Da Secret Invasion a Ted Lasso, scopriamo le serie più attese del 2023

Potenzialmente il 2023 sembra un anno strepitoso, ricco di produzioni e con tanto da dare al medium seriale. Le aspettative saranno ripagate?

Da Secret Invasion a Ted Lasso, scopriamo le serie più attese del 2023
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Cosa attenderci dal 2023 in ambito seriale? A rischio di sembrare dei Paolo Fox un po' esaltati, noi puntiamo su un'annata descrivibile in una sola parola: indimenticabile. E non è una previsione basata su nostre sensazioni o qualche strana divinazione, bensì su anno che solo nella prima parte di gennaio ci ha già dato perle al pari di The Last Of Us (qui potete recuperare la nostra recensione di The Last Of Us) e la tanto discussa Copenaghen Cowboy (e qui vi rimandiamo alla nostra recensione di Copenaghen Cowboy), divisiva come ogni buon opera di Refn dovrebbe essere. Non solo, scavando su Disney+ e Netflix ad esempio si trovano già numerose piccole chicche, con altre all'orizzonte pronte a sorprenderci, a prenderci alla sprovvista. Ribadiamo, siamo solo a gennaio, vi è dunque la concreta possibilità che si tratti soltanto di botti preparatori che potrebbero sommergerci con discreta continuità.

Anche perché, ad un'analisi più attenta, tutti hanno qualcosa da dimostrare, dai franchise multimiliardari tra i quali figurano Star Wars e l'MCU - che hanno giusto qualcosina da farsi perdonare - fino alle produzioni minori che devono confermarsi o mostrare di essere sempre e comunque sul pezzo. Che allora si aprino le danze, con la nostra lista delle serie più attese che come al solito distingue novità assolute e prodotti che invece ritorneranno con una nuova stagione.

Le nuove serie in arrivo nel 2023

Secret Invasion
Iniziamo dalla Marvel e sì, lo sappiamo, avevamo già inserito Secret Invasion nella nostra lista delle serie tv più attese del 2022. Non possiamo prevedere ogni singolo rinvio o capire perfettamente cosa passa nella testa di Kevin Feige, anche se ci piacerebbe molto. Resta il fatto che la miniserie con protagonista Samuel L. Jackson è, potenzialmente, uno degli assi nella manica più completi del MCU.

Perché? Perché si basa su uno dei migliori crossover recenti della Casa delle Idee, perché ha le caratteristiche per essere uno straordinario spy-thriller, perché ha le carte in tavola per modificare e non di poco gli equilibri in campo e perché finalmente mette al centro una figura, quella di Nick Fury, sempre dietro le quinte fino ad ora. Certo, le recenti "imprese" nel mondo seriale targate Marvel Studios non ci lasciano dormire sonni tranquilli, ma Secret Invasion è stato - su carta - un evento e deve essere ancora tale per portare a termine un arco narrativo ormai iniziato in Captain Marvel.

Ahsoka
Piccola capatina adesso nell'altra immensa proprietà Disney, che in Ahsoka vede una delle produzioni capaci di portarci nel futuro di Star Wars. Non è soltanto l'apoteosi di un percorso iniziato in The Clone Wars o quella sottospecie di sequel di Rebels che i fan stanno aspettando da 5 anni, è il culmine di tutto l'operato di Dave Filoni e delle sue idee, che molto semplicemente possono lanciare il franchise in una nuova era o costringerlo a ripartire da zero, ancora una volta.

E i rumors che si susseguono sembrano puntare proprio in una direzione da all-in, tra galassie inedite e persino cambiamenti nella Forza. Infine, è il definitivo banco di prova per Filoni stesso, sospeso tra intuizioni geniali ed errori da principiante - ne abbiamo parlato analizzando le prime crepe della gestione Filoni. Noi sappiamo solo che il materiale per creare qualcosa di iconico c'è e che personaggi come Ahsoka, Sabine ed Ezra meritano un futuro radioso, anche in live-action.

Poker Face
Ancora in depressione post-Glass Onion (qui potete recuperare la nostra recensione di Glass Onion - Knives Out)? Nessun problema, poiché Rian Johnson è già pronto a tornare nel genere giallo con Poker Face, serie che debutterà su Peacock il prossimo 26 gennaio - non si sa se per l'Italia sarà la stessa data nonostante la piattaforma sia disponibile anche da noi. Dobbiamo davvero spiegare perché, dopo le meravigliose avventure di Benoit Blanc, siamo estremamente interessati ad un prodotto del genere?

