A giugno avrà luogo una tra le più peculiari battaglie nell'eterna lotta tra Marvel e DC, sebbene forse sia la meno appariscente. D'altronde non è esattamente istantaneo cogliere cosa accomuni tanto in profondità due prodotti come Secret Invasion e The Flash, oltre al fatto che magari arriveranno in momenti non proprio felicissimi per le due major: da una parte, infatti, abbiamo un MCU che sta attraversando il primo vero momento di difficoltà - soprattutto con le serie - della sua storia nonostante il superbo Guardiani della Galassia Vol.3 (qui potete recuperare la nostra recensione di Guardiani della Galassia 3) e dall'altra troviamo un DCEU ormai ufficialmente morente in attesa di un totale o quasi reboot, senza neanche considerare la spinosa situazione legata ad Ezra Miller.
C'è però un dettaglio che accomuna fortemente la miniserie Marvel e il lungometraggio DC, quello che ha suscitato fin da subito l'attenzione dei fan ben prima di immagini promozionali o trailer, ovvero che entrambi porteranno su schermo alcuni tra i migliori crossover supereroistici sfornati su carta.
Non è complicato o controverso affermare che Secret Invasion sia uno, se non forse l'ultimo, grande crossover della Casa delle Idee, in quanto è arduo ritenere qualitativamente validi archi come AXIS o Civil War II. Stesso discorso in casa DC, impelagata ancora in problematiche ed altalenanti riproposizioni della Crisi sulle Terre Infinite. Come mai questo preambolo? Negli ultimi giorni sono emerse diverse novità riguardo proprio Secret Invasion, che in realtà sembrano rendere un po' più confusionaria una produzione con immensi oneri da mantenere.
Tra noir e...western
Partiamo innanzitutto da quello che sarà il tono della serie, definita dall'unico regista Ali Serim come un viaggio tra i generi: più nello specifico, in aggiunta a citare delle ispirazioni di un certo peso (da The Third Man a John Wayne), Secret Invasion e il suo protagonista assoluto Samuel L. Jackson si muoveranno da un noir ad un western.
Discorsi che assomigliano parzialmente a quelli tenuti da Filoni e Favreau per presentare anni fa The Mandalorian, cioè noi sappiamo che Disney ha una discreta esperienza nel trattare le varie declinazioni dei western. E ciò dovrebbe galvanizzarci e farci aumentare la voglia di mettere le mani sulla nuova epopea di Nick Fury, ma volente o nolente siamo condizionati dalle due annate precedenti di produzione seriale Marvel e uno sdoppiamento del genere ha quasi sempre causato problematiche narrative e stilistiche devastanti - e Moon Knight e Ms. Marvel sono probabilmente gli esempi più rumorosi. Insomma, c'è un motivo se tra i telefilm del MCU riteniamo uno dei più riusciti Hawkeye (qui vi rimandiamo alla nostra recensione di Hawkeye), poiché faceva della coerenza tematica e della sua meravigliosa semplicità dei punti di forza essenziali. Se poi aggiungiamo che è stato svelato il numero e la durata degli episodi di Secret Invasion, i classici sei con all'incirca un'ora di minutaggio che sappiamo essere oltremodo volubile, allora qualche piccolo campanello d'allarme non può che risuonarci in testa, perché molto banalmente Secret Invasion non può limitarsi alla lotta contro una fazione ribelle degli Skrull.
Tanta (troppa?) carne al fuoco
L'MCU deve obbligatoriamente spiegarci dov'è stato Fury in tutti questi anni, perché la missione di trovare una nuova casa agli Skrull sembra essere avviata al fallimento e di conseguenza cosa lo ha riportato sulla Terra. E non si tratta di aspetti di contorno, bensì sono letteralmente le premesse di Secret Invasion, che devono trovare spazio corposo per dare forma e consistenza al cupo thriller promesso dai trailer. Non solo, sappiamo che nella serie apparirà anche il James Rhoades di Don Cheadle e, ascoltando i rumor per i quali il film Armor Wars affronterà le conseguenze proprio dell'invasione, si tratta di un ulteriore compito da assolvere.
La paura allora rimane purtroppo la stessa: ritrovarci davanti una serie che partirà con il botto, per poi perdersi irrimediabilmente nelle puntate centrali e costretta a chiudere tutto in fretta e furia. Abbiamo ancora fiducia nel progetto, che dai trailer sembra radicalmente differente dalla cosiddetta formula Marvel (ed era anche ora) e che comunque potrà essere ricco di personaggi intriganti, come ad esempio la Sonya Falsworth di Olivia Colman. Un agente del MI6 che si, a quanto pare non avrà poteri, ma che agirà sia da alleata sia da avversaria di Fury a causa dei metodi a dir poco radicali di quest'ultimo. Ci tenevamo a chiudere con una nota lieta, con un personaggio che quindi si muoverà in una zona grigia, aspetto cruciale in qualunque thriller che si rispetti. E il 21 giugno si avvicina sempre di più...
Altri contenuti per Marvel's Secret Invasion - Serie TV
Secret Invasion evolverà la classica formula Marvel?
