Speciale Spartacus: Vengeance

Tutto quello che c'è da sapere sul ritorno di Spartacus

Speciale Spartacus: Vengeance
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Il ricordo dell'attore Andy Whitfield, protagonista di Spartacus Sangue e Sabbia, morto lo scorso Settembre a causa di un linfoma, rimbalzò a suo tempo sui più disparati organi d'informazione. Le gesta nell'arena e sotto le coperte emozionarono gli spettatori a tal punto da spedirlo nel firmamento del piccolo schermo dopo appena una produzione di rilievo.
L'aggravarsi delle sue condizioni di salute già a fine riprese impedì al network Starz di ordinare immediatamente una seconda stagione, in luogo della quale è stato realizzato il prequel di sei puntate Spartacus Dei dell'Arena, ovvero gli eventi precedenti all'arrivo di Spartacus nel ludus di Batiato. Infine nel momento in cui fu chiaro che Whitfield aveva una battaglia più grande e difficile da combattere, si scelse l'australiano Liam McIntyre come colui che avrebbe dato continuità alle gesta del gladiatore nlla nuova stagione Spartacus: Vengeance.
Il passaggio di consegne tra i due è l'aspetto più ricamato della serie che comincerà tra pochi giorni! Il 27 Gennaio infatti la serie ripartirà negli Stati Uniti con una autentica seconda stagione, snodo focale in attesa di una terza già annunciata e in via di scrittura. In attesa della messa in onda del primo di dieci episodi intitolato Fugitivus, ricapitoliamo le vicende sino a qui e anticipiamo le principali caratteristiche di Vengeance.
Occhio agli spoiler: essendo un seguito diretto, Vengeance riparte dalla conclusione di Sangue e Sabbia, ragion per cui la lettura del seguente articolo è sconsigliata a quanti non abbiano ancora terminato la visione!

Un assaggio di Vengeance

L'articolo di presentazione è troppo lungo? I dettagli sconfinano negli spoiler? La prosa troppo prolissa?
Niente paura, scoprite quello che desiderate sapere dalla nuova stagione di Spartacus visionando alcuni contenuti video:
- Scena d'apertura
- Trailer di presentazione (Comic Con)
- Trailer "La fratellanza"
- Trailer finale
- Intervista al cast e "Le donne di Spartacus"
- Video dalla premiere hollywoodiana

The story so far

Riepiloghiamo per sommi capi le vicende fin qui avvenute, rispettando la scansione cronologica. Partiamo quindi da Spartacus Dei dell'Arena, trasmessa lo scorso Autunno su Sky Uno.
Il ludus del lanista Batiato è uno dei più importanti della città di Capua, la cui passione per i giochi nel circo è travolgente, tant'è che le istituzioni ansiose di guadagnarsi la benevolenza della plebe non vedono l'ora di smantellare l'ormai decadente arena in legno per inaugurarne una nuova magnificente in pietra, ai cui giochi inaugurali Batiato vuole assolutamente prendere parte.
Nonostante abbia dalla sua un gladiatore temibile come Gannicus egli è poco considerato sia nell'ambiente politico, sia all'interno della sua scuola per gladiatori (in molti, incluso l'addestratore, restano devoti al padre Tito, ritiratosi nella più salubre Sicilia). Può però ugualmente contare su una moglie devota e premurosa come Lucrezia e il partner in affari Solonio.
Ma gli affari sono affari, tant'è che quest'ultimo si smarcherà da Batiato diventando il suo acerrimo rivale, mentre il ritorno del padre alla guida del ludus scatena un'acerrima contrapposizione intestina, che culmina con l'assassinio del vecchio per mano di Lucrezia. Ora che Batiato ha di nuovo il controllo della scuola di gladiatori della sua famiglia rimpiazza i vecchi responsabili, promuovendo il fidato Enomao ad addestratore dei gladiatori, lo zoppo Ashur a fedele braccio destro, il gladiatore omosessuale Barca e il nuovo campione di Capua Crisso.
Non dimentica i servigi del suo gladiatore prediletto Gannico, il celto dal carattere vincente appassionato di buon vino e belle donne: a lui concede la tanto sospirata libertà, concretizzatasi in un abbandono del ludus e un'esistenza raminga.
Qui si conclude il prequel e iniziano gli eventi di Spartacus Sangue e Sabbia, serie trasmessa un anno fa sempre da Sky Uno e attualmente in chiaro su Cielo. L'ambientazione si sposta in Tracia, dove le milizie di Claudio Glabro si battono contro una popolazione locale ribellatasi all'impero. Insieme ai romani combattono alcune truppe ausiliari dei territori confinanti, di cui il nostro (senza nome) pare essere il condottiero: infausti delle condizioni con cui si sta portando avanti il conflitto, costoro si ribellano, trovando la punitiva reazione di Glabro ansioso di concludere l'isolata spedizione e tornare a Roma per scalare i vertici politici.
Il protagonista è imprigionato e portato a Capua per l'esecuzione nell'arena; l'adorata moglie Sura è venduta non si sa dove come schiava. Sopravvivendo alla condanna a morte, diviene parte del competitivo ludus di Batiato: promette di combattere, con il nome di Spartacus, antico re trace, dal livello gladiatorio più infimo, ricevendo in cambio dall'impresario circense un impegno a ricercare l'amata.
Superando con coraggio le prove più difficili, affrontando a viso aperto i campioni della scuola gladiatoria, peccando talvolta di insolenza nei confronti del padrone: sconfiggendo il formidabile Teocoles soffia a Crisso lo scettro di campione di Capua, vittoria resa più amara dal ritrovamento del cadavere della moglie Sura assassinata nel corso di un'imboscata.
Quando Spartacus scoprirà la presenza di Batiato dietro l'uccisione della donna della sua vita, solo per spronarlo e convogliare la sete di vendetta sulla sabbia dell'arena, coinvolgerà i restanti gladiatori in una rivolta contro il padrone. Crisso ha ora chiara la sorte dell'amico Barca, non conquistatosi la libertà ma barbaramente ucciso sulla base di presunto tradimento; Varro assassinato in combattimento per l'innocente gioco di un ragazzino romano. Tutti i membri del ludus insorgono, non ostacolati dall'addestratore Enomao, facendo una strage di patrizi romani, infilzando per ultimo lo stesso Batiato e ferendo gravemente la moglie Lucrezia.
I cancelli si spalancano: è l'inizio della ribellione. Prossimo obiettivo Claudio Glabro!