Sicuramente il medium differente e tutte le numerose difficoltà che questa sfida comporta non sono da prendere alla leggera, così come sarà difficile uscire dall'ombra di un franchise in ascesa tanto repentina, ma Johnson si è guadagnato una discreta dose di fiducia per quanto riguarda i misteri. Oltretutto verrà affiancato da Natasha Lyonne, non esattamente una novellina, con Poker Face che allora non poteva mancare in una classifica del genere.

Shrinking
Shrinking è una serie ancora un po' avvolta nel mistero, eppure la combinazione Apple TV+ - che quando si esprime al meglio sforna capolavori - e un duo di protagonisti del calibro di Harrison Ford e Jason Segel trasuda speranze e promesse. Se poi ci aggiungiamo una trama interessante, in cui uno psicologo inizia a riversare sui suoi pazienti ciò che pensa realmente senza alcun tipo di filtro come si evince dal trailer di Shrinking , l'attesa cresce.

E se come ultimo tassello ricordiamo che questa comedy è creata da Segel, Bill Lawrence e Brett Goldstein (il Roy Kent di Ted Lasso), in un ambiente dove le commedie prosperano, qui si sta parlando di un possibile candidato a serie dell'anno. Shrinking, insomma, ha letteralmente ogni singola tessera del mosaico al posto giusto per fare la storia e noi il 27 gennaio saremo in prima fila, nella speranza che l'attesa non sia stata vana e che le costellazioni si siano davvero allineate.

Citadel
La seconda serie tv più costosa della storia, come presentazione già basterebbe. Non solo, uno dei progetti più ambiziosi mai portati avanti, dove i numerosi spin-off già confermati - ambientati nelle più disparate parti del mondo - e la serie madre si propongono di creare uno dei mondi più stratificati visti sul piccolo schermo. Al timone? I fratelli Russo che, dopo il successo di The Gray Man (qui vi rimandiamo alla nostra recensione di The Gray Man) su Netflix, tornano nello spy-thriller con una produzione che sulla carta è ai limiti della follia.

E che forse poteva realmente trovare casa solo su Prime Video per gli ingenti investimenti dietro. Quale forma assumeranno queste premesse non possiamo saperlo ed è incredibilmente difficile addirittura immaginarlo, però al contempo è arduo non lasciarsi trasportare da una simile aspirazione. Purtroppo è una di quelle serie più a rischio, almeno secondo noi, rinvio, ma non si sa mai, la speranza è l'ultima a morire.

Gen V
E dopo The Boys (qui vi lasciamo la nostra recensione di The Boys 3) e lo spin-off animato Diabolical (non perdete la nostra recensione di The Boys Diabolical), potevamo mai esimerci dal non essere in hype totale per un'altra costola di questo franchise in perenne espansione?

Assolutamente no e non potrebbe essere altrimenti quando la premessa è in sostanza una brutale battle royale tra giovani Super allevati dalla Vought in uno speciale istituto. Cosa ci aspettiamo da Gen V? Mai risposta fu più facile: violenza, violenza ed ancora altra violenza, con qualche punta di trama e la solita scrittura incisiva dei personaggi che fino ad ora abbiamo amato. Sulla carta non dovrebbe essere una missione impossibile e, ad essere ancora più onesti, è una delle serie su cui scommetteremmo ad occhi chiusi, sebbeno tutto sia ancora possibile. Dopo 3 stagioni di The Boys e Diabolical, tuttavia, siamo inclini a crederci molto.

Masters Of The Air
È una miniserie di guerra prodotta da Tom Hanks e Steven Spielberg. No, non è Band Of Brothers. E no, nemmeno The Pacific. Però Masters Of The Air può essere l'ennesima meraviglia sulla Seconda Guerra Mondiale cui due nomi leggendari del mondo del cinema hanno apposto il loro sigillo.

Per noi ciò basta e avanza e speriamo che la produzione Apple non solo non deluda le aspettative, ma sia anche all'altezza dei due capolavori che l'hanno spiritualmente preceduta - è inutile far finta di niente, sappiamo tutti benissimo che i paragoni si sprecheranno. Sarà un compito particolarmente complesso, in quanto il genere sta soffrendo un piccolo periodo di stagnazione fisiologica, d'altronde non deve essere affatto facile trovare costantemente nuovi modi per dipingere tali orrori. Noi abbiamo scelto di avere fede in un duo strepitoso e in una piattaforma che raramente ha deluso nei suoi appuntamenti memorabili.

