Speciale I Migliori Anime

Una breve guida alle migliori serie anime per avvicinarsi a questa realtà televisiva

Speciale I Migliori Anime
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Chi scrive si è avvicinato al mondo dell'animazione nipponica solo recentemente. Precisamente, tutto cominciò durante una calda serata estiva nel parcheggio di un cinema. Un gruppo di ragazzi discuteva animatamente su un film che avevano appena visto, Pacific Rim. Uno di loro, in particolare, rimaneva in silenzio ad ascoltare i suoi compagni che parlavano di come la sceneggiatura sia stata influenzata dagli anime giapponesi. Questa strana parola riecheggiava nella sua testa come un enorme punto interrogativo. Naturalmente una semplice ricerca su Wikipedia avrebbe potuto saziare la sete di sapere di chiunque, ma non la sua.
Fu così che cominciò a guardare di nascosto alcune delle serie anime considerate tra le più in voga dalla rete; spesso a notte fonda, nel terrore che la sua ragazza o qualche becero occidentale lo criticasse con frasi del tipo: "Alla tua età guardi ancora i cartoni animati, ma non ti vergogni?". Quanta ipocrisia si può nascondere in chi non comprende, o non vuole farlo! E quante storie e personaggi fantastici si era perso quel ragazzo sino ad allora.
Dunque con questo articolo intendiamo rivolgerci sopratutto a coloro che timidamente intendono avvicinarsi ad uno dei media più rappresentativi del Sol Levante e non sanno da dove cominciare.

FULL METAL ALCHEMIST: BROTHERHOOD

Tratto dal manga di Hiromu Katawara, Full Metal Alchemist: Brotherhood si colloca in assoluto tra i migliori anime degli ultimi anni. Ambientato in un passato ucronico, la storia narra di un viaggio intrapreso da due fratelli che partono alla ricerca della pietra filosofale. L'oggetto in questione rappresenta l'unica possibilità per i ragazzi di riscattare il corpo del più piccolo, costretto a vivere come forma incorporea dentro un'armatura dopo un incidente alchemico. Secondo la visione di Katawara, gli alchimisti sono persone in grado di riparare oggetti con il semplice tocco di una mano o plasmare a piacimento elementi come terra, acqua, aria e fuoco. Doti che si rivelano essere una grande risorsa per l'esercito dello stato di Amestris dove i fratelli si sono visti costretti a prestare servizio per proseguire segretamente nella loro ricerca.
Thriller, commedia e qualche elemento horror si sposano perfettamente durante tutto l'arco narrativo della serie che si basa su una sceneggiatura solida e ricca di colpi di scena. Ma una bella storia non basta da sola, servono dei personaggi ben caratterizzati e in questo la serie non solo riuscirà a farvi innamorare dei protagonisti, ma anche di tutti i comprimari che accompagneranno le peripezie dei protagonisti in un viaggio che alla fine troverà la sua degna, epica conclusione con il sessantaquattresimo episodio.
Attenzione però a non confondere Full Metal Alchemist: Brotherhood con l'anime Full Metal Alchemist. in quanto quest'ultimo fu realizzato prima della conclusione del manga, costretto poi a prendere una strada differente dal lavoro di Katawara che non aveva ancora pubblicato i volumi conclusivi.

