Da Mass Effect a The Division: 5 videogiochi che dovrebbero essere serie TV

L'annuncio della serie HBO di "The Last of Us" ci fa sognare e immaginare altre cinque serie videoludiche perfette per il piccolo schermo.

Da Mass Effect a The Division: 5 videogiochi che dovrebbero essere serie TV
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L'annuncio da parte di HBO della serie in produzione ispirata a The Last of Us apre una feritoia dritta nel nostro cuore di videogiocatori fruitori di tutti i media dell'entertainment a disposizione, comprese le serie televisive e il cinema. La massificazione degli show per il piccolo schermo è d'altronde argomento teorico contemporaneo, grazie alle numerose piattaforme di streaming che si stanno succedendo nel corso degli anni e che da un mese a questa parte si sono arricchite anche dell'offerta di Disney+.

All'interno di questa feritoia si sono depositati negli anni i concept di tutti i videogiochi che avremmo voluto vedere trasformati in serie tv, così come è avvenuto per The Witcher sul finire del 2019 e in un certo qual modo anche a Castlevania, che nella sua declinazione animata ha portato ben tre stagioni su Netflix. Ora, però, è il momento di fantasticare e sognare a occhi aperti, proponendovi i cinque videogiochi che meriterebbero di diventare degli show televisivi di successo.

Mass Effect

Cavalcando il momento storico che ci sta permettendo di rivivere le ambientazioni di Star Trek e l'epopea dell'Enterprise grazie alla serie di Amazon Prime Video dedicata a Picard, non possiamo non pensare a Mass Effect e all'importanza narrativa che ha avuto il titolo sviluppato da BioWare e pubblicato da Electronic Arts nel 2007. Sono trascorsi ben 13 anni dall'esordio del comandante Shepard e della sua nave stellare, la Normandy, mettendo in piedi un'avventura spaziale che ci permise di avere una finestra su un fantascientifico 2183 d.C.

La forza di Mass Effect dal punto di vista contenutistico risiedeva nel riuscire a offrire uno scenario variegato e dettagliato in maniera capillare, pronto a raccontare i vari sistemi della Via Lattea: un contesto sci-fi che funzionava benissimo e che oggi, con le tecnologie che ci hanno permesso di riprodurre lo spazio in molteplici accezioni, potrebbe essere reso benissimo in uno show televisivo. Inoltre le numerosissime razze che componevano lo stratificato universo di Mass Effect potrebbero essere un'ottima scusa da parte dell'eventuale produzione per esaltare le proprie idee di design delle creature, dagli Asari fino ai Salarian, con una grande attenzione anche ai diversi luoghi, dal gioiello della galassia Thessia fino a Kahje, un pianeta ricoperto quasi totalmente di acqua.

In questo scenario potrebbe prendere vita la storia del giovane Shepard, prima dei suoi 29 anni e quindi prima degli eventi raccontati nel primo capitolo di Mass Effect. Altresì interessante potrebbe essere il raccontare le vicende del primo videogioco BioWare, inscenando quell'ostica battaglia contro il Razziatore e decidendo in maniera coercitiva anche uno dei finali alternativi come canonico.

The Division

Il post-apocalittico è sempre in voga, perché non è mai di moda. Nel futuro ci si aspetta sempre qualcosa che non funzioni più, un disastro che ha annientato l'intera umanità, lasciandone pochi sopravvissuti, e in questo periodo più che mai siamo effettivamente pronti a capire l'importanza della resistenza, che si tratti di una epidemia o che sia qualsiasi altra catastrofe naturale. Chi meglio di Tom Clancy, quindi, potrebbe raccontarci un evento del genere se non con The Division?

Pubblicato nel 2016 da Ubisoft, il titolo racconta di una New York sprofondata nel caos a causa di una epidemia di vaiolo, che ha colpito l'umanità durante il Black Friday. Nel momento di maggior foga e agitazione cittadina, la malattia ha messo in ginocchio tutti gli uomini, lasciandone pochi in vita. Tra questi una squadra speciale, chiamata per l'appunto The Division, alla quale si chiede di controllare e riportare l'ordine in città, oltre a rintracciare l'origine del virus stesso. Una trama che si sposa benissimo con tantissimi altri show che negli anni hanno raccontato l'apocalisse e la fine dell'umanità, da The Walking Dead fino alla catastrofe di Chernobyl, ma citiamo anche The Last of Us di cui abbiamo già provato ad immaginare l'adattamento.

The Division riuscirebbe, in questo marasma di contenuti post-apocalittici, a inserire anche un contesto bellico che innescherebbe le varie vicende, concedendoci maggior dinamismo e soprattutto la possibilità di empatizzare non necessariamente con un personaggio specifico, ma con l'intera squadra. D'altronde The Division nasce come titolo multigiocatore che non pone al centro della storia nessun protagonista, ma tantissimi alter ego pronti a scendere in campo per la salvaguardia della specie umana.

Borderlands

Questa è una grande provocazione, lo ammettiamo. Però se dovessimo pensare a una serie esuberante, distruttiva, dissacrante e anche pregna di quella ironia che la renderebbe unica nel panorama degli show televisivi, non possiamo non pensare a Borderlands.

Il suo cel-shading la spingerebbe quasi più verso una serie animata piuttosto che con attori veri, ma anche in quel caso potrebbe essere interessante: d'altronde uno scenario à la Mad Max lo abbiamo già visto e incredibilmente apprezzato, quindi Borderlands potrebbe benissimo seguire quella strada.

