Amazon Prime Video: le 10 serie più belle di sempre da vedere in streaming

In mezzo a un catalogo così vasto, quali serie andrebbero recuperate su Amazon Prime Video? Scopriamolo insieme.

Amazon Prime Video: le 10 serie più belle di sempre da vedere in streaming
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In questi anni, Amazon Prime video ha messo in piedi un catalogo dall'indubbia qualità, tra prodotti originali e alcune delle serie tv più importanti del medium, offrendo una vasta scelta che garantisce una quantità incredibile di ore di intrattenimento e che può andare incontro ai gusti più disparati. Tutto ciò, però, può essere spiazzante, poiché se avete voglia di iniziare una nuova serie potreste non sapere su quale fiondarvi. Se questo è il vostro caso, niente paura. Di seguito, infatti, proveremo a orientarvi in mezzo a tutta questa abbondanza segnalandovi alcuni tra i prodotti migliori che potete trovare sul servizio di streaming. Ecco dunque le dieci serie presenti su Amazon Prime Video più belle di sempre.

Undone

Già solo i nomi dei creatori dovrebbero attirare l'attenzione: Raphael Bob-Waksberg e Kate Purdy, ossia il papà e una delle autrici/produttrici di Bojack Horseman. Non ritroverete lo stesso stile, però. Undone, infatti, è la prima serie animata a essere realizzata con la tecnica del rotoscopio, una tecnica in cui i disegni vengono realizzati a partire da una pellicola già filmata e in grado di restituire un effetto realistico alle scene.

La protagonista assoluta è Alma Winograd-Diaz (Rosa Salazar), che in seguito a un incidente quasi fatale inizia ad avere visioni del padre defunto, Jacob (Bob Odenkirk). Inoltre, scopre di avere l'abilità di viaggiare nel tempo, cosa che la porterà a cercare di comprendere il proprio passato e a risolvere il mistero della morte del padre, magari impedendo al fatto di realizzarsi.

Recensione di Undone.

The Office

Il remake dell'omonima serie britannica va menzionato tra le pietre miliari della sit-com e anche oggi è dannatamente divertente, oltre ad essere ancora attuale nel suo raccontare le dinamiche e le assurdità della vita d'ufficio. All'inizio, il mattatore assoluto è Michael Scott (Steve Carell), il direttore generale della sede di Scranton della Dunder Mifflin, un uomo dal dubbio senso dall'umorismo e specializzato nelle uscite fuori luogo ma che con il passare degli episodi saprà farvi affezionare a lui.

In seguito, la serie diventa sempre più corale e spicca il volo grazie alla presenza di personaggi che non dimenticherete facilmente. The Office è girata con la tecnica del mockumentary, che nell'ultima stagione diventa addirittura un elemento della trama.

Homecoming

Diretta da Sam Esmail (il creatore di Mr. Robot) e con protagonista Julia Roberts, Homecoming è una delle scommesse vinte da Amazon. Come accade sempre più spesso, la serie è tratta da un podcast, in questo caso quello omonimo ideato da Eli Horowitz and Micah Bloomberg, i quali hanno lavorato anche all'adattamento.

Lo show segue le vicende di Heidi Bergman, un'assistente sociale che lavora presso la misteriosa Homecoming, un'organizzazione che si occupa di aiutare i veterani di guerra a reinserirsi nella vita civile. Quattro anni dopo, Heidi fa la cameriera in una tavola calda e viene avvicinata da un agente del Dipartimento della Difesa che sta indagando sulle attività dell'Homecoming ed è interessato soprattutto al rapporto tra la protagonista e uno degli ex-soldati accolti nella struttura.

La storia si sviluppa su due piani temporali differenziati a livello stilistico e tematico, garantendo ottime dosi di tensione e di approfondimento psicologico.

Fleabag

Nell'arco di due stagioni da sei episodi ciascuna, Fleabag è riuscita a ricavarsi un posto di rilievo nel mondo della serialità, esemplificato da importanti riconoscimenti su cui spiccano quattro Emmy e due golden Globes.

La serie è scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge, la quale ha adattato il suo spettacolo teatrale omonimo in cui racconta la vita frenetica di una donna londinese alle prese con un lutto, una famiglia disfunzionale e un profondo senso di malessere condito da sesso promiscuo e alcol. Ciò che più sorprende di Fleabag è l'incredibile livello della scrittura e il modo schietto in cui vengono affrontati temi delicati, elementi che l'hanno subito resa un cult imperdibile.

Recensione di Fleabag Stagione 2.

