Arrow: i villain minori più memorabili

In attesa della quinta stagione, rivediamo insieme i "cattivi della settimana" più memorabili delle passate stagioni.

Arrow: i villain minori più memorabili
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Il 5 Ottobre andrà in onda il primo episodio della quinta stagione di Arrow, che vedrà Oliver Queen (Stephen Amell) difendere la sua Star City non soltanto nelle vesti di Green Arrow, ma anche in quelle di neo-eletto sindaco. Alla sfida di guidare una città si aggiunge quella di ricostruire un team Arrow che nell'ultimo episodio della quarta stagione abbiamo lasciato decimato: prima la tragica morte di Laurel Lance (Katie Cassidy) e poi l'abbandono di Thea/Speedy (Willa Holland) e soprattutto di Diggle (David Ramsey) hanno lasciato un vuoto che toccherà a Oliver colmare con nuove leve. In attesa di scoprire cosa ci riserva questa nuova stagione, abbiamo deciso di fare un piccolo tuffo nel passato, selezionando quattro villain minori tra i più memorabili delle passate stagioni. Ne abbiamo scelto uno per stagione: non resta che vedere se i nuovi nemici del team Arrow saranno altrettanto indimenticabili.

DEADSHOT

Prima che entrasse nell'immaginario collettivo con le sembianze di Will Smith, che lo interpreta in Suicide Squad, Deadshot aveva il fascino sinistro e il sorriso storto di Michael Rowe. Apparso per la prima volta nella terza puntata della prima stagione, ci ha accompagnati fino alla 3x17 ("Suicidal Tendencies") come personaggio ricorrente e via via più sfaccettato, tanto da essere il primo personaggio non protagonista a meritare lunghi flashback sul suo passato.
Deadshot, nome in codice di Floyd Lawton, è un cecchino infallibile che non manca mai un bersaglio. Prima nemico di Oliver, poi membro forzato della Suicide Squad creata da Amanda Waller e infine eroe, il Deadshot della CW è un personaggio complesso e tridimensionale che ha saputo arricchire il suo corrispettivo cartaceo, già apprezzato dal grande pubblico. La sua uscita di scena è stata decisa non dagli autori della serie ma dalla stessa DC Comics che, in vista dell'uscita del film Suicide Squad, ha richiesto l'eliminazione della Squad dal piccolo schermo. Una sentenza implacabile criticata anche dagli attori, come Willa Holland, che durante lo scorso MCM Comic Con di Londra ha espresso tutto il suo disappunto in merito.

DOLLMAKER

Al secolo Barton Mathis (Michael Eklund), il creatore di bambole è certamente il villain più macabro e inquietante delle passate quattro stagioni di Arrow. L'episodio che lo vede come il cattivo della settimana (2x03, "Broken Dolls") è emblematico, sintesi perfetta di quella che è stata la stagione più cupa della serie.
Psicopatico serial killer, il modus operandi di Mathis è semplice, scenografico e raccapricciante: rapisce belle ragazze e le soffoca facendo loro ingerire una sostanza di polimeri, quindi le fa trovare dalla polizia vestite come bambole. Dopo aver tentato di vendicarsi di Quentin Lance (Paul Blackthorne), responsabile della sua precedente cattura e incarcerazione, viene ucciso da Sara Lance (Caity Lotz). Dollmaker non ha poteri sovrannaturali né capacità fisiche o di combattimento fuori dall'ordinario: è un normale essere umano, un pazzo che uccide per il suo macabro piacere, ed è forse questo a renderlo così terrificante.

CUPID

La pazza innamorata che non vorremmo mai avere come fidanzata, Carrie Cutter aka Cupid fa la sua prima apparizione nella terza stagione della serie ed è interpretata da Amy Gumenick. Cupid è un'ex agente di polizia la cui ossessione per Green Arrow la porta prima a imparare il tiro con l'arco e poi a uccidere con il solo scopo di attirare le attenzioni del suo grande amore. Subito catturata, viene assoldata da Amanda Waller come membro della Suicide Squad. Dimentica in fretta Oliver e si infatua perdutamente di Deadshot durante l'ultima, letale missione di quest'ultimo. Improvvisamente delusa dall'amore, la ritroviamo nella quarta stagione intenta a uccidere giovani coppie famose per dimostrare che l'amore è una menzogna. Quella di Cupid è una follia esasperata ma intrigante, che colpisce nel segno come le sue frecce.

DOUBLE DOWN

Menzione speciale per Jeremy Tell, soprannominato Double Down e interpretato da JR Bourne, già noto agli appassionati di serie tv per la sua presenza ricorrente in Teen Wolf, dove interpreta il cacciatore Chris Argent. Tell è un metaumano in grado di trasformare i suoi tatuaggi in carte da gioco affilate come pugnali con le quali uccide le sue vittime su commissione. Assoldato da Damien Darhk (Neal McDonough) nella 4x03 ("Restoration"), non riesce a uccidere Oliver e ben presto scopre che la vera minaccia è il suo stesso mandante, pronto a ucciderlo nel caso di un secondo fallimento. Decide quindi di salvaguardare la propria vita piuttosto che portare a termine la propria missione: durante la sua fuga verso Central City viene intercettato da Oliver e Diggle, e infine rinchiuso nell'ala di Iron Heights destinata ai metaumani. Jeremy Tell finisce così con l'essere una banale macchietta, un nemico la cui pericolosità viene messa in ombra, con una discutibile scelta narrativa degli autori, dal vero villain della stagione. Double Down è insomma una delusione, un'occasione sprecata: un personaggio promettente che risente però di una caratterizzazione debole e della sceneggiatura zoppicante e di poco impatto che ha segnato la passata stagione di Arrow. Un cattivo memorabile che vorremmo solo dimenticare.