I Simpson compiono 31 anni e non è una novità che questi non siano anni facili per gli abitanti di Springfield; sono lontani i tempi in cui i migliori episodi de I Simpson venivano sfornati regolarmente. È un po' un periodo di transizione tra idee fresche, innovative e istanze fin troppo conservative, come se il team produttivo fosse letteralmente spaccato in due, e la 30esima stagione ne era lo specchio perfetto. Oltretutto, non è nemmeno così semplice barcamenarsi in un mondo in cui il politically correct diventa sempre più legge marziale. L'esempio più efficace è la sostanziale rimozione dallo show di Apu - e del doppiatore Hank Azaria - per accuse quasi ridicole di perpetrazione di stereotipi. Tanto varrebbe cancellare ogni personaggio di qualunque serie animata per lo stesso, identico motivo.
La 31esima stagione nasce da simili premesse e, nonostante sia ben lungi dall'essere perfetta, era piuttosto insperato che uscisse così bene, vogliosa di sperimentare e di tornare ad interpretare la nostra vita immersa nella tecnologia. Basti pensare alla puntata in cui Bart semina terrore per Springfield minacciando chiunque con degli spoiler su un atteso film o a quella in cui viene limitato il tempo da passare davanti allo schermo per l'intera famiglia. Insomma, c'è davvero una smania di provare soluzioni e strade inedite, seppur non tutte le idee sembrino esattamente messe a fuoco. Vediamo quindi i top e i flop di questa 31esima stagione dei Simpson.
Top - Stairway to heaven
3. Livin la pura vida (31x07) Finalmente il momento che Marge aspettava da anni è arrivato: i Van Houten hanno invitato i Simpson a partecipare alla loro esclusiva vacanza annuale in Costa Rica e nulla, neanche le spese esose, la fermeranno dallo scattare la perfetta foto da vacanza con il suo amato Homer.
Non c'è nulla di più, l'intera puntata è solo il racconto di questo viaggio senza storyline secondarie ed è esilarante: Lisa si preoccupa per il futuro finanziario della famiglia, la nuova fidanzata di Patty si ubriaca con Homer e con delle scimmie, mentre il sottile mistero di come la famiglia di Milhouse possa permettersi tutto ciò si infittisce. E Kirk ad ogni attività decanta di star vivendo la pura vida, qualunque cosa sia, perché ormai è un esperto. Forse. Un episodio semplice, diretto e divertente, dall'inizio alla fine.
2. Todd, Todd, why hast thou forsaken me? (31x09) Questo è probabilmente l'azzardo che nessuno si sarebbe aspettato, ma un azzardo del quale I Simpson avevano un disperato bisogno. Un azzardo perché in verità la famiglia gialla più famosa del mondo ricopre un ruolo marginale nell'episodio e l'attenzione si sposta tutta sul piccolo Todd Flanders, che non riesce più a ricordare il volto di sua madre Maude, ma non solo.
Questo condurrà Todd al tracollo; dopo aver realizzato che Maude non tornerà mai più, il ragazzo si convincerà che la madre potrebbe non trovarsi in un posto migliore e questo lo porterà infine a rinunciare a Dio. La dimostrazione definitiva che drama e comedy possono mescolarsi perfettamente anche nello spazio minuscolo di 20 minuti. Toccante, profondo, diverso; questi sono I Simpson che vogliamo. E la couch gag a tema Flanders è un tocco riuscito a coronamento di un bell'episodio.
1. Warring priests, pt.1 e 2 (31x19-20) Il ritorno trionfale della doppia puntata, non c'è altro modo per definire la miglior prova stagionale dei Simpson. Helen decide di affiancare un giovane pastore, Bodie Wright, al caro reverendo Lovejoy, da tutti conosciuto per i suoi straordinari sermoni narcolettici. L'intera Springfield si innamora del nuovo arrivato e del suo modo umano di trattare la religione e la Chiesa, al punto da vivere un vero e proprio revival religioso.
Ma qualcosa si annida nel passato di Bodie, un segreto terribile. Però, se il risultato è Boe che parafrasa San Paolo dicendo "Cari Efesini, credete in Dio o vi spacco la testa con una mazza da baseball. Amen", tanto di guadagnato. E che dire di Bodie e Ned che si sfidano a citare la Bibbia in un duello western. Warring Priests è un capolavoro assoluto dei Simpson, con una quantità incredibile di scherzi e gag sulla religione, senza farsi mancare qualche utile riflessione. Immancabile per ogni fan.
Flop - Highway To Hell
3. The winter of our monetized content (31x01) Alla fine è successo: per una serie di coincidenze, Homer e Bart si sono ripresi durante uno dei loro violenti litigi. Il risultato? I due diventano virali su internet e, con l'aiuto di un hipster, scoprono di poter monetizzare i loro scontri tramite delle sponsorizzazioni. Nel frattempo Lisa si rende conto che la scuola ha privatizzato la punizione, trasformandola in una fabbrica di lavoro minorile.
