaggi - non solo quelli centrali, ma anche i secondari - si deve ad una complessa rete di vicende personali, nonché alla presenza di un ottimo cast.

The Victims' Game The Victims’ Game è una serie crime thriller capace di donare una buona dose di suspense allo spettatore. Quella che sembrava una trama non particolarmente innovativa, si è sviluppata nel corso degli otto episodi che compongono la serie, fino a trasformarsi in un gioco mortale, agghiacciante e coinvolgente, che spinge fin da subito lo spettatore alla ricerca di risposte. Il fascino delle indagini e il susseguirsi delle morti mantiene piuttosto alta l’attenzione, nonostante la lunga durata degli episodi e la presenza della sola lingua originale. La caratterizzazione del protagonista mostra talvolta uno scarso approfondimento, soprattutto nei suoi rapporti con gli altri personaggi, ma il coinvolgimento personale delle principali figure in gioco fa sì che la vicenda lasci spazio a riflessioni sul loro passato.

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