Dall'amore all'odio: le serie TV dal finale peggiore

Sono tantissime le serie che ci hanno emozionato nel corso degli anni. Tuttavia, non tutte hanno soddisfatto le premesse fino alla fine. Ecco le più note!

Dall'amore all'odio: le serie TV dal finale peggiore
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Il medium televisivo ha ormai raggiunto vette insperate fino a pochi decenni addietro, con picchi sorprendenti in grado di tener testa a molte produzioni del grande schermo. Tra lacrime e risate, tensione e azione, ne abbiamo viste veramente di tutti i colori e l'elenco dei prodotti di grande livello non fa che crescere di anno in anno. Gli show più grandi e amati hanno fatto la storia con i loro finali più belli nella storia delle serie TV, altre non sono sopravvissute neppure oltre il primo episodio. Altre ancora, invece, sono state capaci di sorprendere e coinvolgere nel migliore dei modi salvo poi perdersi proprio sul finale. Oggi è proprio di queste che intendiamo parlare, cercando di analizzare tutte quelle serie che, pur essendo apprezzate da pubblico e critica, hanno finito col perdere la retta via proprio quando il loro percorso doveva giungere a una conclusione.

Abbiamo pensato così di analizzare per voi ciò che ha portato alcuni dei prodotti più apprezzati a entrare nelle liste nere di molti spettatori inferociti. Molte di queste hanno sollevato un tale polverone con il loro triste epilogo da tener banco ancora oggi nelle conversazioni fra gli appassionati. Sarebbe ingiusto affermare che queste serie siano state fra le peggiori mai prodotte, altrimenti stilare una lista sarebbe decisamente molto più facile. Ci concentriamo quindi su quei prodotti dalla grande popolarità che, tra problemi di produzione, scelte infelici e vere e proprie assurdità, sono passate alla storia per essersi chiuse veramente male. Ecco quindi la nostra selezione delle serie TV dal finale peggiore!

Battlestar Galactica

La serie sci-fi che sconvolse il panorama televisivo dei primi anni 2000 è ancora oggi una delle più amate fra gli appassionati del genere: lo show ideato da Ronald D. Moore era riuscito a intrecciare azione, intrighi fra personaggi e avventure dai grandi colpi di scena creando un mix di grandissimo impatto. Non a caso, Battlestar Galactica vanta ancora oggi uno degli score più alti sulle varie piattaforme di rating, da ImDb a Rotten

Tomatoes. Sfortunatamente, quel progetto che aveva affascinato così tanto per la sua costruzione narrativa ha preso una deriva completamente inattesa sul finale, spiazzando i fan di tutto il mondo che si erano innamorati di un universo credibile e complesso. Giocando la maggior parte delle proprie carte su un'infinita sequela di plot twist, la serie finì prima per porre parecchi dubbi ai fan rivelando la vera identità di alcuni personaggi, per poi dare il colpo di grazia confermando che il concept della serie non era altro che un'opera di Dio.

Evitando ulteriori dettagli che chi conosce la serie avrà già riconosciuto, il cambio di tono e una strana sequela di collegamenti poco azzeccati hanno cambiato la rotta dello show lasciando molti con l'amaro in bocca. Senza dimenticare molte delle sue grandi qualità, Battlestar Galactica viene spesso ricordato come una di quelle - non troppo rare - serie in cui il desiderio di stupire si è fatto più grande della coerenza interna all'opera. Per tutto il resto potete leggere il nostro approfondimento su Battlestar Galactica.

Dexter

Il prodotto di maggior successo del network Showtime ha senza dubbio occupato un ruolo di primo piano nella storia di una tv che si muoveva a piccoli passi verso un pubblico sempre più vasto prima dell'avvento dei servizi di streaming. Come molti appassionati sapranno, il personaggio interpretato in maniera fenomenale da Micheael C. Hall aveva tutte le caratteristiche per rimanere impresso nel cuore e nella mente degli spettatori, la maggior parte dei quali attendevano con trepidazione una chiusura in grande stile dopo alcune stagioni decisamente sottotono. Sfortunatamente, Dexter si è fermato a metà del percorso, venendo ricordato per le sue grandi stagioni iniziali ma anche per un calo sempre maggiore che si è protratto sino all'ultima stagione.

Oppresso dai sensi di colpa per tutte le sue azioni, il protagonista sparisce letteralmente nel nulla senza dare alcun tipo di soddisfazione ai fan che speravano decisamente in un epilogo diverso. La resa d'insieme, specie nella scrittura e nella sequenza degli eventi, ha fatto storcere il naso a molti: poca azione, poco mordente per un racconto che proprio nei suoi ultimi episodi poteva mostrare una risalita e la luce in fondo al tunnel. I fan sperano ardentemente che tutto si sistemi nella stagione revival di Dexter.

