Better Call Saul: gli easter egg di Breaking Bad più divertenti

Lo show di Gilligan e Gould ha giocato con gli spettatori inserendo piccoli particolari umoristici che forse sono sfuggiti ai più.

Better Call Saul: gli easter egg di Breaking Bad più divertenti
Articolo a cura di

La discesa nel baratro della criminalità di un avvocato, il suo tragico rapporto con un fratello affetto da un disturbo psicologico, il cartello della droga messicano che sconfigge la concorrenza seppellendola in buche sperdute nel deserto: Better Call Saul è una serie tv dai toni indubbiamente tesi e drammatici per via delle tematiche esplorate nel corso delle sue 6 stratosferiche stagioni, con il grosso del fascino che risiede nell'analisi psicologica e caratteriale di personaggi con cui risulta molto difficile simpatizzare del tutto, ma sempre coerenti e capaci di far sviluppare una straniante empatia anche quando la loro situazione comincia a precipitare (avete già letto la nostra recensione di Better Call Saul 6x13?).

Nonostante la granitica serietà offerta dallo show, il fattore ansiogeno viene spesso spezzato da alcuni momenti rilassati e leggeri, proprio come succedeva nella serie madre Breaking Bad (pur non raggiungendo gli stessi livelli di assurdo, come l'indimenticabile cold open dei mariachi), e allo stesso tempo gli showrunner hanno disseminato le loro puntate di numerose chicche visive dedicate agli spettatori più attenti, le quali rimangono sullo schermo per pochissimi istanti prima di scomparire. Gli easter eggs che ricollegano Better Call Saul a Breaking Bad sono numerosi, per questo abbiamo scelto di ridurli a quelli più divertenti e audaci, a riprova della cura maniacale riversa in un prodotto che si è dimostrato ben più di un semplice spin-off.

Stessa città, diverse prospettive

Cominciamo piano, perché appare un'ovvietà utilizzare gli stessi luoghi visti in Breaking Bad se la nuova serie è ambientata nella medesima città, ma l'attenzione con la quale sono stati ricreati i set e la naturalezza con la quale vengono presentati sullo schermo crea una deliziosa continuità che riporta gli appassionati nei territori del familiare, perché Albuquerque è stata per molti anni quasi una seconda casa della serialità televisiva.

Il ristorante per famiglie di Loyola, ad esempio, è il luogo dove si incontrano per la prima volta Fring e Jesse Pinkman, ma è anche il ritrovo scelto da Jimmy per parlare con i suoi clienti dopo aver accantonato la tutela degli anziani che incontrava a Casa Tranquila, la casa di riposo nella quale Hector Salamanca troverà finalmente la sua vendetta contro Gustavo. Ormai perso nella difesa dei delinquenti di Albuquerque, Saul comincia a vendere telefoni usa e getta all'esterno del Dog House, il locale dove Jesse comprerà successivamente una pistola, e proprio il teppistello è onnipresente in città con i suoi graffiti, perché le iniziali JP sono impresse su numerosi oggetti di scena in Better Call Saul, ma sono comparse per la prima volta sui muri di casa Pinkman, durante la quarta stagione di Breaking Bad.

Giochiamo con le lettere

Gli showrunner hanno spesso giocato con lo spettatore ancor prima che lo spettacolo cominciasse sullo schermo, perché i titoli delle puntate nascondevano dei messaggi che anticipavano ciò che sarebbe successo nel giro di qualche ora. Lo scherzo è cominciato proprio con la seconda stagione di Breaking Bad, perché le incomprensibili aperture in bianco e nero di quattro episodi mostrano le conseguenze del disastro aereo che sarebbe avvenuto sulla casa di Walter White: i titoli di quelle puntate sono "Seven Thirty-Seven", "Down", "Over" e "ABQ", e il 737 è l'aereo che precipiterà su Albuquerque nell'episodio finale della stagione.

Un gioco simile è avvenuto nello spin-off, ancora una volta nella seconda stagione, perché le lettere iniziali di ogni episodio se anagrammate formano la frase "Fring's Back", una gustosa anticipazione per il ritorno dello storico antagonista che comparirà nella terza season. Il rimando più divertente a Breaking Bad rimane però il lavoro di Gene Takavic, citato proprio da uno spaventato Saul mentre si appresta a sparire per sempre dopo aver contattato il riparatore di aspirapolvere Ed, spiegando ad Heisenberg come "nella migliore delle ipotesi diventerà il manager di un Cinnabon ad Omaha".

Impossibili da dimenticare

Passiamo dallo scherzo alla pura genialità, perché il Saul Goodman visto in Breaking Bad condivide i ricordi mai raccontati prima di criminali e personaggi che diventeranno i protagonisti di Better Call Saul. Il flash forward, che allo stesso tempo è per assurdo anche un flashback, visto nella puntata intitolata (senza troppi giri di parole) Breaking Bad riporta sullo schermo Walter e Jesse mentre rapiscono l'avvocato e lo portano nel deserto per spaventarlo e obbligarlo ad ingegnarsi per scarcerare Badger, lo spacciatore e amico fidato di Pinkman.

La stessa scena è presente anche nella serie madre, con Saul terrorizzato dall'eventualità che sia stato il cartello ad averlo rapito e incappucciato, per questo parla un misto di inglese e spagnolo sputando fuori due nomi che non hanno alcun senso all'interno di Breaking Bad, ma che diventeranno fondamentali nel futuro (o passato?) spin-off: Saul implora di risparmiarlo, è un amico del cartello, lui non ha fatto niente ma incolpa di qualcosa un certo Ignacio, ed è visibilmente atterrito dalla possibilità che Lalo sia tornato per vendicarsi. La scena risulta quasi comica nella sua prima apparizione, essendo priva del contesto che otterrà soltanto con Better Call Saul, con Nacho Varga giustiziato per aver architettato l'omicidio del terribile Lalo Salamanca. Mike infatti non ha mai detto chiaramente all'avvocato che Lalo è morto, possiamo dunque immaginare come Saul abbia vissuto quegli anni con la costante paura del suo ritorno, visto che il criminale si era già una volta presentato in casa sua e di Kim nonostante tutti lo considerassero deceduto.

Conoscitori della tequila

Chiudiamo sulle note alcoliche presenti in due scene estremamente importanti per le rispettive serie tv, in un rimando all'universo condiviso che si scopre foriero di cattivi presagi all'interno di una marca di tequila. Il passo decisivo che ha portato Saul Goodman e Kim Wrexler sulla tormentata strada dell'imbroglio, allontanandoli in maniera definitiva dall'onesto lavoro nel quale sembravano poter spiccare, è avvenuto quando hanno convinto con le menzogne lo sventurato Ken (un personaggio che comparirà brevemente anche nella prima stagione di Breaking Bad, con un rabbiosissimo Walter White che da fuoco alla sua auto) a comprare una costosissima bottiglia di tequila, la Zafiro Añejo.

La bottiglia è rappresentativa dell'affetto tossico che unisce l'avvocato alla sua donna, infatti Saul ne conserverà il tappo fino alla perquisizione della sua casa da parte dei federali, ma era già diventata iconica grazie al gesto estremo compiuto da Gus Fring nella villa di Don Eladio - all'interno di uno dei rimandi di Better Call Saul al finale di Breaking Bad. La marca di tequila è inventata di sana pianta dagli sceneggiatori, ed è per questo stupefacente notare come abbiano scelto di ricordare nello spin-off proprio la Zafiro Añejo, la tequila che avvelena i capi del cartello messicano mettendo in pratica una sadica vendetta calcolata nel corso di svariati anni.