Halo, le differenze tra i videogiochi e la serie TV

Quello dello show di Halo è un nuovo canon, ma le similitudini con la saga videoludica sono alla base della produzione: scopriamole insieme

Halo, le differenze tra i videogiochi e la serie TV
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La serie TV di Halo ha creato un nuovo canon, chiamato Silver. Lo ha fatto per evitare di dover raccontare ciò che già sappiamo e che abbiamo vissuto nella serie videoludica, ma allo stesso tempo ha perseguito questa strada per fornire delle informazioni diverse anche ai novizi, a chi si avvicina per la prima volta alle vicende riguardanti Master Chief. Il Silver Canon differisce in diverse cose dal Core Canon, aggiungendo alcuni aspetti, ma conservandone degli altri, soprattutto in riferimento ad alcuni personaggi che non potevano essere trasformati eccessivamente. Al di là del fatto che John per la prima volta mostra il proprio volto, aspetto del quale abbiamo parlato a più riprese (trovate qui il speciale sul nuovo canone di Halo), ci soffermeremo su alcune delle scelte che in questi primi cinque episodi (trovate qui la nostra recensione di Halo 1X05) sono state compiute dagli autori.

Gli umani a supporto dell'azione di John

Partiamo dall'organismo più importante di tutta la struttura di Halo: la UNSC. Pur essendosi sempre presentata moralmente come un'entità grigia, quasi oscura, nella serie di Paramount sembra essere un Comitato molto più cattivo, molto più calcolatore.

Il programma Spartan-II viene descritto come qualcosa di eccessivamente coercitivo, un vero e proprio rapimento effettuato ai danni di bambini che venivano prelevati e usati per creare dei supersoldati, come d'altronde accaduto a John nel momento in cui è stato estirpato da Catherin Halsey dalla sua famiglia e sostituito. La dottoressa ha completamente eradicato dalla testa degli Spartan i ricordi che avevano, rendendoli delle macchine da combattimento a tutti gli effetti, elemento fondamentale però per scatenare tutti i dubbi di Chief nei loro riguardi e fare da plot twist decisivo per le scelte morali che andrà a prendere. Accanto a Master Chief si forma il Silver Team, che altri non sembra essere che il Blue Team con dei nuovi componenti a supporto delle attività belliche, ma anche morali, dello Spartan. Vannak-134, Riz-028 e Kai-125, con quest'ultima che finora si è dimostrata essere la più attiva dal punto di vista dell'essere sovversiva e anche del supporto a John, sono i componenti che rispondono allo Spartan per eccellenza.

Nel canone della serie videoludica non si parla praticamente mai dei tre soldati, ma le loro personalità sono molto vicine a quelle dei componenti del Blue Team: Vannak si avvicina molto a Fred, mentre Kai ricorda Linda. Ovviamente tutte le similitudini vanno oltre gli aspetti legati alle armi utilizzate, perché sono gli atteggiamenti che spingono a farci credere che la loro scrittura sia figlia del carattere di personaggi realmente esistiti nella lore originale. Il Blue Time supporta Chief in Halo 5 nello stesso modo in cui nel primo episodio il Silver Team si schiera al fianco di John, non a caso.

Gli artefatti e la Beata

Nel primo episodio John interagisce con la Keystone dei Forerunner su Madrigal, la colonia che viene attaccata dai Covenant con l'obiettivo di distruggere quel pianeta sul quale governava serenamente il padre di Kwan Ha, personaggio completamente nuovo e mai apparso nei videogiochi: allo stesso modo Jin Ha, il già citato padre, arriva da una scrittura interamente originale della serie.