Per chi fosse all'oscuro di ciò di cui stiamo parlando, ci troviamo dinanzi a una serie ideata da Gearbox Software, pubblicata per la prima volta nel 2009 e che ha visto altri tre capitoli arrivare negli anni successivi, fino all'ultimo uscito lo scorso anno. La serie nel 2014 ha anche ricevuto uno spin-off realizzato da Telltale Games, software house che era specializzata nella realizzazione di videogiochi a forte componente narrativa, sacrificandone la giocabilità.

Si potrebbe ripartire da lì, da Tales from the Borderlands, per raccontare una società allo sbando, tornata quasi agli albori della nostra civiltà, ma allo stesso munita delle più disparate e assurde armi, per costruire un universo degno di essere raccontato sul piccolo schermo. Con le vicende di Rhys e Fiona, protagonisti della versione realizzata da Telltale, si arriverebbe così a quella che Kevin Bruner, uno degli autori del gioco, ha definito una "versione Big Fish di ciò che è accaduto", con un evidente riferimento al capolavoro firmato da Tim Burton.

The Wolf Among Us

Rimanendo in ambito Telltale Games e le sue produzioni, facciamo una riflessione anche su The Wolf Among Us, ma facendo un salto indietro. Il videogioco a episodi, pubblicato tra il 2013 e il 2014, è un'opera derivata da una storia ben più stratificata e affascinante, che porta il nome di Fables.

Pubblicato da Vertigo (DC Comics), a firmarla è Bill Willingham, che riprende i personaggi delle fiabe, reinterpretandoli in chiave moderna. Con la prima edizione pubblicata nel 2002, Fables precedeva di moltissimi anni Once Upon a Time, la serie televisiva di Adam Horowitz che aveva creato un universo parallelo per tutti i personaggi Disney in quel fittizio borgo di nome Storybrooke. Fables, diversamente da quest'ultima, aveva dalla sua la forza dell'attualità, del raccontare le fiabe in una chiave realmente moderna e non edulcorata come aveva provato a fare Horowitz: Biancaneve divorzia dal Principe Azzurro a causa della sua infedeltà, Pinocchio deve lottare con le prime pulsioni giovanili, e Luca Wolf, il lupo cattivo, ricopre il ruolo di sceriffo per venire a capo di ciò che sta succedendo a Favolandia, tra vicende thriller che sfiorano il cospirativo e arrivano al giallo.

Una serie televisiva con lo stile di Fargo, ma con protagonisti i personaggi delle fiabe come li aveva pensati Willingham, darebbe a tutti i fan di One Upon a Time una nuova occasione per affezionarsi ad una trama matura che renda onore a Biancaneve e soci.

Sleeping Dogs

Sleeping Dogs diventerà un film e ne abbiamo già vista un'immagine con Donnie Yen nei panni del protagonista: l'attore aveva postato sul suo account Instagram, oramai due anni fa, un'immagine di se stesso nei panni di Wei Shen, protagonista di Sleeping Dogs

Della pellicola, però, non si è saputo più niente e potrebbe essere tramontata quella produzione che già di per sé era stata abbastanza travagliata all'inizio. Pubblicato da Square-Enix nel 2012, Sleeping Dogs è ambientato in una contemporanea Hong Kong e un'eventuale serie tv rappresenterebbe la più affascinante storia da raccontare in un sobborgo malavitoso che non è mai stato eccessivamente approfondito. Infatti, se la yakuza giapponese ha già una saga videoludica a lei interamente dedicata, per la Triade manca qualcosa di analogo.

Il protagonista della vicenda è il già citato Wei Shen, un detective che è tornato da poco in città dopo aver trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti. Una volta infiltratosi nella Triade, proverà in tutti i modi a distruggerla dall'interno.

Pur rimanendo ben fedele alla propria missione, Wei nel tempo però si impegnerà a diventare uno dei criminali con i quali sta trascorrendo le sue giornate, dovendo scendere anche a dei compromessi nella vita quotidiana. Mettendo in scena un connubio di arti marziali e sparatorie, l'open world di Sleeping Dogs potrebbe dar vita a una serie televisiva ad alto tasso emotivo, raccontando una componente della criminalità organizzata mondiale che ancora non è stata adeguatamente approfondita.

Altre frontiere dell'adattamento

Tra le tante altre saghe videoludiche che ben si prestano all'idea di una serie televisiva possiamo anche nominare Doom, attualmente di nuovo in trend grazie all'arrivo di Doom Eternal, sequel del reboot pubblicato nel 2016. Un viaggio su Marte per affrontare una serie di demoni atroci rappresenterebbe un grande sfoggio di testosterone e splatter, magari addirittura in prima persona, riprendendo l'esperimento compiuto da Hardcore pochi anni fa. In alternativa anche Assassin's Creed potrebbe prestarsi adeguatamente a uno show televisivo, per raccontare la storia di Desmond che, invece, nei videogiochi si è oramai completamente persa.

A voi non resta, a questo punto, che dirci quali serie televisive vi aspettereste dai vostri videogiochi preferiti e quali guardereste con estremo piacere, in attesa di The Last of Us e della prossima stagione di The Witcher, per continuare a unire il medium videoludico a quello televisivo e cinematografico.