Marvel Cinematic Universe: Infinity War influirà sulle serie Netflix?

Gli eventi dell'ultimo blockbuster della Marvel avranno conseguenze per Luke Cage, Iron Fist e gli altri? Ecco la nostra analisi.

Marvel Cinematic Universe: Infinity War influirà sulle serie Netflix?
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Da quasi cinque anni il rapporto narrativo tra i film del Marvel Cinematic Universe e le serie TV ambientate nel medesimo mondo è un argomento controverso, con una fazione del fandom che continua a sostenere che le storie catodiche, sparse su network e piattaforme di ogni genere (ABC, Netflix, Hulu e, per la distribuzione italiana di Cloak & Dagger, Amazon Prime Video), siano sostanzialmente apocrife, poiché i collegamenti tra le due realtà produttive tendono a essere monodirezionali (le serie alludono agli eventi del film, ma non viceversa). Una strategia in realtà necessaria per motivi pratici, poiché i tempi di lavorazione molto diversi rendono difficile coordinare un eventuale crossover con un anticipo sufficientemente largo, e così facendo le avventure dei vari supereroi (o antieroi, come nel caso di The Punisher) sono fruibili senza che lo spettatore si senta obbligato a recuperare tutto ciò che è venuto prima. In vista della prossima uscita della nuova stagione di Luke Cage, a cui faranno seguito le avventure inedite di Iron Fist e Daredevil, una domanda è legittima: il microcosmo netflixiano del MCU, ambientato nei vari quartieri di New York City, sarà condizionato da ciò che abbiamo visto in Avengers: Infinity War? N.B. Si sconsiglia la lettura di questo articolo a chi non ha visto l'ultimo lungometraggio della Marvel.

Un universo dimezzato

Per cominciare, riepiloghiamo il drammatico e scioccante finale di Infinity War: per tutto il film, il folle dittatore alieno Thanos è alla ricerca delle sei Gemme dell'Infinito che, usate insieme, gli consentirebbero di annullare metà degli abitanti di tutto l'universo, scongiurando eventuali problemi di squilibrio tra il numero di risorse disponibili e le persone che ne avrebbero bisogno, situazione che portò alla caduta di Titano, il suo mondo natale. Tra battaglie e sacrifici, Thanos riesce finalmente a ottenere tutte e sei le pietre e, dopo essere sopravvissuto a una ferita potenzialmente letale inflittagli da Thor, schiocca le dita, azzerando in modo arbitrario metà delle forme di vita nel cosmo.

Tra le vittime ci sono praticamente tutti i Guardiani della Galassia (si salva solo Rocket) e diversi Avengers e altri eroi terrestri, tra cui Spider-Man e Doctor Strange. Il quarto film dedicato agli eroi più potenti della Terra, in uscita il prossimo aprile, parlerà del tentativo di nullificare le azioni di Thanos, ma nell'attesa abbiamo diverse storie in arrivo dove lo schiocco delle dita dovrebbe avere avuto qualche effetto. O forse no.

Cronologia complicata

Sul versante cinematografico, il rischio di spoiler (nel senso che in teoria, a seconda di cosa accadrà in Avengers 4, l'universo potrebbe già essere tornato come prima) è praticamente nullo: Ant-Man and the Wasp, in uscita ad agosto, è ambientato prima di Infinity War, con Scott Lang inizialmente agli arresti domiciliari (il motivo della sua assenza durante la battaglia contro le forze di Thanos), mentre Captain Marvel è situato ancora più indietro nel tempo, negli anni Novanta, in modo da introdurre come si deve l'omonimo personaggio prima che unisca le sue forze con quelle di Tony Stark e compagnia. Per quanto riguarda le serie televisive, l'unica la cui cronologia tende ad aderire strettamente a quella dei film è Agents of S.H.I.E.L.D., a causa della messa in onda a cadenza settimanale negli Stati Uniti. In questo caso il problema è stato aggirato facendo in modo che gli eventi degli ultimi quattro-cinque episodi della quinta stagione si svolgessero in un arco di tempo limitato, più o meno in contemporanea con la prima parte di Infinity War (la battaglia terrestre a New York), mentre la sesta annata inizierà nell'estate del 2019, dopo l'uscita di Avengers 4. Con le altre serie la questione della collocazione temporale è sempre stata più fluida: l'unica certezza è che si svolgono dopo The Avengers (viene menzionata più volte la battaglia contro i Chitauri), ed è logico supporre che la seconda stagione di Jessica Jones possa essere situata dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron e/o Captain America: Civil War, data l'intolleranza maggiore degli umani nei confronti di chi è dotato di superpoteri.

Schioccare o non schioccare, questo è il problema

Cosa accadrà, quindi nella seconda stagione di Luke Cage, disponibile su Netflix a partire dal 22 giugno, e nelle avventure successive (Iron Fist e Daredevil dovrebbero tornare entro la fine dell'anno, il Punitore all'inizio del 2019)? La risposta, molto probabilmente, è la seguente: nulla. Gli sceneggiatori di Infinity War hanno candidamente ammesso di non aver incluso nessuno dei personaggi televisivi nel film per far sì che le azioni di Thanos non creassero problemi per i vari showrunner, e la soluzione più logica per il microcosmo catodico sarebbe quella di "ignorare" quanto accaduto sul grande schermo, situando le storie in un periodo anteriore.

Da un lato, come abbiamo già detto, ciò consente ai vari eroi delle serie di Netflix di esistere senza che gli spettatori debbano vedere tutto ciò che viene prodotto dalla Marvel, e questo è un elemento fondamentale per l'espansione progressiva del Marvel Cinematic Universe. Dall'altro, questi personaggi hanno già abbastanza problemi per conto loro (in particolare, la terza stagione di Daredevil dovrà affrontare la morte apparente del protagonista, sopravvissuto agli eventi di The Defenders all'insaputa di colleghi e amici), senza che la continuity dell'universo Marvel tout court complichi ulteriormente la situazione. Anche perché, dato il cast principale più ridotto nei programmi televisivi, eliminare - anche solo provvisoriamente - comprimari come Karen Page, Foggy Nelson o Misty Knight influirebbe negativamente sull'equilibrio drammatico delle singole storie. La conferma definitiva - forse - arriverà presto, con la nuova stagione di Luke Cage.