Good Omens

Ogni promessa è debito. Quando Terry Pratchett era ancora vivo, chiese a Neil Gaiman di adattare il romanzo che avevano scritto insieme: Good Omens (conosciuto in Italia anche come Buona Apocalisse a tutti!). Alcuni anni dopo, Gaiman è stato di parola e la serie è approdata su Prime Video, mantenendo lo stesso spirito surreale che si respirava tra le pagine del testo e proponendo anche gustose aggiunte tratte da appunti e idee che non sono confluiti nell'opera originale o in un eventuale seguito.

Dopo migliaia di anni tra gli umani, ormai "di casa" e legati al loro stile di vita, l'angelo Aziraphale (Michael Sheen) e il demone Crowley (David Tennant) uniscono le forze per impedire l'Apocalisse imminente, che verrà innescata dall'Anticristo se non interverranno. La serie si sviluppa con l'umorismo tipico di Pratchett e presenta tanti elementi esilaranti, oltre a poter vantare un cast di livello assoluto. Oltre ai due protagonisti abbiamo, tra gli altri, Frances McDormand, Benedict Cumberbatch, Nick Offermarn e John Ham.

Scrubs

Parliamo di una delle migliori comedy in circolazione, la cui grandezza è dovuta sì allo sterminato numero di gag portate in scena, ma anche per il suo saper proporre vicende drammatiche e toccanti, il tutto con una rappresentazione realistica del mondo ospedaliero americano e delle sue problematiche.

Ambientata tra le corsie dell'ospedale Sacro Cuore, Scrubs segue le vicende del protagonista e voce narrante "con la testa tra le nuvole" J.D. (Zach Braff), prima specializzando e poi medico di ruolo, e dei suoi amici e colleghi, molti dei quali si candideranno a vostri personaggi preferiti. Scrubs ha anche uno dei finali più belli e commoventi mai visti, perfetta conclusione di un viaggio eccezionale.

The Terror

La prima stagione, che dà il nome a questa serie horror antologica, è tratta da La scomparsa dell'Erebus dello scrittore statunitense Dan Simmons, a sua volta ispirata dalla storia vera della spedizione delle due navi della marina britannica HMS Erebus e HMS Terror, guidata dal Capitano Sir John Franklin e dispersa tra i ghiacci mentre si cercava il passaggio a nord-ovest. Nella serie, però, oltre alle già difficili condizioni che l'equipaggio deve affrontare, c'è anche una minaccia sovrannaturale.

Nella seconda stagione, invece, il focus è sulla comunità giapponese negli Usa al tempo della Seconda guerra mondiale e mostra una parte di storia poco conosciuta, ossia quella dei campi di prigionia dove vennero internati migliaia di giapponesi dopo i fatti di Pearl Harbor. Nello specifico, viene seguita la storia di Chester Nakayama (Derek Mio) e della sua famiglia, tormentata da uno spirito.

Downtown Abbey

La serie si svolge principalmente nella fittizia tenuta di campagna Downton Abbey, nello Yorkshire, ed è incentrata sulle vite della famiglia aristocratica dei Crawley e dei loro servitori nell'arco di tempo che va dal 1912 al 1926, durante il regno di Giorgio V. Nel corso degli anni, Downtown Abbey ha ottenuto numerosi riconoscimenti da parte di critica e pubblico ed è considerata tra le serie scritte meglio e anche una di quelle in costume di maggior successo.

Per comprendere meglio la sua portata, basti pensare che è la serie non americana con più nomination agli Emmy. Segnaliamo che nel 2019 è stato pubblicato Downton Abbey Il film, sequel ambientato un anno dopo le vicende della serie.

The Marvelous Mrs. Maisel

Fino a ora, tre stagioni ad altissimo livello, coronate da cinque Emmy e tre Golden Globes, per l'ultima creazione di Amy Sherman-Palladino. La storia è quella di Miriam "Midge" Maisel (Rachel Brosnahan), una donna che negli Usa degli anni Cinquanta stravolge la propria vita e insegue il sogno di diventare una stand-up comedian.

I punti di forza della serie sono i dialoghi brillanti alla velocità della luce, gli ottimi monologhi comici della protagonista, i vari personaggi che popolano una coloratissima New York (segno di un cast molto affiatato) e, immancabilmente, l'irresistibile Midge, un fiume in piena che merita senza dubbio l'appellativo di "fantastica".

The Boys

In un mondo in cui i supereroi sono delle celebrità imbevute di marketing e capitalismo e che dietro una facciata pulita e rassicurante nascondono corruzione e perversione, una banda composta da persone senza alcun potere speciale cercherà di punirli per i loro crimini: The Boys.

La serie è tratta dall'omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, contraddistinto dalla violenza delle scene e dai toni decisamente sopra le righe. Vede al timone Eric Kripke (Supernatural) e smussa alcuni degli aspetti più esagerati dell'opera originale, oltre a presentare delle variazioni di trama interessanti, la cui reale portata verrà compresa maggiormente nella già confermata seconda stagione.