Speciale RFF 2014 - Le anteprime targate ABC

I commenti ai due pilot proiettati in anteprima al RFF 2014: How To Get Away With Murder e American Crime

Speciale RFF 2014 - Le anteprime targate ABC
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#TGIT (Thank God it’s Thurday): scommettiamo che questo sarà il trend topic della prossima stagione tv? Tutto merito di Shonda Rhimes che ha proposto su ABC un giovedì tutto al femminile. La creatrice aggiunge infatti a Grey’s Anatomy e Scandal un nuovo gioiellino del palinsesto. Si chiama How to get away with murder e ha come protagonista Viola Davis (due volte nominata al Premio Oscar): presentata in anteprima mondiale all’8° RomaFictionFest, debutterà negli States il 25 settembre per arrivare in Italia su FOX a gennaio 2015.

La kermesse capitolina le ha dedicato una serata alla major accoppiando questo legal con American Crime, un drama firmato da John Ridley (lo sceneggiatore Premio Oscar per 12 anni schiavo) che porta in scena l’inedita coppia - anche se divorziata - composta da Felicity Hyffman di Desperate Housewives e Timothy Hutton di Leverage. Per vederlo nei palinsesti a stelle a strisce di ABC si dovrà aspettare l’anno nuovo.

Stesso network americano, quindi, ma due stili narrativi assolutamente non comparabili. Una proposta variegata e avvincente, che vale assolutamente la pena di tenere d’occhio.

Forza, Shonda!

In Shonda we trust: dalla donna che ha trasformato una midseason ospedaliera in un cult decennale ci si aspetta di tutto e di solito le aspettative non vengono deluse. In questo caso meritano persino una lode perché How to get away with murder è un pilot assolutamente perfetto.
A partire dai personaggi, ben tratteggiati e irresistibili capitanati dall’avvocatessa/docente universitaria Annalise Keating (Viola Davis) t’inchioda immediatamente davanti alla tv (nel caso del RomaFictionFest, sulla poltrona dell’Auditorium Parco della Musica). Da Suits a Drop Dead Diva, il piccolo schermo ama re e regine del foro, soprattutto se sfacciati e poco convenzionali. In questo caso la protagonista, una dea glaciale in tacchi a spillo, vuole solo vincere, senza pensare due volte alle implicazioni morali del verdetto della giuria.

La sceneggiatura alterna presente e passato prossimo con un ritmo adrenalinico e incalzante, scandito da una colonna sonora frenetica e avvincente e incorniciato da una superba regia.

Ecco come rendere interessante una lezione di diritto e come ammaliare un manipolo di studenti, più o meno ambiziosi e manipolatori.

Più Desperate che mai...

American Crime, dal canto suo, offre ritmi talmente dilatati da permettere al pubblico di crogiolarsi nel lutto dei due protagonisti, Barb (Felicity Huffman) e Russ Skokie (Timothy Hutton). I due ex coniugi si ritrovano di nuovo l’uno di fronte all’altra dopo l’omicidio del figlio e il gravissimo ferimento della nuora.

Lui aveva abbandonato moglie e due figli per dilapidare il patrimonio familiare con il gioco d’azzardo e i ragazzi si sono arruolati per avere una seconda chance nella vita.

I personaggi vengono descritti con solennità per quanto siano cittadini comuni sulle cui vite si è abbattuta una sciagura. Sembra inspiegabile, come tutte le tragedie esistenziali, ma - a sorpresa - scoprono che l’assassinio non è stato un incidente. Segreti, bugie e misteri iniziano a venire a galla, scena dopo scena, con esasperata lentezza.

Un’ambientazione di provincia, una famiglia all’apparenza ordinaria, un destino fuori dagli schemi: il giallo è servito...