Beef
Come Pachinko lo scorso anno (qui vi rimandiamo alla nostra recensione di Pachinko), vogliamo chiudere la lista con una piccola scommessa, che anche in questo 2023 parla coreano ma su una piattaforma come Netflix ormai molto attenta al panorama dell'estremo oriente.

Beef è attualmente descritta come una comedy-drama in cui la vita di due persone viene consumata da un incidente stradale. Premessa con enormi potenzialità, un cast di tutto rispetto che vede come protagonisti Steven Yeun e Ali Wong, un genere - quello delle dramedy - che ha ancora colossali margini di manovra e di evoluzione; gli ingredienti per creare un mix vincente e sorprendente ci sono tutti e il nostro sesto senso ci dice che va tenuta d'occhio. Indovineremo la gallina dalle uova d'oro per il secondo anno di fila? Ci piacerebbe molto, lo ammettiamo candidamente.

Le serie che ritornano nel 2023

Loki 2
È ad oggi, insieme a WandaVision (qui vi rimandiamo alla nostra recensione di WandaVision), la miglior serie realizzata dai Marvel Studios e, sempre insieme alle avventure di Westview, è l'unica ad aver avuto un impatto degno di nota sul MCU in generale. E tuttavia la seconda stagione di Loki (non perdete la nostra recensione di Loki) ci lascia una sensazione sia di attesa spasmodica che di rischio elevato, perché ci sembra facile poter mandare tutto all'aria.

Però è la serie che ha ridato vita e lustro ad un personaggio iconico e che ha introdotto in una maniera strepitosa il supervillain delle prossime fasi, cioè merita una discreta iniezione di fiducia. È oltretutto uno di quei pochi prodotti che possono davvero esplorare almeno in parte la complessa cosmologia dell'universo Marvel e le bizzarre entità che la dominano. O magari sfruttare il multiverso in modi creativi non per forza legati alla nostalgia. Bisognerà solo attendere questa estate su Disney+.

Ted Lasso 3
Poteva mai mancare in questa lista la comedy che ha semplicemente mostrato uno dei possibili futuri del genere (qui vi rimandiamo alla nostra recensione di Ted Lasso 2)? E poteva mai mancare quando la terza stagione sarà, a detta di Sudeikis e Goldstein, la chiusura ideale di un cerchio? Neanche per sogno, qui si sta parlando di un potenziale 10 in pagella qualora Ted Lasso si confermasse e chiudesse col botto.

E noi sinceramente non vediamo l'ora di tornare a calcare i campi di calcio della Premier League e del fittizio quanto ormai leggendario AFC Richmond con i tutti i suoi strabilianti componenti e tifosi fedelissimi. Non siamo nella pelle per vedere come Sudeikis e compagnia intendono chiudere una serie così monumentale sotto tanti punti di vista e casomai dare un piccolo assaggio del futuro - magari con qualche spin-off?. Ma anche qui bisognerà attendere, con la premiere fissata in un imprecisato momento primaverile su Apple TV+.

The Mandalorian 3
Dopo la sua ottima seconda stagione e la successiva discutibile gestione dovuta a pezzi tremendamente importanti di trama inseriti in un'altra serie, The Mandalorian (qui potete recuperare la nostra recensione di The Mandalorian 2) si trova davanti ad un bivio: proseguire con una struttura magari giusto un po' troppo episodica o cambiare? Andare insomma sul sicuro oppure evolversi ulteriormente?

Perché adesso c'è la storia di un popolo intero da raccontare, tra i più amati della fanbase di Star Wars, quei mandaloriani che sembrano non trovare mai pace. E che dopo il sublime percorso iniziato in The Clone Wars e proseguito in Rebels si sono guadagnati il diritto ad un punto di svolta. Sarà Din Djarin l'elemento chiave per questo cambiamento o si tratterà soltanto dell'ennesimo compito di passaggio? Noi puntiamo sulla prima eventualità, poiché il trailer di The Mandalorian 3 ci ha mostrato in pratica solo mandaloriani in azione. In fondo il primo marzo non è tanto lontano.

Arcane 2
Ora, in linea teorica non abbiamo ancora conferma assoluta di questa uscita, ma il punto è che non ce la facciamo più ad attendere la seconda stagione di Arcane (non perdetevi la nostra recensione di Arcane). L'esordio della serie animata Netflix ci aveva lasciato sconvolti sotto ogni punto di vista: stilisticamente è un'opera d'arte in movimento, la caratterizzazione dei personaggi è ottima e sempre intrigante, la trama partiva lenta per poi esplodere e giungere ad un finale clamoroso.

