The Walking Dead 10x18 Recensione: alla scoperta di Daryl

Il secondo episodio extra di The Walking Dead 10 porta alla luce un periodo della vita di Daryl rimasto finora nascosto.

The Walking Dead 10x18 Recensione: alla scoperta di Daryl
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Gli episodi extra di The Walking Dead 10 sono ormai realtà e così, dopo la nostra recensione di The Walking Dead 10X17, nella quale avevamo descritto il ritorno di Maggie e l'alba della nuova minaccia dei Mietitori, la seconda delle sei puntate bonus che terranno a bada i fan, in attesa dell'ultima stagione di The Walking Dead, torna a ricalcare la filosofia produttiva introdotta dall'episodio precedente, cercando di sfruttare i restrittivi protocolli anti-COVID per concentrarsi su una narrazione più intimista, dove anche l'elemento action trova una dimensione più contenuta.

L'idea di dedicare più spazio ai singoli personaggi potrebbe in questo caso portare ad approfondimenti più che necessari, vista la situazione di stallo vissuta nella scorsa stagione e ben descritta nella nostra recensione di The Walking Dead 10. Dall'altra parte lo zombie drama più amato di sempre ha ancora qualche freccia nella propria faretra e parte di quel potenziale è insito in quei frangenti ancora da scoprire, che si collocano tra la dipartita di Rick Grimes e il salto temporale di sei anni che ha letteralmente cambiato i rapporti tra i vari avamposti. "Find Me" rappresenta uno dei tasselli di questo puzzle, perché segue le vicende di Daryl e di Dog proprio in quel lasso di tempo.

Io ti troverò

Non è un segreto per nessuno che una delle ferite recenti più profonde per il personaggio di Daryl sia stata la perdita dell'amico fraterno Rick Grimes, il protagonista di The Walking Dead che tornerà con una serie di lungometraggi a lui dedicati, che andranno a loro volta a gettare luce sul periodo successivo al salvataggio del personaggio interpretato da Andrew Lincoln da parte dell'elicottero della CRM.

"Find Me" ripercorre letteralmente i mesi e gli anni che hanno visto Daryl Dixon dragare il corso del fiume sul quale si ergeva il ponte fatto esplodere da Rick, il cui corpo dovrebbe presumibilmente trovarsi lungo le sue sponde. Una ricerca logorante che allontana Daryl da tutto e da tutti, incapace di accettare la scomparsa dell'amico e dilaniato dal senso di colpa per non averne impedito il sacrificio.

Su questa dinamica si instaura l'incontro con un nuovo personaggio complementare a Daryl, Leah, che porterà a sua volta alla genesi dell'incontro con Dog, l'inseparabile amico a quattro zampe del nostro eroe. Un incontro difficile, fatto di diffidenza e rifiuti, di ripensamenti e di avvicinamenti. Di per sé era da tempo che aspettavamo di scavare l'insondabilità di Norman Reedus, sempre granitico nella sua interpretazione di Daryl, ma mai impermeabile alle emozioni.

Una parentesi in un certo senso necessaria per aiutarci a comprendere la volontà di uno dei personaggi più amati di The Walking Dead, che lo spingerà a scelte sofferte per poi finalmente abbandonare il suo eremo per fare ritorno a quell'avamposto che si è convinto a chiamare casa, per difenderlo anche a costo della vita nel corso della guerra ai Sussurratori. Certo, il prezzo pagato per portare sullo schermo queste dinamiche è una resa fin troppo scolastica dell'intreccio a livello di messinscena, con cambi di registro inusuali nel passaggio da un evento all'altro e una scrittura dei dialoghi a tratti puerile che non rende giustizia all'importanza degli eventi narrati.

La lezione di Carol

L'intenzione di Angela Kang e della writing room - rigorosamente in smart working - è quella di arrivare ad climax nel rapporto tra Daryl e Carol in questo episodio. La donna ha costantemente corso rischi evitabili nel corso della scorsa stagione e si è macchiata della (presunta) scomparsa di Connie; un evento che ha profondamente segnato Daryl. L'incoscienza di Carol, che ha agito troppo d'impulso pur di vendicare la morte di Henry e porre fine alla vita di Alpha, le è costata la credibilità agli occhi della comunità e non è la prima volta che la donna cerca una via di fuga - ricordiamo un confuso e dimenticabile episodio della scorsa stagione -, in più occasioni bloccata e invitata al ragionamento proprio da Daryl.

Qui la vediamo cercare di ricucire il rapporto con l'amico, tra momenti di apparente normalità, ilarità e frecciatine varie. Lo strappo è però ancora profondo e l'esplorazione del passato di Daryl consente a quest'ultimo di prendere una posizione netta anche nei confronti della donna, rivelando nel dialogo più importante e riuscito dell'episodio il proprio pensiero sugli eventi dei quali sono stati partecipi e sull'indole raminga della stessa Carol, ora che Daryl ha le idee chiare ed ha finalmente realizzato quale sia il proprio posto nel mondo, in seguito all'esilio volontario e alle vicende con Leah.

The Walking Dead Stagione 10 "Find Me" non brilla certo per originalità, sia a livello di messa in scena - davvero troppo scolastica, al netto di tutte le limitazioni dei protocolli anti-COVID - che di sceneggiatura, con alcuni frangenti risibili e pleonastici, che sfociano in un paio di occasioni in dialoghi interessanti; uno senz'altro fondamentale. Il confronto tra Daryl e Carol è uno showdown più che necessario e contiene la potenza delle parole di un personaggio, quello di Daryl, che ha forgiato il proprio destino e ha finalmente deciso il proprio posto nel mondo.