Game of Thrones

Non poteva certo mancare alla lista uno dei finali che passerà alla storia per quanto abbia deluso gli spettatori. Del resto, Game of Thrones è stata la serie più vista e premiata del suo tempo, ma sfortunatamente la qualità dell'intreccio è calata proprio nelle ultime iterazioni. Purtroppo il fenomeno è riuscito a farsi valere solo dal punto di vista tecnico - sarebbe stato assurdo il contrario, vista la mole della produzione HBO. Il finale, comprendendo l'intera ottava stagione, ha deluso i fan dei racconti di George R.R. Martin che speravano in risposte apprezzabili ai loro quesiti, e ha finito con lo scatenare le ire degli appassionati della serie a causa dell'eccessiva fretta degli episodi finali. Insomma, un concentrato di delusioni che ha mostrato al mondo quanto gli showrunner abbiano ceduto (per loro stessa ammissione) alla voglia di stupire fine a se stessa e non hanno pensato a rendere completo un percorso segnato solamente da grandi successi.

Non basta la parziale attenuante degli spoiler, degli hacker desiderosi di anticipare i colpi di scena in copione o delle attese troppo alte da parte dei fan. Il Trono di Spade ha buttato alle ortiche anni di build-up e strutturazione narrativa in favore del wow effect. Tra dialoghi fin troppo raffazzonati e sbrigativi, momenti di totale incomprensione e una quasi totale assenza di coerenza narrativa, la stagione 8 della serie chiude nel modo peggiore le avventure di Westeros che già avevano cominciato a vacillare dopo il sesto ciclo di episodi. Una "buona fine" per i personaggi non corrisponde sempre a una "buona fine" per la serie. Rimuginando ancora su tutti gli elementi che non quadravano e le diverse domande lasciate senza risposta, speriamo che HBO corregga il tiro con i numerosi spin-off di Game of Thrones in produzione ambientati nel mondo di Martin.

Heroes

La prometttente serie sci-fi creata da Tim Kring si era affermata come piccolo fenomeno di pubblico, acquisendo numerosi consensi anche nel nostro Paese. La prima stagione, in particolare, aveva gettato le basi per una trama intrigante e complessa che offriva diverse garanzie di successo. Tuttavia, tra il passare delle stagioni e l'arrivo alla fase clue della narrazione, i nodi sono venuti al pettine. Gli ultimi episodi dello show hanno avuto pochissimo impatto sugli spettatori e il finale si è rivelato fra i più negativi di quegli anni, complice il dissenso congiunto di pubblico e critica. Ad oggi, Heroes porta alla mente ricordi di un periodo in cui le serie cominciavano a muoversi ed è una delle maggiori testimonianze a riprova del fatto che riuscire a trovare una costanza considerevole, al tempo, era davvero un talento di pochi.

How I met your Mother

How I Met Your Mother è riuscita come poche altre sit-com a farsi amare dagli spettatori, i quali non hanno potuto fare a meno di voler bene a Ted, Barney, Robin, Marshall e Lily. Ciò che pochi sanno, tuttavia, è che i creatori della serie avrebbero voluto concludere la narrazione molto prima di quanto sia in realtà avvenuto: progettando un arco narrativo di tre stagioni circa, con tanto di finale già scritto, il successo dello show ha portato a forti pressioni da parte di FOX e CBS sulla produzione di nuovi episodi.

La serie, destinata così a continuare finché il pubblico l'avrebbe richiesta, è fortunatamente riuscita a mantenersi ad ottimi livelli nonostante i numerosissimi filler, salvo poi culminare in un'ultima stagione eccessivamente veloce e dal finale controverso. Dopo aver atteso per lunghissimo tempo la rivelazione sull'identità della madre dei figli di Ted, dopo averla scoperta e averla adorata, la serie pone repentinamente fine alla storia con un plot twist che ha spezzato il cuore ai fan e ha scatenato le ire del web.

Pur non trattandosi di un finale totalmente sbagliato, una conclusione così distaccata da ciò che si era deciso di presentare fino agli episodi immediatamente precedenti ha lasciato a molti il dubbio che lo show avesse patito le conseguenze di qualche dinamica poco chiara dietro le quinte. Indubbiamente la serie rimane amatissima nel suo complesso, includendo anche alcuni episodi della nona stagione, ma il risultato finale ha compromesso irreparabilmente il giudizio dei fan.

House of Cards

Posto speciale nella lista per la serie che meno delle altre ha finito col perdersi per dinamiche interne alla produzione. Il premiatissimo show targato Netflix si è infatti concluso in maniera repentina dopo un anno particolarmente difficile, durante il quale il volto da copertina è stato travolto dalle accuse di molestie e si è ritirato dalle scene. Senza Kevin Spacey al comando, la serie che aveva fatto impazzire l'America ha prima meditato la cancellazione dopo lo scandalo, salvo poi decidere di tornare sui propri passi e concludere lo show con una sesta stagione che avrebbe portato il personaggio di Robin Wright al centro della scena. Com'era lecito aspettarsi, tuttavia, l'assenza di Frank Underwood si è fatta sentire e il risultato finale sembra più una grande pezza utile a chiudere le varie trame prima che la serie sprofondi nell'oblio.

