Uncoupled Recensione: tra comedy e fine di una relazione

Neil Patrick Harris è il protagonista di una serie che ha l'umorismo dei suoi due autori: Darren Star (Sex and the City) e Jeffrey Richman (Modern Family).

Uncoupled Recensione: tra comedy e fine di una relazione
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Darren Star ci riprova su Netflix e questa volta fa davvero centro. Dopo i tentativi reiterati con Emily in Paris, arrivato ad una seconda stagione di cui vi invitiamo a leggere la nostra recensione di Emily in Paris 2, che è stata addirittura rinnovata per una terza nonostante i risultati mediocri - seppur non di pubblico, viste le sue alte visualizzazioni -, stavolta l'autore si lega a Jeffrey Richman per la realizzazione di Uncoupled. Comedy tra le serie da non perdere del catalogo di luglio di Netflix in quanto vera e propria offerta intrattenitiva veloce e fruibile, divertente e leggera, adattissima per impegnare il tempo rigenerandosi con un pizzico di caustico umorismo mentre si seguono le (dis)avventure amorose di un quarantenne gay appena lasciato nella New York moderna.

Tra Carrie Bradshaw e gli appuntamenti d'oggi

Una proposta in versione da sitcom con otto puntate da circa mezz'ora con protagonista Neil Patrcik Harris che si allontana dalla corazza machista e focosa del Barney Stinson di How I Met Your Mother mentre avvicina molto di più Darren Star ai territori della sua iconica Sex and the City rispetto alla parentesi francese della giovane protagonista di Lily Collins.

Ma ancor più che allo slancio giovanile e intraprendente della Carrie Bradshaw degli anni Novanta con la sua Sarah Jessica Parker, l'autore sembra esplorare secondo una prospettiva queer e meno tragica la riscoperta di se stessi alle soglie del giro di boa che riserva la vita. Con il revival ...And Just Like That infatti la protagonista ha dovuto dire addio definitivamente all'amore della sua vita Big dopo un attacco di cuore che ha posto fine ad una delle relazioni più tormentate della serialità come la conosciamo (scoprite però perché la serie ci ha convinto nella recensione di And Just Like That). In Uncoupled, invece, è stato il bisogno di spazio dopo diciassette anni insieme ad aver lasciato del tutto sbigottito Michael, il personaggio di Harris, ritrovatosi con un posto in più nell'armadio e un accompagnatore di cene e serate in meno dopo la fuga in sordina del suo partner Colin (Tuc Watkins).

Un duro colpo assestato nel più classico degli stilemi comici, come insegna Notte brava a Las Vegas: diretti alla festa di compleanno a sorpresa per i cinquant'anni dell'uomo organizzata dal devoto Michael, Colin gli annuncia una decisione già presa da tempo che manderà in frantumi le sue sicurezze.

Nella giungla urbana di un mondo in continuo e sempre più veloce cambiamento, con Uncoupled i suoi creatori mettono in prospettiva la caduta delle certezze di un protagonista che dovrà saper reinventare se stesso in quanto single nella frenesia dei nuovi incontri, ritrovandosi nella giostra assurda degli appuntamenti e di un mettersi in gioco altalenante. Una Carrie Bradshaw con un lutto in meno, ma un dolore altrettanto grande che all'uomo sembrerà insuperabile e mostra allo spettatore come ogni cicatrice sia destinata a restare, pur non facendo male per sempre.

Amare stare con se stessi

Una divertente disamina sulla stramberia attuale per ciò che significa dover conoscere o frequentarsi con qualcuno assaporandone insieme le opportunità, ma anche le fregature a cui determinate uscite possono portare, facendo però capire ad ognuno che il primo passo per smettere di soffrire è ricominciare a capire cos'è che ci permette di stare bene.

Scollegati da tutti, semplicemente nell'auto-determinazione di noi stessi. Sapendo che non è rifuggiandosi in una scappatella o nell'idea di un giovane amore che si potrà trovare una tranquillità che potrebbe tardare ad arrivare, e che nel passare in mezzo alla tempesta è importante anche imparare a saperla affrontare. Una serie godibile come un calice di vino tra amici o un pettegolezzo durante l'inaugurazione di un locale. Una serata a cena con le persone più care, una riflessione su com'è affrontare l'esistenza in ogni fase della vita, una coccola spensierata pur facendo vagare la nostra mente su come noi viviamo e intendiamo le relazioni, dal loro inizio alla fine. Un Neil Patrick Harris irresistibile e tenero in un prodotto di cui si respira l'estro dello showrunner Star assieme alla penna puntuale e comica dello Jeffrey Richman di Modern Family. Un personaggio che ci mostra l'attore in una luce romantica, ancora una volta ironica, ma percettibilmente sensibile. Di quelli che vorremmo avere tra le nostre amicizie e sostenere all'occorrenza. Come anche la serie giusta è in grado di fare.

Uncoupled Darren Star e Jeffrey Richman combinano il loro umorismo: il primo arriva da Sex and the City e ...And Just Like That, mentre il secondo da Modern Family, e insieme riescono a creare per Netflix un prodotto divertente che sappia unire un'anima più scoppiettante con un'altra prettamente comica. Uncoupled vede il protagonista di Neil Patrick Harris tornare single e dover rapportarsi col suo essere un uomo gay con più di quarant'anni che deve affrontare nuovamente l'assurdo mondo degli appuntamenti. Una serie ironica e piacevole, confortante come una cena tra amici o un bicchiere di buon vino.

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