Dicevamo del ritrovamento della keystone, l'oggetto che fino al quinto episodio rappresenta - e immaginiamo continuerà a esserlo - il fulcro delle battaglie tra Master Chief e la UNSC, oltre a rappresentare il primario interesse dei Covenant. Un oggetto molto simile appare nel canone dei videogame, ma non su Madrigal: facciamo riferimento a quanto accade nel libro Halo: La Caduta di Reach, nel quale Master Chief trova una keystone su Octanus IV, pochi mesi prima dell'effettiva caduta di Reach e degli eventi raccontati in Halo: Combat Evolved. Madrigal, d'altronde, nel Core Canon, è un pianeta deserto e i superstiti si sono trasferiti sugli asteroidi lì vicino. Riguardo la Keystone, abbiamo scoperto qualche dettaglio in più sulla figura della Beata, il cui nome è Makee, una giovane donna rimasta orfana e cresciuta dai Covenant. Innalzata a ruolo di consigliera della razza che più di tutte combatte gli Spartan, sappiamo per ora che ha la capacità di interagire con le keystone, ma la differenza maggiore è che nel Core Canon nessun umano ha mai avuto a che fare con i Covenant, in nessun modo. Originaria di Oban, dove la vediamo da bambina nel flashback del terzo episodio all'inizio del 26esimo secolo, ci permette di analizzare un'ulteriore differenza: il pianeta, infatti, nel canone dei videogiochi esiste, si chiama allo stesso modo, ma è stato scoperto solo durante la guerra tra umani e Covenant, senza esser stato mai colonizzato.

I comprimari che affiancano John

Tra i personaggi su cui la serie si sofferma maggiormente troviamo Miranda Keyes, che nella serie televisiva è presentata come uno scienziato militare, a capo del dipartimento di Reach che è specializzato nella xenoarcheologia. Figlia della dottoressa Catherine Halsey, proprio come nel canone dei videogiochi, ha modo di interfacciarsi anche con suo padre, Jacob Keyes, ma molto di più con la madre, preoccupata per il suo lavoro. Nello show è consapevole del fatto che Catherine sia sua madre, mentre nel Core Canon il rapporto è dettato dal fatto che l'essere cresciuta esclusivamente col padre, del quale porta il cognome, l'ha spinta a disdegnare la presenza della genitrice. D'altronde lo stesso percorso di carriera intrapreso è differente: nel 2552 dovrebbe essere a capo della sua nave, la In Amber Clad.

Oltre a Miranda ritroviamo anche Soren-066, altro personaggio già noto nel Core Canon. Sebbene in Halo: Evolutions la sua presenza sia molto inferiore a quella vista nella serie televisiva, nella quale è un ricorrente a tutti gli effetti, Soren era stato originariamente inserito nel programma Spartan-II, salvo poi esserne escluso a causa delle deformazioni subite. Si è ritirato adesso nelle Rubble, dove vive con la moglie e i figli. L'arrivo di Kwan Ha e l'ordine ricevuto da Master Chief di badare a lei cambierà il corso degli eventi della sua vita, spingendolo lontano dall'ambiente che l'aveva adottato. Nella serie, diversamente dai videogiochi, indossa ancora un'armatura Mjolnir.

La presenza più ingombrante dell'intera serie è sicuramente diventata Cortana, invece. L'intelligenza artificiale creata dalla Halsey per controllare Master Chief ha una genesi completamente diversa nei videogiochi, oltre ad avere un obiettivo agli antipodi di quello prefissatole dalla UNSC. Nel serial la sua creazione è spinta dalla necessità di arrivare ad avere un controllo totale sulla psiche di John e nasce da un clone senziente e maturo creato dalla stessa Halsey. Nel Core Canon, invece, abbiamo diversi cloni a disposizione, dai quali Catherine va a estrarre i cervelli per metterli in delle unità criogeniche fino a quando non verranno ritenuti pronti per confluire nel progetto Cortana.

Dopo aver supportato nelle fasi di ricerca la dottoressa Halsey, si ritiene che il suo supporto in battaglia possa essere fondamentale, soprattutto se affiancata a John, finendo così per essere incorporata in un chip inserito nell'armatura, oppure direttamente nella navicella pilotata da Chief. Inoltre, nel quarto episodio sembra che Cortana sia in grado di far sì che l'elmo di Chief abbia un effetto molto simile alla tecnologia degli HoloLens di Microsoft, creando della realtà aumentata che permetta all'uomo di avere qualcosa di simile a quanto accade in Halo Infinite, anche se in quel caso si trattava di memorie digitalizzate.