Speciale Smallville - Parte 2

La seconda parte conclusiva dello speciale sulla serie dedicata alla gioventù di Clark Kent

Speciale Smallville - Parte 2
Articolo a cura di

SMALLVILLE - SPECIAL 2

Ci eravamo lasciati con la prima parte dello speciale di Smallville, dedicato alle prime cinque stagioni della serie, ovvero a quelle appartenenti all'era WB. Ora in questa seconda parte affronteremo l'era del telefilm targata CW, dedicata quindi alle ultime cinque stagioni che ci hanno accompagnato verso l'oramai storico finale della serie.

I AM THE VILLAIN OF THE STORY!

E' bene dirlo subito, l'avvento della CW mise subito fine all'era dello Smallville che avevamo adorato. Certo Gough e Millar sono stati in grado di “tirare la corda” per una stagione o due, ovvero per la sesta e anche per la settima, ma le cose erano oramai destinate a cambiare. Detto questo comunque va precisato che la sesta stagione rimane la migliore del periodo CW e probabilmente una delle migliori in generale, questo soprattutto grazie all'aggiunta, da parte della serie, di uno stile più “fumettistico”(a volte esagerando anche troppo) e di una naturale quanto ovvia e forzata evoluzione in un Drama un po' più adulto; fermo restando che il periodo “teen drama” della serie rimane assolutamente il migliore.
Tornando allo stile fumettistico adottato da Smallville dalla sesta stagione, beh, era assolutamente impossibile non inserire alcuni elementi ed alcuni personaggi decisamente meno Smallvilleristici e più Supermanistici, come ad esempio l'inserimento di Oliver Queen aka “Green Arrow” nel cast, l'utilizzo occasionale e in stile “guest-star” della JLA(Justice League of America) e la consacrazione di Lex come Super Villain assoluto(non che nella quinta stagione fosse l'incarnazione dell'amico fidato modello Pacey Witter...ok, il Pacey delle prime due stagioni e mezzo magari).
Proprio l'esplosione totale di Lex come villain principale della storia sarà la punta di diamante di questo periodo di Smallville, perchè nonostante l'avere un Lex “agli inizi”, tutto da esplorare, da scoprire e da conoscere fosse straordinario, non potevamo certo aspettarci che sarebbe rimasto il mezzo amico o nemico al 50% per tutta la vita. Il tutto sarà poi(ovviamente) arricchito dalla presenza di Lana nel mezzo(che si troverà anche al centro di situazioni e storylines tanto assurde quanto forzatamente utili allo sviluppo delle vicende future).

DOOMSDAYS

Si, diciamo subito che anche Doomsday ha fatto la sua comparsa in Smallville, anzi, per precisione è stato il villain principale di tutta l'ottava stagione. Ma il titolo di questo paragrafo non è dedicato al personaggio in questione, quanto piuttosto ai “Giorni Condannati” della serie. Alla fine della settima stagione infatti si chiude ufficialmente lo Smallville di Gough, Millar e anche di Michael Rosenbaum; i creatori infatti non rinnovarono il loro contratto, lasciando così il telefilm in mano ai nuovi Showrunners, così Rosenbaum decise di chiudere lì la storia del suo Lex Luthor. Già con queste premesse, ovvero non potendo più contare sui creatori della serie e sul miglior attore nonché miglior personaggio di essa, era facile immaginare le direzioni che il prodotto avrebbe preso. La CW infatti cominciò ad imprimere sempre più insistentemente il suo “stile”(se così si può definire) e l'andamento degli episodi venne velocizzato tantissimo e reso consono al target del network. Se già l'ottava stagione infatti si assestò su comuni livelli di mediocrità, beh, le ultime due sono riuscite a distruggere qualunque cosa di buono ancora vi fosse all'interno della serie. Tralasciando la disarmante rapidità con il quale sono state “liquidate” le situazioni finali di ogni stagione, come ad esempio gli scontri con i villain principali, che si sono risolti in un paio di scene fatte di scazzottate in stile “O.C.”, la nona e la decima stagione hanno lanciato definitivamente la serie all'interno delllo stile “Soap-Operoso” della CW. Con “stile Soap-Opera” non intendiamo dire che Smallville sia entrato effettivamente all'interno di quel genere(anche se ci è andato molto vicino) ma che, come quasi tutti i prodotti della CW(One Tree Hill, Gossip Girl, 90210 in primis) la serie sia passata ad un livello di produzione e di qualità quasi pari alle peggiori Soap-Opera. Gli esempi più lampanti sono innanzitutto l'utilizzo, fastidiosissimo a livello visivo ed anche offensivo a livello artistico, degli effetti di luce bianca che hanno bombardato ogni scena delle ultime due-tre stagioni, ma poi anche l'utilizzo, o meglio, il non-utilizzo di più di una “zona” del set e l'abbandono sostanzialmente totale delle locations. Dimenticatevi infatti delle stupende scene con Clark e Lana, o Clark e i suoi genitori, all'interno delle zone della fattoria(offerte dalla sempre splendida Vancouver), perchè l'unico luogo presente nelle ultime due stagioni è “la via del caffè e del fioraio” di Metropolis. Non stiamo parlando dell'utilizzo di un unico, minuscolo e monotono set per tutta la durata delle ultime stagioni, ma dell'utilizzo di un'unica via per quasi tutte le scene possibili ed immaginabili. Assurdo? Certamente. Inaccettabile? Ovvio che si. Scandaloso? Per niente. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di un network che ha distrutto Gilmore Girls e Veronica Mars ed ha mandato in onda quello che avrebbe dovuto essere il suo programma di punta(ovvero Hidden Palms) nel mese di giugno(cancellandolo poi dopo due o tre episodi).