Per quanto difficile da accettare, probabilmente la scelta migliore sarebbe stata chiudere immediatamente i battenti, specialmente se il risultato non poteva essere diverso da questo. Dopo numerose stagioni in cui il personaggio di Claire ha acquisito prestigio e potere, è stato un vero peccato non veder sfruttato l'enorme potenziale di una narrazione libera da Frank che potesse cambiare completamente le carte in tavola. Se di tentativo si può parlare, per l'ultima stagione di House of Cards si tratta decisamente di un fallimento annunciato ancor prima della sua messa in onda.

Scrubs

Vero: abbiamo inserito Scrubs fra le serie tv dal finale migliore, e si tratta di una menzione meritatissima. Allo stesso modo, va specificato che quel merito rimane valido solamente considerando il ciclo di JD, e cioè fino all'ottava stagione. Anche in questo caso, le pressioni del network hanno portato Bill Lawrence a creare una nona stagione, una sorta di sequel/spin-off con personaggi completamente differenti ma con comparse sporadiche delle persone che hanno reso il Sacro Cuore la casa di molti spettatori. Il risultato, facile immaginarlo, è stata la cancellazione nel giro di pochi mesi per via di ascolti troppo bassi, dialoghi poco vibranti e personaggi decisamente meno profondi rispetto alle stagioni precedenti.

Per chiunque sia un fan di Scrubs, lo show si è concluso degnamente con la sua ottava stagione, in cui JD abbandona il sacro cuore ricordando ogni suo giorno speso fra le corsie dell'ospedale, fra persone che lo hanno voluto bene e lo hanno aiutato a crescere. La serie di Bill Lawrence, che aveva trovato la sua perfetta chiusa con un messaggio di speranza per il futuro e amore per ciò che è passato, non poteva scegliere un prosieguo peggiore. Tutto considerato, il prodotto che ha seguito quegli otto cicli di episodi ha avuto la fine che si meritava.

Seinfeld

Pur non essendo popolarissima in Italia, Seinfeld è stata una delle serie comedy più amate e seguite di sempre. Ideata dal geniale Larry David, la serie che seguiva le comuni vite di un gruppo di amici ha raccolto consensi in ogni dove, salvo poi perdersi sul finale. La promozione

dell'episodio conclusivo era stata enorme, al punto che al momento della messa in onda c'erano oltre 75 milioni di spettatori incollati al proprio schermo. Sfortunatamente, la maggior parte di questi si è trovata a odiare profondamente l'epilogo degli eventi e persino lo stesso autore ha più volte ironizzato sull'errore compiuto in altre sue opere come Curb your Enthusiasm. In soldoni, l'idea era quella di sbugiardare i protagonisti per ciò che sono sempre stati: delle brutte persone. Per far ciò, l'ultimo episodio si è trasformato in una legal comedy con tanto di processo in tribunale e le numerose guest star pronte a testimoniare contro i personaggi adorati dal pubblico. Se di entusiasmo si vuole parlare, la scelta compiuta e la sua esecuzione hanno fatto crollare le aspettative di mezza America, creando uno dei finali più divisivi di sempre.

True Blood

Probabilmente nessun fan è stato felice della conclusione di True Blood: lo show che aveva sconvolto e intrattenuto milioni di spettatori con i suoi vampiri amanti della trasgressione ha finito col deludere le aspettative di chiunque avesse mai messo occhi sulla serie. Tra morti improvvise e troncature, ciò che più di ogni altra cosa è mancata al finale dell'opera è la logica. Molte delle decisioni sono completamente lontane da ciò che potesse sembrare anche solo plausibile e nulla o quasi rispecchia lo spirito della serie che aveva incuriosito tanti appassionati.

Una sorpresa dopo l'altra, che nel suo complesso ha portato i rating dello show a crollare vertiginosamente fino a distruggere la popolarità della serie. Se di guilty pleasures voleva parlare quando la popolarità e l'affetto del pubblico erano all'apice, oggi True Blood è diventata un guilty pleasure per gli spettatori più curiosi.

X-Files

Il fenomeno televisivo che ha accompagnato milioni di spettatori a cavallo tra i due secoli ha sancito un passaggio importante per le produzioni del tempo, oltre a influenzare in maniera indelebile l'immaginario collettivo. La serie FOX avrebbe tuttavia potuto concludersi decisamente prima del previsto, ma anche qui la produzione ha spinto gli autori a sviluppare due stagioni per massimizzare i profitti derivanti dall'immensa popolarità acquisita.

Rimboccandosi le maniche per questi nuovi episodi, gli showrunner hanno così portato alla luce due cicli narrativi mai realmente convincenti: dopo numerosi disguidi contrattuali, la serie riuscì a trattenere solamente Gillian Anderson mentre David Duchovny è riuscito a presentarsi solamente in alcuni episodi e sul finale di serie. Con l'agente Scully a sopportare da sola il peso della baracca, la rivelazione finale ha lasciato poco di cui esser felici e l'assenza di Mulder si è fatta decisamente sentire. Decisamente risvolti ben lontani dalle sorprese e dai colpi di scena che i fan si aspettavano.