Halo 1x08 recensione: inganni e guerre civili nella UNSC

Penultimo episodio per la prima stagione di Halo: dopo una parentesi a Madrigal è il momento di tornare a seguire le vicende di Master Chief da vicino

Halo 1x08 recensione: inganni e guerre civili nella UNSC
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L'episodio numero 7 della prima stagione di Halo ci aveva messo nelle condizioni di capire che dal punto di vista della sceneggiatura c'è difficoltà, o comunque scarsa volontà, nel portare avanti due linee parallele narrative che ci permettessero di intrecciare gli eventi riguardanti la Keystone dei Precursori (recupera qui la nostra recensione di Halo 1x07).

Dopo essere arrivati quasi a toccare la verità e la profondità del rapporto tra Master Chief e Makee, la Beata che fa da consigliera ai Covenant, siamo stati sradicati dalla nostra panoramica sulla UNSC per tornare a Madrigal e viverne la battaglia più significativa in prima persona. Terminata quella che, a tutti gli effetti, è stata una parentesi, tra i ringraziamenti che Kwan Ha e Sorel si sono rivolti a vicenda, era palese che saremmo tornati a seguire la linea narrativa principale: quella di John e dell'artefatto che tanti problemi sta dando a tutta la UNSC.

Disposta a sacrificare tutto

Catherine Halsey è stata allontanata dal suo ruolo e le è stata preclusa la possibilità di continuare a seguire il progetto Spartan, più tutto ciò su cui aveva controllo. In attesa di essere trasferita, però, con un sotterfugio nei confronti della figlia riesce a entrare nuovamente in contatto con le sue creature.

Il personaggio della scienziata ha sempre più una crescita esponenziale verso il desiderio di un'onnipotenza che non le viene concessa, ma che anela con il suo sogno di creare la forma guerriera perfetta. Gli Spartan non le bastano più, ma soprattutto mette in mostra quella passione sfrenata e viscerale che nutre nei confronti di John, la sua creatura preferita. Creare Cortana le è servito sia da un punto di vista di evoluzione tecnologica sia per andare a fondare nella testa di Chief una IA in grado di portarlo a uno stadio successivo. Dal punto di vista emotivo la sua evoluzione ci permette di comprendere anche quanto metta il lavoro e la ricerca dinanzi a qualsiasi cosa: pur di poter avere il controllo sull'artefatto è stata disposta a sacrificare tutto, come dice a Jacob Keyes, persino l'affetto della propria figlia, utilizzata per il raggiro messo in piedi nell'ottavo episodio della serie. Vederla in un habitat diverso, ma che abbiamo imparato a conoscere nelle ultime puntate, da quando è stata reclusa nei suoi appartamenti in attesa di un trasferimento, ci permette di comprendere quanto adesso, perso il suo ruolo ufficiale, ci sia libertà nella sua testa, quella essenziale per portare a termine il proprio disegno. Del quale, siamo certi, ci sarà ancora tanto da scoprire, non solo nell'ultima puntata di Halo, ma più in generale nella seconda stagione.

L'ambiguità di Makee

Mentre la Halsey, quindi, porta avanti la propria crociata, per John c'è da fare ordine nella propria testa. Ci eravamo separati con un dubbio, parlando soprattutto dell'episodio numero sei, e riguardava Makee: la Beata sembrava voler mettere in scena un raggiro nei confronti degli umani, continuando a supportare l'azione Covenant.

Sterminato il plotone col quale era entrata in contatto nei primi episodi, era palese che la sua inclinazione nei confronti della razza aliena fosse non solo una costrizione, ma una scelta ponderata. Ora, però, il suo personaggio sta diventando sempre più imperscrutabile, le sue azioni sono quasi schizofreniche. Makee resta il personaggio che ci costringe a danzare sullo spillo, a domandarci se è figlio di una scrittura illuminata o se semplicemente schiava di una confusione espressiva che ha colpito gli showrunner della serie. Se da un lato l'incontro con John sembra averle ricordato l'importanza dei rapporti umani e il fascino mai sopito per i suoi simili, tanto da averli studiati per tutti gli anni trascorsi con i Covenant con dei libri di storia che erano stati seminati nel corso delle riprese, dall'altro la reazione che ha sul finale di puntata lascia aperto uno scenario che potrebbe portarla a rinsavire e scatenare tutta la propria furia contro l'UNSC. In un atipico dialogo con la Halsey, impossessatasi del contatto oculare di Miranda, emergono messaggi di aiuto, ma anche di grande confusione nella testa della ragazza, desiderosa forse di creare davvero un legame con Master Chief.

La vera stratega di guerra e la battaglia civile

Se c'è tanta introspezione, in questo episodio riusciamo ad avere anche la nostra dose di azione. Questo perché John è chiamato a difendersi ancora una volta da chi, dall'interno, vuole contrastare il suo piano, non molto elaborato - a essere sinceri - e per questo facile da inficiare.

Del Silver Team restano due membri estremamente fedeli ad Halsey, mentre finalmente le scelte di Kai iniziano a deflagrare in quella rottura di cui c'era bisogno per poter dare più profondità e importanza al suo personaggio: la ribellione attuata dopo aver scoperto i segreti di cui Master Chief l'ha resa edotta scaturisce in un'azione distruttiva nei confronti del progetto Spartan, terminando in una lotta due contro due che vede un'ulteriore alleata inattesa schierarsi al fianco di John.

Il ruolo di Cortana finalmente viene riconosciuto per quello che doveva essere sin da subito: non una voce nella testa di Chief, non un archivio onnisciente al quale attingere per poter recuperare informazioni nascoste o sopite, bensì una stratega di guerra in grado di interagire con l'ambiente circostante per poter prevenire qualsiasi possibile colpo inferto a John. (a tal proposito, recuperate qui il nostro speciale sulle differenze tra videogiochi e serie di Halo).

Spogliato della sua armatura e incapace di fronteggiare a mani nude i suoi oramai ex commilitoni, il super soldato della Halsey accoglie di buon grado la presenza di Cortana sul campo di battaglia e le ridà il benvenuto, dopo averla esclusa dagli eventi recenti. Il tutto assume un profumo di transizione, quella che ci condurrà alla prossima settimana per la conclusione della prima stagione, che dovrà portarci alla risoluzione di gran parte dei quesiti, a partire dalla funzione della Keystone.

Halo: The Television Series - Stagione 1 L'ottavo episodio della prima stagione di Halo è registicamente molto arioso, desideroso di prendersi quanti più spazi aperti possibili. Abbiamo la possibilità di vedere ciò che si cela al di fuori del quartier generale e perderci tra i colori molto vividi e accesi che fanno da palcoscenico al rapporto tra John e Makee. Allo stesso tempo, tra l'altro, ci conferma che la vera forza della serie risiede nella linea narrativa riguardante Master Chief, che annulla la lentezza e la monotonia di quanto accaduto su Madrigal la scorsa settimana. Siamo a un passo dalla fine della stagione e alla resa dei conti per tutti i dubbi che sono emersi in questi due mesi, compresi quelli sulla bontà della scrittura di alcuni personaggi: appuntamento alla prossima settimana per la chiusura del primo... Halo.