EPIC FAIL OR EPIC FINALE?

Cinquemila tipi di Kryptonite differenti che fanno tanto fumetto ma che non riescono ad essere credibili all'interno di un telefilm. Personaggi imbarazzanti come Booster Gold. Plot insulsi e sceneggiature talvolta prive di ogni perchè. Stile comico e leggero in linea con le trashate più trash della CW e chi più ne ha più ne metta. Insomma, inutile negare che oramai Smallville aveva esaurito il suo periodo qualitativo e che le ultime quattro stagioni(delle quali si salva solo la settima), sono state solo una fase di preparazione o anzi, di transizione, in vista del finale. Come un cerotto che era necessario tenere ancora per un po' ma che prima o poi avremmo dovuto tirare via, possibilmente in modo veloce(anche se purtroppo invece ci hanno fatto soffrire, eccome...). La decima stagione è stata senza alcun dubbio quella più intellettualmente ed umanamente offensiva in assoluto, però nella sua completa inutilità è comunque stata necessaria per quello che è poi stato il finale della serie. Chiaramente quando ci si sta per avvicinare al finale di un telefilm che ci ha accompagnato per tutto questo tempo(in questo caso ben dieci anni), le domande che ci girano per la mente sono tante. Sarà fatto a dovere? Sarà in linea con le ultime stagioni o terrà in considerazione quello che il telefilm è stato per tutta la sua durata? Sarà perfetto? Sarà un fallimento pazzesco? Una via di mezzo?
La verità è che il finale è stato in parte buono ed in parte incredibilmente mediocre. Ma il commento profondamente tecnico ed estremamente professionale in merito è: “Who Cares?”, in italiano traducibile in: “Chissene!”. Dato il livello qualitativo della serie negli ultimi anni non ci aspettavamo certo un finale di chissà quale resa artistica, quanto piuttosto una conclusione “epica”, vagamente drammatica e soprattutto fortemente nostalgica. Il finale si è comportato decentemente e sufficientemente (sempre senza strafare) su tutti e tre i fronti, iniziando il tutto con un definitivo: “Previously on Smallville”, che ci ha riportato addirittura al pilot, dove Clark inciampava alla vista di Lana e dove Lex lo investiva con la sua Porsche.
Il finale di Smallville poi si è comportato bene soprattutto sotto l'aspetto nostalgico citato poc'anzi, visto che, pur non riuscendo a riunire proprio tutti i “pezzi” passati della serie, è comunque riuscito ad offrirci dei ritorni importanti, anche se onestamente un finale senza questi non sarebbe potuto esistere. Inoltre nelle scene conclusive abbiamo anche avuto delle chicche dedicate soprattutto ai fans di vecchia data dei Superman di Christopher Reeve.

