Good Omens: cos'è e cosa sappiamo della nuova serie Amazon

Facciamo un recap per prepararci all'uscita dell'attesissima Amazon tratta dal cult scritto da Gaiman e Pratchett.

Good Omens: cos'è e cosa sappiamo della nuova serie Amazon
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Amazon Prime Video ci ha messo un po' ad ingranare: il servizio in streaming del colosso di Jeff Bezos non ha avuto un inizio agevole, in particolar modo per la presenza nel settore di una creatura in continua espansione come Netflix. Adesso, però, se diamo uno sguardo a questo 2019 non è così difficile immaginarlo come il possibile anno di grazia per Prime Video, non solo per i prodotti originali che sono già stati offerti - Jack Ryan, Hanna, Sneaky Pete - ma anche per quelli in arrivo - Too Old To Die Young, The Boys, la nuova stagione di The Marvelous Mrs. Maisel - con quella punta di diamante che fa sognare in lontananza rappresentata dalla serie sul Signore Degli Anelli. Magari per quantità non paragonabile ancora all'offerta di Netflix, ma un parco titoli di tutto rispetto a cui sta per aggiungersi, il 31 maggio, l'attesissima Good Omens, miniserie tratta dall'omonimo libro scritto a quattro mani da Neil Gaiman e Terry Pratchett.

Piccolo recap

Ma, innanzitutto, cos'è Good Omens, romanzo in italiano tradotto con il (discutibile) titolo di Buon apocalisse a tutti!? Scritto a quattro mani da Neil Gaiman al suo esordio e da Terry Pratchett, emblema del fantasy umoristico autore dell'infinita saga ambientata nel Mondo Disco, Good Omens è uno squisito esperimento, stilistico e narrativo, definibile in sostanza come una commedia metafisica altamente parodistica. L'intreccio non è dei più complessi: l'Apocalisse sta per avvenire, ma l'angelo Aziraphale e il demone Crowley, ormai amanti dello stile di vita degli esseri umani, non sono esattamente felici del grande piano divino. Decidono allora di allearsi per prevenire la fine dei tempi, cercando l'Anticristo nella speranza di educarlo rettamente, o comunque quanto basta per non far scatenare il giudizio universale. Meglio non aggiungere altro, ma sappiate che tra i quattro cavalieri dell'apocalisse e un ordine di suore sataniche - apparse anche in un esilarante video promozionale - molto chiacchierone, la noia non sarà mai un problema.

E ciò che è uscito dalla collaborazione Gaiman-Pratchett è un testo cult che, a prescindere dall'adattamento televisivo, merita di essere riscoperto ancora una volta: Good Omens è uno dei punti più alti della satira umoristica ed elegante di Pratchett, un modo perfetto per iniziare a conoscere un autore straordinario purtroppo scomparso qualche anno fa, e contemporaneamente la prosa è pervasa da tutti gli stilemi che hanno poi reso celebre Gaiman, seppur in forma seminale. Insomma, si tratta di un romanzo nato dalla profonda amicizia di due personalità poi diventate culturalmente immortali. Gaiman ha preso in mano le redini dell'adattamento come showrunner, ed è lui l'autore della sceneggiatura. Ma cosa sappiamo già della serie?

L'occasione dell'irripetibile

Siamo a conoscenza del cast, per prima cosa. E, fatevelo dire, è a dir poco stellare. A dare volto all'angelo Aziraphale e al demone Crowley saranno rispettivamente Michael Sheen e David Tennant. Basterebbero anche solo loro a rendere questa miniserie un evento imperdibile, eppure i rappresentanti del paradiso e dell'inferno sulla terra rappresentano solo la punta dell'iceberg. Da tempo è noto infatti che le voci di Dio e Satana daranno delle enormi soddisfazioni, poiché saranno quelle di Frances McDormand e Benedict Cumberbatch. Non vi basta? Il cast continua a rivelare sorprese inaspettate, come ad esempio Nick Offerman nei panni di un importante ambasciatore americano fondamentale per la trama, la coppia riunita Mark Gatiss-Steve Pemberton, un titano del teatro britannico come Derek Jacobi nel ruolo di Metatron e John Hamm pronto a interpretare l'arcangelo Gabriele, nel libro appena menzionato ma fondamentale figura nell'ipotetico sequel delineato da Pratchett prima della sua dipartita. Come al solito, Gaiman non vuole tendere mai a un banale adattamento, ma cerca sempre quel qualcosa di più, in questo caso anche un ultimo saluto al suo amico e alle sue sempre folli idee. Un cast corale mirabile e, perchè no visto il contesto, divino, se non infernalmente sublime. Dai trailer rilasciati non possiamo altro che rinnovare la fiducia estrema che questo progetto ha meritato fin dalle prime indiscrezioni, con un'atmosfera e uno stile grotteschi catturati perfettamente, e interpretazioni, cui merita una menzione d'onore fin da ora il piglio, quasi da rockstar degli anni ‘70, dato da Tennant al suo Crowley, che non fatichiamo a definire superbe. In poche parole, Good Omens sembra essere una di quelle serie destinata alla grandezza. Pochi giorni e scopriremo la verità.