Mercoledì: guida definitiva alla Nevermore Academy

Anche i mostri hanno il diritto di vivere la socialità: una scuola tetra e pericolosa è il luogo perfetto per far interagire bestie mitologiche e reietti.

Mercoledì: guida definitiva alla Nevermore Academy
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La vita al liceo è una delle primissime cose che torna alla mente quando si ripensa ai bei tempi andati. Non potevamo saperlo in nessuno modo, ma da adulti avremmo sentito la mancanza di quegli anni dalle poche responsabilità, circondati ogni singolo giorno da coetanei che vivevano le nostre stesse emozioni. Un periodo di continue prime volte, tutte a loro modo importantissime anche se alcune ci hanno ferito nel profondo, facendoci temere che quel dolore non sarebbe mai svanito. E invece quel dolore spariva, a rimanere c'è soltanto la nostalgia di anni che non torneranno mai più.

Per fortuna abbiamo le serie adolescenziali a ricordarci cosa significasse trascorrere le giornate in aule stracolme, insieme a compagni antipatici e professori a loro volta alle prese con frustrazioni personali. Lo show del momento continua ad essere Mercoledì (che si appresta a diventare la serie più vista di Netflix), ed è indubbio che uno dei suoi punti di forza sia proprio la costruzione di una vita sociale scolastica plausibile ed intricata, nonostante gli studenti della Nevermore Academy siano mostri assetati di sangue e temuti da ogni persona normale che si rispetti.

Il castello dei misteri

L'arrivo in questa scuola di emarginati non è il più semplice per la giovane Addams, costretta ad integrarsi in un coacervo di gruppi e razze quando per i compagni l'anno accademico è già iniziato. I suoi genitori hanno tentato di lasciarla libera nelle decisioni scolastiche, ma l'ennesima espulsione da un liceo di "normali" li ha costretti ad iscriverla alla Nevermore, dove è improbabile che si dimostri la più strana di tutti (le cose andranno diversamente, come vi raccontavamo nella recensione di Mercoledì).

L'edificio lascia presagire soltanto ottime cose, considerando l'inversione di realtà che agli spettatori è imposta dal carattere oscuro della protagonista: un grande maniero dall'architettura imponente accoglie stanze lugubri, puntellate dalle statue erette in onore di artisti dal sensibilità oscura come Edgar Allan Poe e sale dedicate a personaggi come Ofelia, che - portata alla follia da un Amleto desideroso soltanto di vendetta - si suicidò gettandosi nel fiume.

Il primo colpo assestato all'introversione di Mercoledì è la condivisione della stanza con un'altra ragazza, la quale si rivela espansiva, colorata e perennemente allegra. La nemesi perfetta per una Addams. Sarà Enid a introdurre Mercoledì alla vita sociale dell'accademia - senza che lei glielo avesse chiesto, ovviamente - dipingendo il quadro complicato di gruppetti mossi da amicizie e tensioni costanti, che si riveleranno fondamentali nello svolgimento di una trama molto più grande della protagonista stessa.

Gruppi di mostri

Ogni scuola, reale o fittizia che sia, è basata su una rigida scala gerarchica da scalare per fregiarsi del titolo di "persona popolare". Questo non è nemmeno lontanamente l'obbiettivo di Mercoledì ma, per venire a capo del mistero che mette a repentaglio anche la sua vita, è costretta a trovare alleati dove può, partendo dal basso per arrivare agli individui più utili: il primo gradino si rivela essere Eugene, un emarginato che osserva da lontano le dinamiche sociali della scuola, troppo timido per farsi avanti e dichiarare i propri sentimenti.

La distanza che lo separa dai gruppi più "in" di Nevermore lo ha portato a coltivare la passione per l'apicoltura, un hobby capace di svelare molti segreti con la sua propensione alle gite nel bosco. Per qualche tempo Mercoledì sfrutta Eugene ed Enid per i suoi scopi, ma proprio la ragazza licantropo finirà con l'inserirla nella socialità della scuola, con una vogata che farà risaltare le abilità machiavelliche della Addams.

La vittoria del branco di Enid mette però in attrito Mercoledì e Bianca, la regina della scuola: la sirena è una studentessa modello ed è abile in tutti gli sport ma, a differenza della sua nuova rivale, qualsiasi cosa dica diventa legge alle orecchie di chi l'ascolta, anche quando indossa l'amuleto che spegne il potere mitologico della sua voce. Bianca non è solo la ragazza più popolare della Nevermore, ma è anche a capo di un'istituzione segreta che accoglie soltanto gli elementi più prestigiosi della scuola.

Contrasti ed amori

Quando Xavier (l'ex ragazzo di Bianca) si innamora di Mercoledì, le propone di entrare a far parte del circolo nascosto che lei aveva già svelato, ma la pallida ragazza non ha alcuna intenzione di partecipare alla vita sociale del luogo, e l'invito dello studente dai poteri psichici ha come unico risultato il mandare su tutte le furie la sua vecchia fiamma e peggiorare i rapporti tra le due nemiche.

Oltre alle macchinazioni che si muovono intorno alla Addams, anche i suoi nuovi amici sono coinvolti in questa convivialità forzata: Eugene proprio non riesce a confessare il suo amore per Enid, mentre quest'ultima ha occhi soltanto per Ajax, un gorgone obbligato a tenere sempre coperti i serpenti sulla sua testa. Come se non bastassero i numerosi studenti della Nevermore, anche gli esterni finiscono con l'essere risucchiati da questo vortice di emotività e primi amori, come dimostra l'interessamento di Tyler a Mercoledì, che la mette in questo modo al centro di un complicato triangolo amoroso, risolvibile soltanto con le evoluzioni finali del racconto.

I ragazzi non sono certo lasciati a loro stessi in questo periodo di esperimenti e scoperte, ed infatti hanno un ruolo rilevante nella crescita anche i genitori, desiderosi di veder sbocciare i figli negli adulti che hanno sempre sognato, mentre gli insegnanti osservano in disparte cercando di non essere coinvolti in prima persona dagli eventi. Una missione quasi impossibile, che viene infatti fallita dalla professoressa Thornhill e dalla direttrice Weems, le quali diventeranno pedine fondamentali in un racconto che mette in discussione la giovialità dei suoi protagonisti, scoprendola spesso una maschera per le loro intenzioni più oscure.