EVERY VILLAIN IS ONLY AS GREAT AS HIS HERO

“You know i used to think it was our families..that made us who we are...then i hoped it was our friends...but if you look at history..the great men and women of the world are always been defined by their enemies. You and I, we will both be great men...because of each other...we have a destiny together Clark...only on different sides. Our story hasn't been written yet, Kal-El...and every villain...is only as great as his hero”.
Questa citazione, piuttosto lunga e quasi all'altezza di una quote Nolaniana, era essenziale. La storia di Smallville è certamente la storia di Clark, ma allo stesso tempo è anche la storia di Clark e Lex. I fans hanno atteso il ritorno di Rosenbaum in Smallville per tre lunghi anni e alla fine l'attore non ha deluso le aspettative e i desideri del popolo. Il ritorno di Lex è stato uno dei più straordinari “ritorni” della storia telefilmica e di certo se non ci fosse stato lui il finale sarebbe stato un “fail” clamoroso. La scena con Clark e Lex, Tom Welling e Michael Rosenbaum, insieme, nel “salotto” di Lex (seppur distrutto), dopo così tanto tempo, è semplicemente da brividi; senza mezzi termini, quanto di più bello e straordinario si sia visto, per i fan di smallville, in campo telefilmico negli ultimi anni. Un Lex Luthor che abbraccia definitivamente il suo lato oscuro, il suo ruolo di villain, ma che allo stesso tempo rimane (nel bene e nel male) una figura fondamentale nella crescita di Clark Kent, nella sua trasformazione da “Superboy” a “Superman”!. Questa scena, epica al 100%, sarà purtroppo “rovinata” o comunque “vanificata” da ciò che succederà nelle scene successive, ma rimarrà comunque negli annali della serie, annoverandosi tra le migliori scene in assoluto.
Un plauso finale nei confronti di Tom Welling è assolutamente d'obbligo. Oramai trentaquattrenne, il buon Tom(insomma alla fine lo conosciamo da dieci anni, ci si può anche dare del tu), non ha mai snobbato la serie, magari per il gusto di tentare un'improbabile carriera cinematografica, ma al contrario si è invece rimboccato le maniche per crescere e da “modello-improvvisato attore” è riuscito a diventare anche un attore credibile, sicuramente nel ruolo di Clark Kent ma più generalmente anche a livello televisivo(almeno lo speriamo per lui). Che piaccia o meno, comunque il buon Tom è diventato una delle più importanti icone telefilmiche dell'ultimo decennio.

Smallville THE MAN OF TOMORROW “Somebody saaaaaaavee meeeee...let your warm hands..break right throuuugh..Somebody saaaave meeee....I don't care..hooow youuu dooo iiiit!”. No è impossibile togliersela dalla mente, primo perchè è una delle dieci migliori theme song di sempre e poi anche perchè Smallville è stato l'unico telefilm della CW (o ad essere passato dalla WB alla CW) che non è stato privato della sua sigla. Insomma, che dire, Smallville non è certo un capolavoro, ha avuto i suoi alti e bassi (bassi soprattutto nel periodo finale e post WB) ma è certamente una pietra miliare, un telefilm con cui diversi adolescenti sono cresciuti dal 2001/2002 ad oggi. Molto bello è stato l'ultimo commento dei nostri colleghi di italiansubs.net, del quale abbiamo voluto riportare alcune parti estrapolate: “I fondatori di questo sito si sono conosciuti proprio su un forum dedicato a Smallville, ed è lì che hanno avuto l'idea di avviare un progetto così ambizioso, fornire i sottotitoli di un numero sempre maggiore di serie tv. È stata la prima serie sottotitolata da ItaSA, la prima di una lunga serie (ops, scusate il gioco di parole), ormai voliamo (senza mantello o mutande sopra i pantaloni) verso le 500. Che dire, è stato un viaggio estremamente lungo, che è partito con la nascita di un ItaSA che contava un centinaio, forse un migliaio di utenti e con i traduttori che traducevano dal bloc notes senza il video, fino ad arrivare a dove siamo ora: MILLE (cit.) utenti, uno staff sempre più ampio e competente, cambiamenti praticamente quotidiani al sito stesso... insomma, tutta un'altra cosa rispetto all'inizio. L'unica costante in questi 6 anni: Smallville.” Questo per dire che, Smallville non sarà uno dei dieci migliori telefilm di sempre, ma senza alcun dubbio è stato uno dei dieci “più belli” ed appassionanti (escludendo a priori il periodo CW), grazie anche alla sua bontà disincantata (a volte anche troppo). Alcuni di noi avevano appena dodici anni quando iniziò il telefilm, per cui è stato difficile dire addio ad un qualcosa che ci ha accompagnato per una decade. Dato che è stato così difficile, meglio evitare frasi particolarmente stoiche o ad effetto. Una cosa però è certa...prima di vedere Smallville... “Non avevamo mai pensato che un uomo potesse volare”.