Arcane è il prodotto che nessuno si aspettava e che nessuno avrebbe mai immaginato essere tanto curato e studiato nei minimi dettagli, dalle ambientazioni al magnifico character design (ne abbiamo parlato con i diretti interessati nella nostra intervista agli autori di Arcane. E noi adesso ne vogliamo di più, non solo per scardinare una volta per tutte l'idea superficiale che trasposizioni o in generale produzioni a tema videoludico debbano per forza essere mediocri, ma perché siamo impazienti di tuffarci ancora in quel mondo, in quell'estetica. Riot, non deluderci e sorprendici di nuovo.

Succession 4
Siete pronti a continuare l'eccitante saga della famiglia Roy (qui vi rimandiamo alla nostra recensione di Succession 3)? Carichi o meno poco importa, in primavera - almeno negli USA - prenderà il via la quarta stagione di Succession che, come sempre, siamo sicuri non farà né sconti né tantomeno prigionieri.

È tra le entità più note di questa lista, in fondo sappiamo tutti cosa attenderci: una famiglia che continuerà la propria guerra civile per il controllo della Waystar senza esclusione di colpi, anzi, raddoppiando la dose di tradimenti e tentativi disperati di uscirne vincitore. In poche parole l'intrattenimento perfetto con un mix encomiabile di puro dramma - che non scade in risvolti melodrammatici da teen drama - e la sensazione appagante di star assistendo ad un'infinita partita a scacchi dove ogni singola mossa è totalmente imprevedibile. Cosa si può volere di più?

The Marvelous Mrs. Maisel 5
Per la pluripremiata serie Amazon vale in sostanza un discorso simile a quello di Succession: è un'entità talmente nota che volente o nolente sappiamo cosa aspettarci. Diversamente dalla serie HBO, tuttavia, è vero che The Marvelous Mrs. Maisel (qui potete recuperare la nostra recensione di The Marvelous Mrs. Maisel 3) ha avuto più di qualche inciampo lungo il suo ciclo vitale e la quinta ed ultima stagione è l'occasione perfetta per rimettere tutto al posto giusto.

Stiamo parlando di un concept e di una realizzazione - sia estetica che sotto il profilo della comicità e della caratterizzazione dei personaggi - troppo brillante per chiudersi con una nota dolente o comunque con un retrogusto amarognolo, sintomo che non si è fatto tutto il possibile per portare questa serie dove merita, ovvero nel pantheon della serialità. Vogliamo credere un'ultima volta ad Amy Sherman-Palladino, che ha tra le mani un'opportunità più unica che rara.

You 4
Continuiamo con il trend di legare le posizioni che si susseguono in questa lista, poiché in fondo come The Marvelous Mrs. Maisel anche You ha qualcosa da farsi perdonare (qui vi rimandiamo alla nostra recensione di You 3). È una serie che gira in tondo e che ha ripetuto una volta di troppo lo stesso ed identico schema, ma si tratta al contempo di una delle produzioni Netflix più popolari che ha tuttora molte frecce al suo arco.

In You vediamo davvero un concept unico diviso tra sano dramma votato all'intrattenimento e capacità di commentare molti finti comportamenti umani che può esplodere ancora una volta. Ed è sottinteso che la quarta stagione in arrivo - almeno la prima parte - il prossimo 9 febbraio è secondo noi l'occasione perfetta, con cambio di ambientazione e in pratica una ripartenza. Si può creare qualcosa di speciale, ne siamo sicuri.

The Witcher 3
È evidente che dopo le recenti decisioni la serie Netflix basata sulle opere di Sapkowski non riceverà mai più un responso quanto più obiettivo possibile: c'è chi criticherà a prescindere la terza stagione e chi ne tenterà un'apologia incensando Henry Cavill; non vediamo un'ulteriore via d'uscita. Ma The Witcher (qui potete rivisitare la nostra recensione di The Witcher 2) è ai nostri occhi una serie ben più che valida che ancora non ha raggiunto il suo massimo potenziale e il prossimo ciclo di episodi è in tal senso decisivo.

La trama ha ingranato la marcia, gli elementi sulla scacchiera sono al posto giusto, i personaggi carismatici ci sono e non in numero deludente, cosa bisogna aspettare ancora? È tempo di premere sull'acceleratore e di offrirci uno spettacolo degno dello Strigo e dei capisaldi del genere fantasy.