Rick & Morty: l'incredibile schizofrenia creativa della serie animata

Rick & Morty 4 arriva su Netflix: analizziamo le tre stagioni precedenti, provando a focalizzarci sulle tematiche della serie.

Rick & Morty: l'incredibile schizofrenia creativa della serie animata
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A volte, anche nel nostro paese, i prodotti d'animazione vengono etichettati in maniera blanda e superficiale, quasi come se fossero un qualcosa di indirizzato solo e soltanto a un target di pubblico molto giovane.
Rick and Morty, la visionaria - quanto folle - serie animata creata da Justin Roiland e Dan Harmon nata in origine come una semplice parodia di Ritorno al futuro, dimostra invece il contrario, facendo del politicamente scorretto una propria colonna portante.

L'opera, pubblicata per la prima volta sul canale statunitense Adult Swim, è da tempo disponibile anche su Netflix, che ha pubblicato dal 22 dicembre anche la prima parte di Rick & Morty 4.
Non resta quindi che tuffarci a testa bassa nell'incredibile, quanto visionario, mondo creato dai due autori cercando di focalizzarci tanto sui personaggi principali quanto sulle tematiche preponderanti della serie.

Creatività fuori scala

La trama vede Rick, un folle quanto geniale scienziato, trasferirsi da sua figlia Beth, una giovane donna sposata con l'insicuro Jerry.
Morty, il nipote quattordicenne di Rick, quasi senza rendersene conto, viene coinvolto da suo nonno in una sequela di avventure una più folle dell'altra, in cui in ogni momento può succedere davvero di tutto. A fronte di un concept estremamente basilare e a tratti scontato, la serie riesce comunque a sorprendere lo spettatore in numerosi momenti per l'elevatissima frenesia che caratterizza ogni episodio.
In sostanza, in quasi tutte le puntate della serie si verificano un numero davvero elevato di avvenimenti, talvolta così grandi da disorientare lo spettatore, seppur una volta fatta l'abitudine l'incredibile frenesia della serie diventi in realtà uno dei suoi maggiori punti di forza. Gli autori si sono infatti impegnati a rielaborare attraverso il loro stile a cavallo tra Futurama, South Park, Adventure Time, BoJack Horseman (e molte molte altre serie) un enorme numero di aspetti caratteristici del genere fantascientifico.

Dalle dimensioni parallele ai viaggi nel tempo, dal combattere contro un'infinità di cloni all'esplorazione spaziale sconfinata, la produzione può essere considerata forse come uno tra i più esaustivi compendi postmoderni di tutto ciò che la fantascienza può offrire.
Rick, infatti, grazie alla sua mente straordinaria, è in grado di costruire praticamente qualsiasi tipo di strumento, riuscendo così a vagare da una parte all'altra dell'universo nel giro di un nanosecondo, particolare che lo porta a vivere una serie di situazioni davvero fuori di testa quasi sempre accompagnato dal suo fidato assistente/nipote Morty.

Alcuni episodi, come ad esempio l'instacult La tribù dei Miguardi, racchiudono in pieno tutti i punti di forza della serie, capace di catturare l'attenzione dello spettatore in maniera impeccabile attraverso situazioni spesso fuori dal comune in grado di strapparci anche delle sonore risate.
L'enorme mole di situazioni in cui si ritrovano invischiati i due protagonisti assumono quindi una valenza a tratti allucinante e allucinata.

L'enorme quantitativo di concetti pseudoscientifici e situazioni paradossali che lo spettatore si ritrova a dover assimilare nel giro di un singolo episodio risultano uno degli elementi meglio riusciti - e concepiti - dell'intera serie, capaci di donare allo stesso Rick una vera e propria aura da badass, dato che in qualche modo (nonostante alcuni momenti davvero senza via d'uscita) riesca sempre a farla franca.

Tra moglie e marito...

Tra i punti di forza dell'opera, oltre alla tracotante schizofrenia creativa che la contraddistingue, bisogna sicuramente annoverare la caratterizzazione sia dei protagonisti sia dei comprimari.
Il rapporto tra Rick e Morty, infatti, è tutt'altro che idilliaco, dato che quest'ultimo si ritrova spesso a venire maltratto dal suo geniale (quanto dannatamente meschino) nonno alcolista.

Rick, proprio per via della sua intelligenza fuori dal comune, tende a reputare tutte le persone che gli gravitano attorno come degli imbecilli, particolare che lo porta alle volte a usare suo nipote addirittura come cavia per i propri folli esperimenti o come esca nelle situazioni più difficili.
Allo stesso modo Morty, che per buona parte delle varie stagioni non fa altro che subire le continue vessazioni di suo nonno, non perde comunque occasione per ricordargli quanto in realtà sia una persona orribile e tremendamente egoista.

Il rapporto di amore/odio che lega quindi i due protagonisti è infatti una delle tematiche principali dell'intera serie, che avanzando si amplia sempre più fino ad arrivare a toccare anche tutti gli altri personaggi comprimari.
La stessa sorella diciassettene di Morty, Summer, viene descritta come la classica adolescente superficiale, che malgrado tutto viene a sua volta coinvolta nelle peripezie vissute da suo nonno, quasi come se Rick non riuscisse a tenere nessuna delle persone che gli stanno vicino lontane dai guai.
Molto ben caratterizzati anche i genitori di Morty, con la madre Beth ritratta come un'eterna insoddisfatta (per quanto dal carattere forte) e con il padre Jerry incapace di farsi valere in qualsiasi situazione utile, tanto nelle normali vicende quotidiane quanto nelle vicende di carattere interplanetario. Ed è proprio nel rapporto tra i due coniugi che il concetto di amore/odio ritorna preponderante, anche in funzione della figura di Rick, che Jerry non apprezza minimamente per via dei suoi modi estremamente discutibili nell'approcciarsi a ogni tipo di situazione.

Nonostante la serie non risparmi momenti seriosi e spesso anche drammatici (come nell'episodio Febbre d'amore n°9) tutte le stagioni sono imperniate da un tono all'insegna dell'ironia più sfrenata, capace di divertire tanto per le reazioni assurde dei personaggi quando si ritrovano a contattato con eventi fuori dal comune, tanto nelle frecciatine che Rick lancia a tutto ciò che non gli va a genio (come ad esempio il film Inception).

A fronte di un ritmo a tratti impeccabile e di un comparto tecnico capace di valorizzare al massimo la stravaganza del racconto - attraverso animazioni fluide e colori ultra saturi - con il proseguire delle stagioni qualche episodio potrebbe risultare simile ad alcuni visti in precedenza, particolare comunque incapace di intaccare la qualità generale di una delle serie d'animazione più divertenti degli ultimi dieci anni.

Rick and Morty Le tre stagioni finora uscite di Rick and Morty rappresentano una tappa obbligata per tutti gli amanti della fantascienza (ma anche per tutti quelli che la odiano). Un cartoon capace davvero di creare dipendenza grazie a una moltitudine di episodi dannatamente divertenti ed esagerati sotto praticamente qualsiasi punto di vista, coadiuvati da un comparto tecnico di tutto rispetto. Se non l'avete ancora fatto, correte a vedere i primi episodi... il resto verrà da sé.