Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, cosa ci rivelano gli scatti

Una carrellata di poster e di immagini pronte a mostrarci qualche elemento in più sulla serie che arriverà a settembre su Amazon Prime Video

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, cosa ci rivelano gli scatti
Articolo a cura di

Amazon ha pubblicato oltre 20 poster dedicati ai personaggi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, la nuova serie TV in uscita il settembre su Prime Video e incentrata sulla Seconda Era, periodo ancora mai trattato nelle trasposizioni cinematografiche dell'opera magna di John R. R. Tolkien. Le 23 locandine ufficiali, più le foto sui personaggi de Il Signore degli Anelli Gli Anelli del Potere che sono state pubblicate nella giornata di ieri, ci mostrano i personaggi del cast principale, sia per quello che hanno tra le mani, sia per qualche volto, pur mantenendo ancora un po' di riserbo sulla rosa di personaggi pronta ad accoglierci per raccontarci una sorta di prequel de Lo Hobbit. Abbiamo deciso di lanciarci in questa analisi per fornire qualche elemento in più su una serie che continuerà a rimanere un po' nascosta fino a domenica, quando arriverà il primo trailer durante il Super Bowl americano.

Il Lucente Signore e l'Oscuro Signore

Partiamo con quello che potrebbe essere uno dei personaggi principali delle vicende raccontate dalla serie. Come abbiamo già ipotizzato, ricevendo anche conferme dal primo teaser de Il Signore degli Anelli Gli Anelli del Potere, il tutto girerà intorno alla forgiatura degli anelli, tra cui l'Unico, per mano di Sauron con il supporto di Celebrimbor, il Noldor di Valinor che si fece irretire da Annatar, la forma benevola che Sauron aveva deciso di assumere in quanto Signore dei Doni proprio per aggirare il volere degli elfi.

Il personaggio che ci aspettiamo di trovare dietro a queste mani e questa giubba d'oro è Gil-Galad. Salvo smentite nel momento in cui ci verrà rivelato tutto il cast, possiamo dirvi di più su un altro fondamentale Noldor, quindi della stessa stirpe a cui appartiene Celebrimbor. Già visto nella trilogia di Peter Jackson interpretato da Mark Ferguson, stiamo parlando del figlio di Fingon, nato nella Prima Era e giunto fino alla famosa ultima alleanza con Elendil, che sancì la fine della Seconda Era con la caduta di Sauron e del suo Unico Anello. Gil-Galad cade a Mordor insieme all'amico, a capo degli uomini, dopo esser stato custode di Vilya, l'anello di zaffiro creato per lui da Celebrimbor. Fu l'unico in grado di rendersi conto dell'inganno di Annatar, impedendogli l'accesso al Lindon, oltre a esser stato uno degli elfi più importanti della storia dei Noldor, in quanto ultimo Re Supremo della sua terra e ultimo in grado di allearsi con i Numenoreani. Tutte storie che potete recuperare negli scritti di Tolkien, dei quali vi abbiamo fornito una lista dettagliatasui libri da leggere per guardare la serie TV del Signore degli Anelli per arrivare preparati.

Chi potrebbe esserci accanto al Lucente Signore se non Sauron? È pur vero che, come abbiamo ripetuto più volte, da lui ci aspettiamo una forma totalmente diversa nella Seconda Era, lucente e splendente, ma dovrà arrivare il momento in cui si rivelerà per quello che è stato, ossia l'allievo di Morgoth. Non conosciamo il suo volto, non sappiamo com'è fatto, ma ci aspettiamo che Amazon finalmente ci possa regalare una visione di quello che è stato l'Oscuro Signore, in grado di forgiare l'Unico Anello e di ingannare quasi tutti gli elfi (quasi, appunto). Per costruire la torre di Barad-dur, d'altronde, dovrà pur rivelarsi in tutto il suo splendore spettrale, quello avuto per l'intera Prima Era, prima della caduta del suo padrone e l'esilio che lo ha condotto fino alla Terra di Mezzo, come se fosse un novello Lucifero.