Ora, è palese che almeno le idee ci siano, ma nessuna riesce davvero a centrare l'obiettivo: la sottile critica sociale crolla sotto situazioni a dir poco ridicole e surreali, mentre l'escamotage di Homer virale sul web è già stato sfruttato fin troppe volte (una volta politico, un'altra quasi criminale; anche la scorsa stagione ha tentato lo stesso escamotage con Bart e i videogiochi). Semplicemente non funziona e l'intera puntata non può basarsi sul piacere di vedere Homer e figlio darsele di santa ragione.
2. Gorillas on the mast (31x05) La gita ad un parco acquatico genera due conseguenze: Bart e Lisa decidono di liberare una balena e Homer si mette in testa di comprare una barca. Se già avete problemi a seguire il filo logico non vi preoccupate, è normale sentirsi così guardando una brutta puntata, parola del Dr. Hibbert. Bart comprende cosa sia l'altruismo e vuole continuare a liberare gli animali - intuizione intrigante, ma particolarmente forzata - mentre Homer scopre che le manutenzioni di una barca costano.
Siete ancora svegli? Davvero? Avete più coraggio di noi, poiché l'intero episodio potrebbe riassumersi in "noia totale". Homer non fa altro che invitare nuove persone sulla barca, mentre Bart fa danni. Nessuna morale, nessun twist interessante, nessuna gag degna di nota, una puntata semplicemente insipida, che scivola senza lasciare nulla. Che nostalgia dei tempi in cui una gita al parco finiva con Nonno Simpson che spiegava come cavalcare uno squalo.
1. Hail to the teeth (31x11) Avete mai visto in azione Artie Ziff pensando che fosse uno dei personaggi più piatti, banali e monotematici della storia? Così tanto annoiati da capire che magari persino Luigi il Pizzaiolo fosse più profondo, perché almeno lui fa i soldi con la pizza e poi se ne va a Ibiza? Se le cose stanno così, state lontani da questa puntata, evitatela come Superman evita la kryptonite o come Bart evita i compiti. Artie si sposa...con Marge. O meglio, con un clone dalle sembianze di Marge.
È tutta la puntata. Ah no, Lisa diventa popolare a scuola perché sorride sempre a causa di un nuovo apparecchio per i denti. Avete capito bene; di nuovo la morale su ciò che la società si aspetta da una ragazzina, come quando Lisa diventò più celebre tingendosi i capelli per evitare di essere bionda. Comprendiamo che cercare costantemente nuove idee sia una cosa complicata, però cadere così in basso è dura.
I Simpson: Top e Flop della Stagione 31
La 31esima stagione dei Simpson non nasce sotto i migliori auspici, eppure riserva decisamente più sorprese che cocenti delusioni.
I Simpson compiono 31 anni e non è una novità che questi non siano anni facili per gli abitanti di Springfield; sono lontani i tempi in cui i migliori episodi de I Simpson venivano sfornati regolarmente. È un po' un periodo di transizione tra idee fresche, innovative e istanze fin troppo conservative, come se il team produttivo fosse letteralmente spaccato in due, e la 30esima stagione ne era lo specchio perfetto. Oltretutto, non è nemmeno così semplice barcamenarsi in un mondo in cui il politically correct diventa sempre più legge marziale. L'esempio più efficace è la sostanziale rimozione dallo show di Apu - e del doppiatore Hank Azaria - per accuse quasi ridicole di perpetrazione di stereotipi. Tanto varrebbe cancellare ogni personaggio di qualunque serie animata per lo stesso, identico motivo.
La 31esima stagione nasce da simili premesse e, nonostante sia ben lungi dall'essere perfetta, era piuttosto insperato che uscisse così bene, vogliosa di sperimentare e di tornare ad interpretare la nostra vita immersa nella tecnologia. Basti pensare alla puntata in cui Bart semina terrore per Springfield minacciando chiunque con degli spoiler su un atteso film o a quella in cui viene limitato il tempo da passare davanti allo schermo per l'intera famiglia. Insomma, c'è davvero una smania di provare soluzioni e strade inedite, seppur non tutte le idee sembrino esattamente messe a fuoco. Vediamo quindi i top e i flop di questa 31esima stagione dei Simpson.
Top - Stairway to heaven
3. Livin la pura vida (31x07)
Finalmente il momento che Marge aspettava da anni è arrivato: i Van Houten hanno invitato i Simpson a partecipare alla loro esclusiva vacanza annuale in Costa Rica e nulla, neanche le spese esose, la fermeranno dallo scattare la perfetta foto da vacanza con il suo amato Homer.
Non c'è nulla di più, l'intera puntata è solo il racconto di questo viaggio senza storyline secondarie ed è esilarante: Lisa si preoccupa per il futuro finanziario della famiglia, la nuova fidanzata di Patty si ubriaca con Homer e con delle scimmie, mentre il sottile mistero di come la famiglia di Milhouse possa permettersi tutto ciò si infittisce. E Kirk ad ogni attività decanta di star vivendo la pura vida, qualunque cosa sia, perché ormai è un esperto. Forse. Un episodio semplice, diretto e divertente, dall'inizio alla fine.