L'ATTACCO DEI GIGANTI

Considerato come la versione giapponese de il Trono di Spade, L'attacco dei Giganti ha esordito con un successo mondiale sia come manga che anime. Purtroppo, proprio come i lavori nati dalla penna di Martin, si tratta di un work in progress che al momento vanta una sola inconclusiva stagione di venticinque episodi. Ci sarebbe cantiere una seconda, sempre adattata al manga, ma non è ancora stata annunciata alcuna data di uscita.
La storia è ambientata in un medioevo dove l'umanità si vede costretta a vivere in un'enorme città circondata da altissime mura. Al di fuori di esse ci sono i terribili giganti, affamati di carne umana. Nessuno sa cosa in realtà vogliano o da dove vengano, l'unica cosa certa è che ormai l'uomo è prossimo alla sua estinzione se non trova un modo per rispondere a questa minaccia di immani proporzioni. Il giovane Eren Jager decide di arruolarsi nel corpo di guarnigione per vendicare la morte dei suoi genitori e da qui si scoprirà una pedina fondamentale per controbattere e scoprire la reale natura dei giganti.
Decisamente un Anime tutto da scoprire, L'attacco dei Giganti si rivela essere un sorprendente mix riuscito tra horror e azione. Sicuramente poco adatto ai deboli di stomaco o alle persone facilmente impressionabili in quanto, tra un episodio e l'altro, capiterà abbastanza spesso vedere uno dei ghiotti protagonisti svanire tra le fauci di un estimatore di sushi umano alto quanto un palazzo. Ad ogni modo la sceneggiatura è in grado di far impallidire anche i colossal occidentali grazie ad una suspence che immerge completamente lo spettatore, in grado di stupirlo ad ogni piccolo o grande colpo di scena. Merito anche dell'ambientazione curata sin nei minimi particolari e ricchissima di riferimenti alla sua tecnologia o alla struttura della società cresciuta dietro le solide mura. In poche parole, si tratta di una serie che nessun amante del fantasy dovrebbe lasciarsi sfuggire.

PLANETES

Planetes è un anime molto particolare. Riesce infatti nel curioso intento di unire il romantico in un contesto puramente fantascientifico. La storia è ambientata in un futuro non troppo lontano e vede come portagonista una ragazza che trova lavoro presso una compagnia che si occupa della raccolta di rifiuti spaziali. Un satellite fuori orbita, ma anche un singolo bullone rappresenta una grave minaccia per le navi passeggeri che solcano l'orbita terrestre ed ecco che si rende necessaria la pericolosa e malvista professione dello spazzino spaziale.
Il contesto e l'ambientazione sono realizzati con estrema cura, tanto da ricordare film come Apollo 13 o 2001 Odissea nello spazio. Tuttavia la narrazione si concentra sulla protagonista alle prese con il suo nuovo lavoro ed il suo supervisore esperto in una travagliata storia d'amore. Non mancano le scene d'azione, ma non aspettatevi alcun antagonista o cattivone di turno, in quanto lo scopo di planetes è quello di fare un'introspezione sui moltecipli aspetti dell'umanità in un contesto (lo spazio) completamente nuovo ad essa.
L'esperimento narrativo alla fine può definirsi un successo nel suo tentativo di avvicinare al genere romantico anche coloro che ricercano una storia squisitamente sci-fi.

CODE GEASS: LELOUCH OF THE REBELLION

In un futuro puramente ucronico e dominato dai mech, l'impero di Britannia aspira alla dominazione mondiale annettendo sotto il suo controllo aree sempre più vaste che appartenevano ai paesi liberi. Tuttavia l'annessione di un paese straniero con la forza non sempre permette di assoggettare anche la sua popolazione così come accade nell'Area 11, una volta conosciuta con il nome di Giappone. Lelouch è uno studente britanno con l'innata dote per gli scacchi e tutto ciò che riguarda la strategia in generale. Sfortunatamente per il ragazzo è proprio questa passione per il gioco da tavolo che lo coinvolgerà con uno sparuto gruppo di ribelli giapponesi nell'intento di liberare una ragazza dalle mani imperiali. La ragazza, in punto di morte, dona a Leouch il potere di assoggettare le persone sotto il suo volere divenendo così il simbolo dell'insurrezione giapponese celandosi sotto la maschera di Zero.
Per certi versi Code Geass ricorda molto da vicino una versione giapponese di V per Vendetta, solo con i mech. La trama fa molta leva sui personaggi, tutti riusciti, in particolare il protagonista Lelouch che, sebbene il suo superiore genio militare, prova sentimenti contrastanti nel combattere Suzaku, il suo migliore amico che milita tra le file Britanne.
Code Geass è un anime che parla di guerra e vendetta condannando quest'ultimi allo stesso tempo.
L'anime comincia con l'esaltazione della ribellione per poi riflettere sul concetto di cosa significhi realmente e quante vite umane alla fine si è disposti a sacrificare per ottenerla
Tutto questo avviene vivendo seguendo le vicende protagonista nella sua lenta discesa in un abisso fatto di morte, distruzione e macchinazioni machiavelliche.