The Walking Dead 11X20 Recensione: il piano di Carol

Daryl e Carol cercano di salvare i compagni catturati da Pamela Milton, intenzionata a dare una punizione esemplare a Eugene.

The Walking Dead 11X20 Recensione: il piano di Carol
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Mancano poche settimane alla fine di The Walking Dead (e per chi se lo stesse chiedendo, no, gli spin-off non influiranno sul finale di The Walking Dead). Vero è che nelle ultime puntate ci siamo trovati al cospetto di una gestione anticlimatica della narrazione, come scrivevamo nella nostra recensione di The Walking Dead 11X19, e la showrunner Angela Kang non sembra ancora voler dare una direzione concreta a quanto accadrà nei prossimi episodi, confermando in ogni caso che il finale di The Walking Dead sarà tutto plot twist e azione. Con la dipartita di Sebastian, il destino di Daryl e compagni, che avevano finalmente trovato il modo di tornarsene pacificamente a casa grazie all'intervento di Carol, ha subìto una svolta non troppo inaspettata; ora le milizie del Commonwealth stanno rastrellando i nostri protagonisti e Pamela Milton si appresta a processare Eugene per il sabotaggio della Giornata dei Fondatori.

In fuga per la salvezza

Come in precedenza, ci troviamo al cospetto di due linee narrative principali. La prima è dedicata a Carol, introdotta nuovamente dalla voce di Judith che ci fa rivivere il radicale cambiamento di questo personaggio dagli inizi fino al salvataggio di Rick e i suoi a Terminus. Ed è con un altro salvataggio che inizia la puntata; quello di Daryl, sfuggito al rapimento delle truppe del Commonwealth, insieme al quale la donna deve ora capire dove siano i loro compagni e liberarli. La soluzione ideale è affidarsi a chi conosce le dinamiche del Commonwealth, perciò è il caso di ripescare con un briciolo di stealth e action il caro vecchio Lance Hornsby dal suo loculo. Peccato che quest'ultimo paia sull'orlo della pazzia, dopo aver passato più tempo del dovuto a sfamare il redivivo Sebastian con le membra del suo scagnozzo defunto.

Intanto, la cattura di Eugene ha messo in moto la campagna politica di Pamela Milton volta a processare il colpevole della morte del figlio. La cattura degli alessandrini rappresenta agli occhi della governatrice del Commonwealth il grimaldello ideale per costringere Yumiko a prestare la sua professione legale alla causa, mentre Connie tenta di scoprire di più sul rapimento degli amici.

Una puntata bilanciata

Non ci troviamo di fronte ad un cattivo episodio di The Walking Dead. Fin da subito apprezziamo che venga ribadito che i nostri protagonisti abbiano bisogno l'uno dell'altro per sopravvivere. Il senso di comunità e di amicizia è sempre stato uno dei capisaldi della serie, ma troppe volte ci è capitato di vedere i singoli affrontare situazioni a tratti esasperate per uscirne sempre e comunque vincitori. Anche in questo caso la sopravvivenza è un risvolto scontato, ma ci ha fatto piacere vedere Daryl in concreta difficoltà, salvato solo dall'intervento di Carol.

Anche Yumiko è messa alla prova e gioca più d'astuzia per girare a proprio favore la situazione di stallo nella quale l'ha apparentemente costretta Pamela Milton, che a quanto pare è ancora troppo abituata a tenere il coltello dalla parte del manico attraverso i suoi ricatti. C'è da dire che The Walking Dead ha negli anni allargato a dismisura il proprio cast e molti ruoli minori rischiano sempre di rimanere schiacciati dal peso degli eventi o di personaggi più importanti, come nel caso di Yumiko, che solo ora riesce a ritagliarsi una parte veramente attiva nelle vicende del Commonwealth (un po' com'era accaduto a Princess la settimana scorsa). Questo è uno degli svantaggi di quella coralità che, come abbiamo detto, è una delle forze dello show ma anche una potenziale debolezza dal punto di vista drammaturgico.

La regia di Aisha Tyler si rivela bilanciata e aiuta la sceneggiatura a tratteggiare il racconto di Carol e Lance, nonché quello di Yumiko, con decise scelte di genere a seconda della scena. Pensiamo all'impronta spy del dialogo tra Connie e Yumiko all'ospedale o alla riuscita parentesi horror nei tunnel dove Carol deve sopravvivere ai non morti e non voltare le spalle a Lance e alla sua duplice indecifrabile natura.

A coronare una messinscena che funziona, pur non risultando clamorosa, troviamo gli interpreti principali, con una Melissa McBride che veste ormai perfettamente il ruolo di Carol e un Josh Hamilton che restituisce tutte le giuste sfumature al personaggio di Lance, ma anche Eleanor Matsuura e Lauren Ridloff danno prova di sé e dell'espressività della loro interpretazione.

The Walking Dead Stagione 11 Nonostante le perplessità ormai endemiche che andiamo manifestando da tempo, l’episodio di The Walking Dead di questa settimana ci porta a riscoprire la fragilità dei singoli in un mondo dove l’unione fa effettivamente la forza, ma anche la vittoria dell’autodeterminazione sul ricatto, complice una regia solida e funzionale che abbraccia le scene in maniera coerente e trae forza anche dalle performance degli interpreti.