2. Todd, Todd, why hast thou forsaken me? (31x09)
Questo è probabilmente l'azzardo che nessuno si sarebbe aspettato, ma un azzardo del quale I Simpson avevano un disperato bisogno. Un azzardo perché in verità la famiglia gialla più famosa del mondo ricopre un ruolo marginale nell'episodio e l'attenzione si sposta tutta sul piccolo Todd Flanders, che non riesce più a ricordare il volto di sua madre Maude, ma non solo.
Questo condurrà Todd al tracollo; dopo aver realizzato che Maude non tornerà mai più, il ragazzo si convincerà che la madre potrebbe non trovarsi in un posto migliore e questo lo porterà infine a rinunciare a Dio. La dimostrazione definitiva che drama e comedy possono mescolarsi perfettamente anche nello spazio minuscolo di 20 minuti. Toccante, profondo, diverso; questi sono I Simpson che vogliamo. E la couch gag a tema Flanders è un tocco riuscito a coronamento di un bell'episodio.
1. Warring priests, pt.1 e 2 (31x19-20)
Il ritorno trionfale della doppia puntata, non c'è altro modo per definire la miglior prova stagionale dei Simpson. Helen decide di affiancare un giovane pastore, Bodie Wright, al caro reverendo Lovejoy, da tutti conosciuto per i suoi straordinari sermoni narcolettici. L'intera Springfield si innamora del nuovo arrivato e del suo modo umano di trattare la religione e la Chiesa, al punto da vivere un vero e proprio revival religioso.
Ma qualcosa si annida nel passato di Bodie, un segreto terribile. Però, se il risultato è Boe che parafrasa San Paolo dicendo "Cari Efesini, credete in Dio o vi spacco la testa con una mazza da baseball. Amen", tanto di guadagnato. E che dire di Bodie e Ned che si sfidano a citare la Bibbia in un duello western. Warring Priests è un capolavoro assoluto dei Simpson, con una quantità incredibile di scherzi e gag sulla religione, senza farsi mancare qualche utile riflessione. Immancabile per ogni fan.
Flop - Highway To Hell
3. The winter of our monetized content (31x01)
Alla fine è successo: per una serie di coincidenze, Homer e Bart si sono ripresi durante uno dei loro violenti litigi. Il risultato? I due diventano virali su internet e, con l'aiuto di un hipster, scoprono di poter monetizzare i loro scontri tramite delle sponsorizzazioni. Nel frattempo Lisa si rende conto che la scuola ha privatizzato la punizione, trasformandola in una fabbrica di lavoro minorile.
Ora, è palese che almeno le idee ci siano, ma nessuna riesce davvero a centrare l'obiettivo: la sottile critica sociale crolla sotto situazioni a dir poco ridicole e surreali, mentre l'escamotage di Homer virale sul web è già stato sfruttato fin troppe volte (una volta politico, un'altra quasi criminale; anche la scorsa stagione ha tentato lo stesso escamotage con Bart e i videogiochi). Semplicemente non funziona e l'intera puntata non può basarsi sul piacere di vedere Homer e figlio darsele di santa ragione.
2. Gorillas on the mast (31x05)
La gita ad un parco acquatico genera due conseguenze: Bart e Lisa decidono di liberare una balena e Homer si mette in testa di comprare una barca. Se già avete problemi a seguire il filo logico non vi preoccupate, è normale sentirsi così guardando una brutta puntata, parola del Dr. Hibbert. Bart comprende cosa sia l'altruismo e vuole continuare a liberare gli animali - intuizione intrigante, ma particolarmente forzata - mentre Homer scopre che le manutenzioni di una barca costano.
Siete ancora svegli? Davvero? Avete più coraggio di noi, poiché l'intero episodio potrebbe riassumersi in "noia totale". Homer non fa altro che invitare nuove persone sulla barca, mentre Bart fa danni. Nessuna morale, nessun twist interessante, nessuna gag degna di nota, una puntata semplicemente insipida, che scivola senza lasciare nulla. Che nostalgia dei tempi in cui una gita al parco finiva con Nonno Simpson che spiegava come cavalcare uno squalo.
1. Hail to the teeth (31x11)
Avete mai visto in azione Artie Ziff pensando che fosse uno dei personaggi più piatti, banali e monotematici della storia? Così tanto annoiati da capire che magari persino Luigi il Pizzaiolo fosse più profondo, perché almeno lui fa i soldi con la pizza e poi se ne va a Ibiza? Se le cose stanno così, state lontani da questa puntata, evitatela come Superman evita la kryptonite o come Bart evita i compiti. Artie si sposa...con Marge. O meglio, con un clone dalle sembianze di Marge.
È tutta la puntata. Ah no, Lisa diventa popolare a scuola perché sorride sempre a causa di un nuovo apparecchio per i denti. Avete capito bene; di nuovo la morale su ciò che la società si aspetta da una ragazzina, come quando Lisa diventò più celebre tingendosi i capelli per evitare di essere bionda. Comprendiamo che cercare costantemente nuove idee sia una cosa complicata, però cadere così in basso è dura.
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