The Walking Dead 11x14 Recensione: la parabola di Negan

Lo sviluppo delle vicende della scorsa settimana regala alcuni momenti preziosi, soprattutto nel rapporto tra Maggie e Negan.

The Walking Dead 11x14 Recensione: la parabola di Negan
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Nella recensione di The Walking Dead 11X13 abbiamo constatato a quanto ammonta il prezzo della libertà offerta dal Commonwealth, seguendo la missione fantoccio di Aaron e Gabriel alla volta di Riverbend per ritrovarsi in mezzo ad un bagno di sangue alla ricerca di un carico d'armi rubato a Lance. Tutto ciò aveva confermato le teorie di Maggie che avevamo analizzato nella recensione di The Walking Dead 11X12 e avvallato la decisione della figlia di Hershel di non avere niente a che fare con il Commonwealth. Ora in The Walking Dead i nodi stanno per venire al pettine e la brutale situazione creata dall'ex CIA Toby Carlson sta attirando diverse dinamiche che coinvolgono in prima persona anche Negan; scopriamo perché.

Chi semina vento...

Nel confronto tra Aaron, Gabriel e Ian a Riverbend, per qualche istante avevamo vissuto un deja-vu dell'incontro con Mays negli episodi speciali di TWD 10 (guarda caso ci troviamo ad avere comunque a che fare con due interpreti della saga di Terminator come Michael Biehn nel primo caso e Patrick Harris nel secondo). Solo che le cose non erano andate proprio come ipotizzato, quando l'apparentemente innocuo Toby era entrato in modalità Rambo, freddando chiunque si trovasse sul suo cammino, rivelando così agli ex alessandrini la vera natura della loro missione. Nel mentre avevamo anche scoperto che Negan nel corso dei mesi era entrato a far parte proprio di quella comunità, intraprendendo una relazione con Annie.

L'ex Salvatore ora deve difendere la sua nuova casa aiutato dai vecchi compagni ai quali si aggiunge anche Maggie, sempre scettica nei confronti di Negan, soprattutto nel momento in cui scopre che il figlio Hershel l'ha seguita e si trova proprio in compagnia dell'assassino del padre. Nel frattempo, Daryl e Rosita vengono coinvolti a loro volta in una missione senza capo né coda alla ricerca di un ingente gruzzolo da consegnarsi al figlio di Pamela, che ci farà comprendere ulteriori sfaccettature dei sentimenti contrastanti nei confronti del Commonwealth e dell'elite al suo comando.

Raccoglie tempesta

Non sorprenderà nessuno che, al netto dei rischi corsi da Aaron e Gabriel e da Daryl e Rosita, tutta l'attenzione ricada su Negan e sulla sua nuova vita a Riverbend. Lo avevamo lasciato pochi episodi addietro, dopo essersi reso conto che molto probabilmente i suoi tentativi di scendere a patti con Maggie non avrebbero mai funzionato; dopotutto la figlia di Hershel aveva promesso definitiva immunità al nostro per l'aiuto nella guerra ai Mietitori, ma in ultima istanza Maggie ha infranto la stessa promessa fatta a Leah, trucidando i suoi uomini e condannandola a morte certa, non fosse stato per l'intervento di Daryl. Negan di sbagli ne ha commessi molti, ma una caratteristica che l'ha sempre contraddistinto è il lucido controllo sulle sue emozioni, nel bene e nel male.

Maggie pare non godere della stessa capacità di autocontrollo e, perciò, l'ex leader dei Salvatori capisce che è il momento di cambiare aria e ricominciare da capo, dove nessuno lo conosce e non deve guardarsi le spalle. Tutti i precedenti tentativi di entrare a far parte della comunità che un tempo aveva assoggettato al suo regno del terrore non avevano infatti avuto molto successo, nonostante il suo indubitabile contributo, dall'uccisione di Alpha e Beta fino alla lotta ai Mietitori. Ora ritroviamo Negan a Riverbend, dove è riuscito nel suo proposito, spingendosi addirittura oltre limiti che non ci aspettavamo e che non riveleremo al momento.

Un nuovo Negan, insomma, che deve però tornare a fare i conti con un passato che forse non lo abbandonerà mai, al quale si aggiunge il confronto con Hershel, cresciuto senza padre proprio per colpa del personaggio interpretato da Jeffrey Dean Morgan, sempre impeccabile come del resto Lauren Cohan - non è un caso se dopo il finale dello show assisteremo ad uno spin-off di The Walking Dead con Maggie e Negan. Il faccia a faccia col figlio di Glenn è di quelli che attendevamo, forse non così presto, e rappresenta la momentanea chiusura del cerchio di Negan come villain, in attesa di capire se e quando gli spetterà il diritto di andare veramente avanti con la sua esistenza, con il peso di tutti gli errori sulla coscienza, ma con la consapevolezza di essere cambiato.

The Walking Dead Stagione 11 "The Rotten Core" presenta letteralmente il marcio che si nasconde dietro la facciata del Commonwealth, qui rappresentato dalla spietata missione di Toby Carlson, al quale si oppongono Aaron e Gabriel, ma con loro anche Maggie e Negan. L'ex leader dei Salvatori ha trovato casa nella comunità presa di mira da Lance, ma continua ad essere perseguitato dai fantasmi del passato. Proprio nel rapporto Maggie-Hershel-Negan si condensa il cuore dell'episodio, che a livello drammaturgico pare chiudere una parentesi aperta ormai nella settima stagione. Ora non resta che vedere come reagirà il Commonwealth alla sconfitta dell'ex agente della CIA e, soprattutto, capire come l'inevitabile cliffhanger dell'episodio porterà alla luce una nuova minaccia.