Better Call Saul: l'evoluzione di Kim Wexler

Tormenti, discesa nel baratro e redenzione finale di uno dei migliori personaggi femminili che la serialità ricordi.

Better Call Saul: l'evoluzione di Kim Wexler
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L'ultima stagione di Better Call Saul assume le sembianze di un lungo ed entusiasmante cammino luttuoso, perché prima che termini questo viaggio nel passato di Jimmy McGill avremmo detto addio a personaggi caratterizzati in maniera così approfondita da sembrare reali. In molti sono già scomparsi, basta rileggere la nostra recensione di Better Call Saul 6X03 per riportare alla mente uno dei più tormentati, di altri ancora echeggia il rumore della loro assenza all'interno di edifici diventati funerei, ma prima o poi scompariranno tutti coloro che in Breaking Bad non vengono nemmeno nominati.

Al termine di questa sensazionale maratona televisiva non rimarrà alcun filo scollegato tra Better Call Saul e l'inizio dell'epopea criminale di Walter White, ed è nell'ottica della mancanza che si manifesta la dolorosa redenzione di Kim Wexler letta nella recensione di Better Call Saul 6X09: la protagonista femminile plasmata dalle menti di Vince Gilligan e Peter Gould è pronta a lasciare il piccolo schermo per dare la forma definitiva a Saul Goodman, rimanendo però nei nostri cuori grazie ad un percorso di crescita tumultuoso ma sempre credibile.

La donna nella vasca degli squali

Le umili origini non hanno impedito alla ragazza nata in Nebraska di diventare il facoltoso avvocato dipinto nelle ultime stagioni della serie, perché nonostante le difficoltà economiche Kimberly si è presa le luci della ribalta mettendo in risalto un intelletto fine ed una grandiosa professionalità. I primi ad aver creduto in lei sono stati i soci dello studio legale nel quale ha cominciato la sua attività, la HHM le ha infatti pagato la facoltà di legge con un sostanzioso prestito in cambio delle sue prestazioni lavorative, e la giovane Kim non ha mai nascosto la profonda gratitudine verso coloro che le hanno offerto l'opportunità di svolgere il mestiere dei suoi sogni.

La carriera promette una spettacolare esplosione nel giro di pochi anni, con lo studio che ripone in lei sempre maggiori responsabilità dopo un inizio da aiutante occasionale, fino a renderla uno dei civilisti più apprezzati della firma anche grazie ai consigli di due maestri come Howard Hamlin e Chuck McGill. La visione del primo incontro tra lei e Jimmy nelle battute iniziali della serie sottende un'amichevole conoscenza pregressa tra i due, coltivata tra le fotocopie e i caffè da portare ai superiori, ma Kim si comporta in maniera scostante con il fratello del suo capo: colui che diventerà Saul ha infatti una pericolosa propensione al sotterfugio e, sebbene non sia affatto un pessimo avvocato, si accontenta troppo spesso del minimo ottenibile utilizzando pigre scorciatoie per arrivare al suo scopo, utilizzando quindi metodologie completamente opposte a quelle care alla donna, la quale si è sempre distinta per impegno e affidabilità.

Le ragioni di un dubbio

Il destino della giovane avvocatessa non si dipana però soltanto davanti a lei, perché il suo torbido passato finirà col definire tutte le scelte successive costringendola ad avanzare verso quel baratro chiamato Saul Goodman.

Tutto comincia con i problemi dei Kettleman, una coppia accusata di appropriazione indebita e in cerca di rappresentanza legale: Jimmy cerca inutilmente di accaparrarsi il caso, ma i due coniugi scelgono di rivolgersi alla HHM dove Kim si occuperà di loro. Lo smacco è troppo cocente per l'avvocato offeso, per questo Jimmy ordisce uno dei suoi piani diabolici per riconquistare i Kettleman e allo stesso tempo infastidire lo studio legale del fratello con un cartellone pubblicitario sfacciatamente ispirato al logo della HHM. L'azzeccagarbugli non ha alcuna possibilità di riappropriarsi del caso né di vincere la battaglia legale contro i suoi vecchi colleghi, ma sia Kim che Howard non possono fare a meno di rimanere stupiti dal suo acume, mentre solo Chuck è conscio del fatto che dietro all'intelligenza del fratello si nasconde la meschinità di un uomo afflitto dal complesso di inferiorità. Kim ammette candidamente di ammirare il suo modo elettrizzante di vivere e lavorare, consegnandosi di fatto nelle mani di un uomo moralmente pericoloso e riaccendendo le braci di una passione sopita ma mai del tutto spenta, nata negli anni dell'infanzia trascorsa con una madre sempre in fuga dai creditori e alla costante ricerca di un brivido adrenalinico.

Discesa nel baratro

Il prosieguo della loro relazione compromette non solo il lavoro della donna, che però continua ad ottenere meritati successi grazie alla sua strepitosa competenza anche senza l'appoggio dello studio che le aveva pagato la scuola di legge, ma soprattutto la sua bussola morale: Kim comincia a rendersi parte attiva nelle sceneggiate truffaldine di Jimmy, rimanendo sempre più invischiata nella ragnatela di bugie e mezze verità che i due tessono intorno ai casi dell'avvocato, scoprendo di trovarsi perfettamente a suo agio e divertendosi come non mai nell'interpretazione della "cattiva" di turno.

Nella sua anima brucia però ancora un fuoco di onestà e rettitudine, la sua indole pacifica non può accettare la perdizione senza combattere ed è per questo che decide di rappresentare le vittime del sistema giudiziario lavorando come avvocato pro bono. Acquietata finalmente la coscienza, Kim può gettarsi a capofitto nel sottobosco criminoso che ha cominciato a fiorire intorno al compagno, ma non lo fa con l'indolenza della donna alla mercé di un uomo più forte di lei, perché col tempo è sempre più complicato capire chi è dei due a compromettere l'altro, ed è in questi momenti che brilla la scrittura di una sceneggiatura cucita alla perfezione sul personaggio interpretato da Rhea Seehorn.

L'assassina di Jimmy McGill

Kim Wexler piomba definitivamente nel baratro quando convince Jimmy a tormentare Howard, l'uomo che ammirava all'inizio della serie, portando avanti un piano meschino e calunnioso nonostante Saul sia conscio del fatto che in fondo la sua è una vendetta infantile e non merita di essere perpetuata.

Sotto l'influenza negativa di una donna alla ricerca del divertimento a discapito degli altri, Jimmy distrugge la figura professionale ed umana di Howard, ma il tragico epilogo del socio fondatore della HHM è la sveglia che rianima la Kim nascosta e annientata da quel personaggio contraddittorio che si mascherava con le sue fattezze. Colei che fino a pochi anni prima era considerata una strepitosa civilista scopre di essersi spinta troppo oltre e di aver trascinato con sé il compagno, impedendogli di sublimare il suo percorso di auto-accettazione e cambiamento: scossa e profondamente addolorata Kim ha abbandonato la professione e piazzato in valigia tutti i suoi averi, scomparendo dalla vita di Saul Goodman dopo aver ucciso l'ultimo barlume di Jimmy che ancora brillava in lui, congedandosi dai nostri schermi e consegnando alla storia della serialità uno dei personaggi femminili più sfaccettati ed emozionanti del medium televisivo.