La stirpe degli Elfi e dei Nani

Proseguiamo fino alla spada che richiama l'immagine del sole, che dovrebbe essere Glorfindel, l'elfo che nella Seconda Era fa rientro alla Terra di Mezzo dopo aver trascorso parte della Prima Era a Gondolin, cadendo in battaglia contro un Balrog. Per chi non ha dimestichezza con i fatti narrati nel Silmarillion, è possibile ritrovare Glorfindel nel momento in cui Frodo viene salvato dai Nazgul che lo stanno inseguendo: è proprio l'elfo, infatti, a condurlo a Gran Burrone prestandogli Asfaloth. Nl film di Peter Jackson tale evento vede come protagonista Arwen, alla quale il regista ha voluto dare maggior risalto rispetto a quanto accadeva nel romanzo. Temuto dai Nazgul, Glorfindel riuscì a sconfiggere un Balrog inabissandosi con quest'ultimo, morendo per poi reincarnarsi nel suo stesso corpo, mantenendo tutti i suoi ricordi. Un guerriero d'altri tempi che potrebbe avere finalmente il suo spazio in una trasposizione audiovisiva.

Accanto a lui, con la falce in mano, potrebbe esserci Yavanna, una dei Valar, sposa di Aule, padrona di tutto ciò che cresce in Arda. A lei si deve la creazione degli Ent, nonché la genesi dei due Alberi di Valinor. Nella Terza Era, quindi negli eventi che si svilupperanno dopo la serie di Amazon, decise di affidare a Radagast il ruolo di stregone che avrebbe dovuto opporsi al potere di Sauron, con la speranza di poter riportare in via i due Alberi dopo la Dagor Dagorath (la Battaglia Finale).

Di difficile collocamento all'interno della Seconda Era, rappresenta una delle divinità che Tolkien ha inserito in Arda, dandole un accostamento molto importante alla nostra Demetra. Infine arriviamo palesemente a un nano, le cui mani callose si poggiano su un potente martello: dovrebbero essere quelle di Narvi di Moria, uno dei costruttori del Cancello Ovest delle miniere della Seconda Era. Il suo nome venne impresso da Celebrimbor sull'arcata che dà accesso alle miniere di Moria, per dare lustro e riconoscenza al lavoro del nano.

La Regina di Numenor e gli antenati di Rohan

Di difficile interpretazione sono i poster che vi mostriamo qui sotto. Il primo rappresenta una donna che tiene tra le mani un fiore di Numenor, il che potrebbe farci pensare di trovarci dinanzi a Tar-Ancalime, l'unica figlia di Tar-Aldarion, settimo sovrano di Numenor, nonché la più longeva, con 205 anni di regno. A lei si deve la rottura dei rapporti con il Lindon e il suo re Gil-Galad. Lo scettro è tenuto in mano, forse, da un altro Numenoriano, probabilmente Hallacar, marito di Tar-Ancalime, dalla quale si separa dopo aver generato Anarion, loro unico figlio ed erede al trono.

Per quanto riguarda invece la spada con la testa di cavallo chiariamo subito che all'epoca della Seconda Era non erano ancora presenti né Rohan né i suoi abitanti, i Rohirrim, pertanto potrebbe trattarsi di un loro antenato, forse uno degli Eotheod. Discendenti dagli Uomini del Rhovanion, furono coinvolti anche nella Guerra tra Angmar e Arnor, schierandosi al fianco dei Dunedain. La loro lealtà a Gondor permise di ottenere un nuovo regno nella provincia del Calenardhon, dove assunsero il nome di Rohirrim. Il più illustre di loro fu Marhwini, insieme a Eori il Giovane, il cui giuramento assicurò a Minas Tirith la protezione di tutta Rohan.

Se quella freccia a sinistra non ci aiuta a decifrare al meglio il personaggio che potrebbe tenerla in mano, è facile immaginare che nel mezzo ci sia il Re degli Uomini, che diventerà nel corso della Seconda Era il Re Stregone di Angmar, in grado di guidare i Nazgul per l'intera Terza Era. Infine, il personaggio che porta con sé una staffa potrebbe essere uno dei due Stregoni Blu, Alatar e Pallando, inviati nella Terra di Mezzo prima di Gandalf il grigio, Saruman il bianco e Radagast il Bruno.

Di Alatar si persero le tracce verso la fine del terzo millennio della Terza Era, senza riuscire a compiere la propria missione. Nelle trasposizioni moderne lo si è visto ne La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor, nel quale viene richiesto di recuperare alcuni artefatti che appartenevano alla coppia, scoprendo che entrambi sono caduti per mano dell'Oscuro Signore. Informazioni che non sono canoniche, in quanto non riconosciute negli scritti di Tolkien e legate a una ricostruzione postuma.

