Recensione The Walking Dead - Stagione 1

Il vice-sceriffo Rick Grimes dovrà difendere la sua famiglia da un mondo ormai conquistato dagli zombie!

Recensione The Walking Dead - Stagione 1
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The Walking Dead

Il mondo dei serial ha sempre avuto un profondo rapporto con il paranormale: X-Files, Buffy ed i suoi eredi "vampirici", sono solo alcuni tra i molti esempi che si potrebbero fare. Vampiri, fantasmi e lupi mannari non sono mai mancati, ma ultimamente stanno cominciando a farsi strada anche gli zombie, i più classici non-morti. Forti ormai di un supporto cinematografico ben consolidato, son partiti all'assalto delle tv. L'epidemia zombie è cominciata un po' in sordina in Inghilterra, grazie a Dead Set, dove gli inquilini della casa del Grande Fratello hanno dovuto fronteggiare, insieme al resto del mondo, un'invasione di non-morti. Ma il vero boom c'è stato questo novembre, con l'arrivo di The Walking Dead. Ispirata al fumetto di Robert Kirkman(trovate una review QUI), la serie è giunta a conclusione dopo solo 6 puntate, con un successo insperato che ha sbalordito tutti. Purtroppo per la seconda stagione, già confermata, bisognerà attendere ancora molto(si vocifera un anno), ma se si dimostrerà all'altezza della prima non sarà di certo un'attesa vana.

Morte e Rinascita

Rick Grimes è il vice-sceriffo di una piccola contea in Georgia. Ferito durante un'azione di polizia, finisce in un profondo coma che lo terrà allo scuro del destino del pianeta. Infatti, al suo risveglio, Rick scoprirà che il mondo ha dovuto fronteggiare(perdendo) una vera e propria pandemia, che rianima i morti tramutandoli in zombie. Questi, mossi da puro istinto selvaggio, cercano di cibarsi della carne dei vivi, allargando così a macchia d'olio l'infezione. Un risveglio, quello di Rick, reso ancora più doloroso dalla scomparsa della propria famiglia(moglie e figlio), che sembrano aver lasciato in tempo l'abitazione, salvandosi così dall'attacco iniziale degli zombie. L'ex vice-sceriffo, nonostante indossi ancora la divisa ufficiale, decide quindi di partire alla loro ricerca, augurandosi di trovarli ancora in vita in un mondo ormai post-apocalittico, dove i morti sono diventati i veri padroni del pianeta. Per sua fortuna, durante il viaggio, Rick incontrerà altri sopravvissuti che lo aiuteranno( o ostacoleranno) nella sua ricerca, mostrandoci il meglio ed il peggio della nostra specie. Ritroverà mai la sua famiglia? Ed una volta trovata come riuscirà a salvarli?

Un brutto risveglio

L'incipit iniziale del serial sicuramente vi ricorderà qualcosa. Un uomo che si sveglia dal coma e si trova in un mondo post-apocalittico: 28 Giorni Dopo. In realtà entrambi si sono ispirati ad un libro(ed un film) che risale agli anni '50: "The day of the Triffids". Al posto degli zombie abbiamo delle terrificanti piante in grado di uccidere e cibarsi degli esseri umani.

Realizzazione

The Walking Dead sfrutta il mito degli zombi(senza snaturarli) per mostrarci altro. I punti deboli e di forza degli esseri umani, i rapporti che intercorrono tra le persone in momenti in cui la sopravvivenza diventa una priorità assoluta. In questo ricorda molto alcune opere di Stephen King(L'ombra dello Scorpione, The Mist, The Dome ecc...) in cui i protagonisti sono inseriti in situazioni straordinarie per mostrarci gli aspetti più intimi e personali della mente umana, per farci realizzare come il vero nemico della nostra specie sia sempre l'essere umano, anche quando apparentemente ci sono altre creature o entità ad attaccarci. Non a caso il Re del Brivido ha inserito la quinta puntata al secondo posto nella sua personale classifica dei migliori serial del 2010.
Il personaggio di Rick Grimes rappresenta in questo tutti gli aspetti positivi del nostro animo. La decisione d'indossare la sua divisa è un chiaro riferimento all'ordine e alla giustizia. Rick decide di portarla nella sua "missione", come a voler combattere il caos sociale e naturale(i morti che tornano in vita) che alberga nelle strade. Uno dei suoi primi gesti infatti, sarà quello di porre fine alla non-morte di uno zombie ridotto in fin di...non-vita. In lui sembrano non venire mai meno la speranza, l'altruismo e la fiducia nel prossimo, ma dureranno questi sentimenti? O il desiderio di sopravvivere, difendere ed aiutare i propri cari lo farà vacillare?
Oltre a Rick ci sono anche altri personaggi che sapranno catturare l'interesse dello spettatore, alcuni mossi da sentimenti positivi, altri abbrutiti dal desiderio di sopravvivere ad ogni costo, anche schiacciando i più deboli. Purtroppo, tranne qualche raro caso, il numero esiguo di puntate non ha permesso di approfondirli tutti allo stesso modo, lasciando in disparte alcuni dei sopravvissuti. Qualche fan di Lost(e non solo) potrebbe sentire il bisogno di una sana dose di flashback(flashforward qui ci auguriamo di no) che ci permetterebbero di conoscerli meglio, magari ambientati durante le ore immediatamente successive all'infezione, ma è una speranza che dovranno riporre nella seconda stagione. Nonostante il poco spazio a disposizione alcuni personaggi(tra tutti Dale, Daryl ed Andrea) sono riusciti lo stesso a farsi notare, attraverso piccoli gesti e sfumature(oltre alla bravura degli attori) lasciano comunque trasparire parte del loro essere che non potrà non colpire i più attenti tra gli spettatori.
Come se non bastasse, il taglio prettamente cinematografico della serie ha colpito anche i meno avvezzi ai serial, non a caso il produttore (e regista della prima puntata) è Frank Darabont, noto ai più per film come Il Miglio Verde e Le Ali Della Libertà. Darabont ha saputo seguire e dirigere la sua creatura(presa in prestito dalla mente di Kirkman) con grande cura ed attenzione. Gli effetti speciali inoltre sono di alto livello, non solo per quel che riguarda la CG, che in alcuni momenti risulta un po' altalenante, quanto per il classico e sempreverde makeup, di altissimo livello, che ha reso gli zombie credibili e caratterizzati con grandissima cura. Vi scoprirete a notare(macabri) dettagli, come muscoli, ossa e tendini visibili sotto la carne in decomposizione.
Tutto questo ha permesso a The Walking Dead di ritagliarsi uno spazio nel cuore(o dovremmo dire nel cervello?) di molti spettatori, ora in attesa di una nuova stagione che, ci auguriamo, saprà essere più completa ed esaustiva sotto tutti i punti di vista.

The Walking Dead - Stagione 1 The Walking Dead farà la gioia sia degli zombie-fan sia dei semplici amanti dei serial di qualità. La breve durata della stagione lascia un po' l'amaro in bocca, ma ci si trova comunque davanti ad un ottimo serial, che saprà colpirvi incollandovi allo schermo. Alla fine della sesta puntata verrete colti da una fame insaziabile che vi farà fremere in attesa della seconda stagione, ma non temete, è normale...a meno che non siate stati morsi da uno zombie...