Le ultime notizie su Secret Invasion da una parte rivelano un progetto ambizioso e ricco di sfaccettature, dall'altro aumentano ancora alcuni timori.
A giugno avrà luogo una tra le più peculiari battaglie nell'eterna lotta tra Marvel e DC, sebbene forse sia la meno appariscente. D'altronde non è esattamente istantaneo cogliere cosa accomuni tanto in profondità due prodotti come Secret Invasion e The Flash, oltre al fatto che magari arriveranno in momenti non proprio felicissimi per le due major: da una parte, infatti, abbiamo un MCU che sta attraversando il primo vero momento di difficoltà - soprattutto con le serie - della sua storia nonostante il superbo Guardiani della Galassia Vol.3 (qui potete recuperare la nostra recensione di Guardiani della Galassia 3) e dall'altra troviamo un DCEU ormai ufficialmente morente in attesa di un totale o quasi reboot, senza neanche considerare la spinosa situazione legata ad Ezra Miller.
C'è però un dettaglio che accomuna fortemente la miniserie Marvel e il lungometraggio DC, quello che ha suscitato fin da subito l'attenzione dei fan ben prima di immagini promozionali o trailer, ovvero che entrambi porteranno su schermo alcuni tra i migliori crossover supereroistici sfornati su carta.
Non è complicato o controverso affermare che Secret Invasion sia uno, se non forse l'ultimo, grande crossover della Casa delle Idee, in quanto è arduo ritenere qualitativamente validi archi come AXIS o Civil War II. Stesso discorso in casa DC, impelagata ancora in problematiche ed altalenanti riproposizioni della Crisi sulle Terre Infinite. Come mai questo preambolo? Negli ultimi giorni sono emerse diverse novità riguardo proprio Secret Invasion, che in realtà sembrano rendere un po' più confusionaria una produzione con immensi oneri da mantenere.
Tra noir e...western
Partiamo innanzitutto da quello che sarà il tono della serie, definita dall'unico regista Ali Serim come un viaggio tra i generi: più nello specifico, in aggiunta a citare delle ispirazioni di un certo peso (da The Third Man a John Wayne), Secret Invasion e il suo protagonista assoluto Samuel L. Jackson si muoveranno da un noir ad un western.
Discorsi che assomigliano parzialmente a quelli tenuti da Filoni e Favreau per presentare anni fa The Mandalorian, cioè noi sappiamo che Disney ha una discreta esperienza nel trattare le varie declinazioni dei western. E ciò dovrebbe galvanizzarci e farci aumentare la voglia di mettere le mani sulla nuova epopea di Nick Fury, ma volente o nolente siamo condizionati dalle due annate precedenti di produzione seriale Marvel e uno sdoppiamento del genere ha quasi sempre causato problematiche narrative e stilistiche devastanti - e Moon Knight e Ms. Marvel sono probabilmente gli esempi più rumorosi. Insomma, c'è un motivo se tra i telefilm del MCU riteniamo uno dei più riusciti Hawkeye (qui vi rimandiamo alla nostra recensione di Hawkeye), poiché faceva della coerenza tematica e della sua meravigliosa semplicità dei punti di forza essenziali. Se poi aggiungiamo che è stato svelato il numero e la durata degli episodi di Secret Invasion, i classici sei con all'incirca un'ora di minutaggio che sappiamo essere oltremodo volubile, allora qualche piccolo campanello d'allarme non può che risuonarci in testa, perché molto banalmente Secret Invasion non può limitarsi alla lotta contro una fazione ribelle degli Skrull.
Tanta (troppa?) carne al fuoco
L'MCU deve obbligatoriamente spiegarci dov'è stato Fury in tutti questi anni, perché la missione di trovare una nuova casa agli Skrull sembra essere avviata al fallimento e di conseguenza cosa lo ha riportato sulla Terra. E non si tratta di aspetti di contorno, bensì sono letteralmente le premesse di Secret Invasion, che devono trovare spazio corposo per dare forma e consistenza al cupo thriller promesso dai trailer. Non solo, sappiamo che nella serie apparirà anche il James Rhoades di Don Cheadle e, ascoltando i rumor per i quali il film Armor Wars affronterà le conseguenze proprio dell'invasione, si tratta di un ulteriore compito da assolvere.
La paura allora rimane purtroppo la stessa: ritrovarci davanti una serie che partirà con il botto, per poi perdersi irrimediabilmente nelle puntate centrali e costretta a chiudere tutto in fretta e furia. Abbiamo ancora fiducia nel progetto, che dai trailer sembra radicalmente differente dalla cosiddetta formula Marvel (ed era anche ora) e che comunque potrà essere ricco di personaggi intriganti, come ad esempio la Sonya Falsworth di Olivia Colman. Un agente del MI6 che si, a quanto pare non avrà poteri, ma che agirà sia da alleata sia da avversaria di Fury a causa dei metodi a dir poco radicali di quest'ultimo. Ci tenevamo a chiudere con una nota lieta, con un personaggio che quindi si muoverà in una zona grigia, aspetto cruciale in qualunque thriller che si rispetti. E il 21 giugno si avvicina sempre di più...
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