Prima di Bilbo Baggins e della prima goccia di rugiada

Spazio anche per gli hobbit e tutto ciò che è venuto prima di Bilgo Baggings: quelle mani un po' sporche, ma allo stesso tempo genuine, appartengono a un halfling, antenato appunto degli hobbit. Come lui anche i successivi due ci lasciano immaginare che si tratti proprio di antenati della Contea, anche se per quanto riguarda il terzo potremmo trovarci dinanzi a un Elfo, che sta portando con sé la Elven Rope, la corda elfica che Galadriel dona a Sam nel corso de La Compagnia dell'Anello e che ne Le Due Torri aiuta Frodo a scendere da Emyn Muil: si tratta di un artefatto tra i più potenti di Arda, realizzata con l'hithlain, materiale molto resistente che permetterà ai due hobbit anche di legare Gollum, senza che egli possa scappare.

Chi, invece, in questi poster non era facile individuare erano Galadriel e Celebrimbor. Entrambi gli elfi hanno un ruolo centrale in tutta la Seconda Era raccontata da Tolkien, ma l'arrivo delle prime foto pubblicate da Vanity Fair ci ha permesso di poter direttamente guardare in volto la Dama, insieme a Elrond da giovane. Una coppia fondamentale, come detto, per spiegare le dinamiche del Lindon, il regno degli elfi.

Se di lei abbiamo a lungo parlato, del mezzelfo conosciamo la storia recente grazie alla trilogia di Peter Jackson: signore di Gran Burrone, nel corso della Seconda Era è l'araldo di Gil-Galad, al quale quest'ultimo decide di lasciare in custodia l'anello Vilvya.

Partecipa, quindi, alla battaglia di Dagorlad, nella quale l'Ultima Alleanza sconfigge Sauron, ma ancor prima di questi eventi il giovanissimo mezzoelfo raggiunge il Lindon nel momento in cui - da eventi della Prima Era - il Beleriand viene distrutto. Lo vediamo, in queste foto, avere un rapporto molto stretto con Galadriel, ma è bene chiarire che non ci fu mai una relazione amorosa tra i due: Elrond finirà per sposare Celebrian, figlia proprio della Dama e di suo marito Celeborn, dando alla luce dapprima Elladan e Elrohir e poi Arwen Undomiel. I contatti tra i due, pertanto, avvengono dopo la fondazione di Gran Burrone, nel momento in cui la Dama decide di cercare Celeborn, per poi trovarlo proprio nel regno fondato da Elrond.

Per quanto riguarda Celebrimbor, invece, siamo ancora a secco di ipotesi e di proposte, sia di teorie basate sui poster che delle immagini mostrateci. Riponiamo non poca fiducia nella rappresentazione del Fabbro, che nel suo aspetto non canonico che ci ha già regalato L'Ombra di Mordor ci era apparso come un vero signore Elfico, in ogni caso distrutto dal rimorso e per aver compiuto l'insano gesto di donare a Sauron la conoscenza degli Anelli.

Chi, invece, si è mostrato nella sua interezza sono i personaggi nuovi creati per questa serie: Halbrand, un uomo che incontrerà Galadriel in circostanze non propriamente facili, Arondir, un elfo silvano, Bronwyn, un'umana che fa da curatrice. Accanto a loro Durin IV, nano della stirpe dei Lungobardi, noto anche come il Senzamorte, in grado di marciare al fianco di Elendil e Gil-Galad nella Guerra dell'Ultima Alleanza contro le armate di Sauron. Ereditò l'anello di Durin, che Celebrimbor aveva donato a Durin III, del quale non fu figlio diretto, bensì nipote. Chiudiamo, quindi, con un sogno a occhi aperti: la foto che vedete qui sotto ha le mani sporche così come sono soliti avercele gli hobbit e i nani, eppure quella mela così rossa lascerebbe intendere che c'è qualcosa di più dietro quella presunta sporcizia.

Forse potrebbe essere semplice incuria, perché superiore a qualsiasi problematica terrena. Probabilmente una vita così lunga, un'età così indefinita, può nascondere solo un personaggio che qualsiasi trasposizione moderna ha eliso da tutte le equazioni, forse per timore reverenziale. Che quella mela ci stia dicendo che il volto che si nasconde poco più su quelle mani è di una persona in totale simbiosi con la natura?

Era lì prima del fiume e degli alberi, si ricorda la prima goccia di pioggia e la prima ghianda, era lì prima che gli Elfi emigrassero a ovest, prima che i mari si curvassero, quindi prima della trasformazione di Arda in sfera per la caduta di Numenor, prima dell'arrivo dell'Oscuro Signore da Fuori. Inutile che andiamo avanti, vero? Stiamo parlando del Signore.