Una ciurma dentro e fuori dal set: l'amicizia del cast di One Piece

Uno dei punti di forza del live action di One Piece è il suo cast, soprattutto quanto il gruppo sia affiatato dentro e fuori dal set: ecco perché.

Una ciurma dentro e fuori dal set: l'amicizia del cast di One Piece
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Non è mai facile sentirsi davvero parte di qualcosa. Soprattutto se il tuo lavoro è recitare, "fingendo" di appartenere a un elemento che in realtà non esiste. Eppure i cinque attori protagonisti del live action di One Piece sembra proprio che appartengano al manga creato da Eiichiro Oda e, soprattutto, sembra che si appartengano a vicenda. Come se questo viaggio sul set li avesse davvero cambiati e ora siano diventati quella ciurma che tanto ha fatto sognare milioni di persone in tutto il mondo.

Ma questo senso di amicizia made in Netflix come è nato? È una fortunata casualità o un piano ben riuscito? Proviamo a capirlo assieme.

One Piece e la ciurma di attori

Partiamo proprio dall'inizio, quando ancora non c'era un trailer e soltanto cinque volti presentati in un video. Netflix ha avviato una campagna social giustamente furba: far vedere Iñaki Godoy, Emily Rudd, Mackenyu, Taz Skylar e Jacob Romero Gibson come amici e compagni fuori dal set.

Ora, tecnicamente all'uscita di questi prodotti loro avevano già girato tutto, quindi si portavano dietro un trascorso di chimica che il pubblico non poteva ancora vedere, ma solo immaginare. E Netflix ha puntato tantissimo proprio su questo: il senso di amicizia dei cinque attori e il fatto che sembrassero la Ciurma di Cappello di Paglia anche fuori dal set. Ricordandoci i discorsi fatti in quel periodo a tutti veniva in mente la furbizia di Netflix: non avendo ancora visto nulla della serie sembrava un ricatto emotivo bello e buono, perché loro cinque erano davvero perfetti. La produzione ha quindi fatto subito centro facendoci sentire parte di quel gruppo, mentre ridevano assieme, con le reaction ai video, riprendendo elementi del manga (Sanji che cucina, Zoro che si perde). Era tutto giusto, però mancava la prova dei fatti.

Il gruppo perfetto

Non sapremo mai se Netflix aveva la certezza dell'effetto di loro cinque con questo tipo di campagna social o l'ha creata proprio per avere questa presa sul pubblico. Sia come sia, una volta vista la serie (e qua se volete c'è la nostra recensione del live action di One Piece) tutti quei video precedenti assumono un senso ulteriore. Quello di cinque persone che tenevano visceralmente al progetto e che sono diventate amiche, davvero. E questo elemento è uno dei punti di forza più grandi del live action.

I rapporti umani fra loro cinque sono perfetti, così come la complicità che si crea episodio dopo episodio. Quasi come se tutti e cinque si fossero messi assieme a leggere il manga per ritrovarsi terminato ogni volume e raccontarsi le proprie impressioni, come avrebbero interpretato il proprio personaggio e cose così. E chissà che non l'abbiano fatto. Perché man mano che One Piece spopolava su Netflix sono uscite chicche e dettagli che hanno contribuito ancora di più a rendere questo gruppo molto di più di quello che erano.

Persone e personaggi

Emily Rudd era già una fan di One Piece (e soprattutto di Nami), divoratrice di anime e manga, quindi partiva da un sogno che prendeva vita. Iñaki Godoy ha recuperato tutto nel mentre, ma si è calato così tanto nella parte da non farci capire dove iniziasse Luffy e dove finisse lui.

Senza contare poi l'incontro con Eiichiro Oda e il fatto che proprio il mangaka avesse scelto Godoy ai casting perché lo aveva fatto ridere (e chi legge il manga sa quanto è importante la risata in One Piece). Mackenyu è figlio di Hattori Hanzo, quindi aveva la via della spada nel suo destino cinematografico, mentre a Jacob Romero Gibson manca solo il naso lungo, perché il resto è Usopp al 100%. E Taz Skylar? Ha solo imparato a cucinare e si è allenato otto ore al giorno per otto mesi per diventare Sanji e apprendere la migliore tecnica possibile nel dare calci. E tutto questo mentre si scopre che sul set si sono spesso aiutati a vicenda (Taz Skylar che si butta in acqua per aiutare Godoy per esempio), mentre ci emozioniamo a vedere le loro lacrime quando guardano la propria performance, mentre ci rendiamo conto che se può anche essere partita come operazione di marketing ora questi cinque personaggi sono diventati persone. E sembra vogliano accompagnarci per tutto il tempo possibile, sempre ridendo con noi.