Dalle stalle alle stelle...e viceversa?

La conclusione di Spartacus Sangue e Sabbia non lasciava spazio a dubbi: ora Spartacus si mette a fare davvero Spartacus! Vale a dire proprio il gladiatore trace che nel 71 a.C. guidò la più massiccia rivolta di schiavi nella storia romana, trasferita su celluloide da Stanley Kubrick. Ma lo sceneggiatore Steven DeKnight non voleva porre il protagonista "a difendere gli schiavi dall'inizio. Volevo un ragazzo che fosse dominato dalle sue passioni ed emozioni. Per sua moglie, ovviamente. C'era quella scena nell'episodio 12 di Sangue e Sabbia in cui Mira [la schiava di Lucrezia ingaggiata per soddisfare Spartacus] dice [a proposito dell'imminente ribellione] 'non puoi fare ciò perchè saremo tutti condannati a morte' ottenendo come risposta 'non mi importa' ".
Non nascondiamo un certo timore nel netto passaggio dagli scontri in ambiente "chiuso e protetto" quale era l'arena e la scuola gladiatoria a più ampie e imprevedibili battaglie campali nella campagna laziale e in città diverse (più grandi) di Capua come Pompei, Napoli o la capitale dell'impero, Roma. Dubbi che scivolano addosso allo sceneggiatore Steven DeKnight: "in Spartacus: Vengeance continuerete a vedere l'arena che abbiamo conosciuto in Sangue e Sabbia, ma solamente per una parte della stagione. Spartacus e la sua gente ovviamente non vi combatteranno, ma le stesse lotte non scompariranno del tutto". Pensiamo ad una fase di reclutamento iniziale, in cui i ribelli incappucciati assisteranno agli incontri tra gladiatori per selezionare quelli più valorosi da reclutare. O ancora qualcuno ridotto nuovamente in schiavitù e costretto a battersi su quella sabbia che ben conosce per riacquisire l'indipendenza.
Tuttavia rispetto agli scontri uno contro uno a fine episodio delle due serie precedenti, rinfocolati nell'aspettativa grazie alle sequenze di addestramento, si rischia di moltiplicare i conflitti sia a livello spaziale sia in numero di combattenti, così come di modificare il ritmo della narrazione con scontri non più calendarizzati, ma improvvisi. Questo dovrebbe valere sopratutto per la seconda parte della serie ed eventualmente la terza stagione: "un po' si tratta di nascondersi, un po' di tattiche di guerriglia. Anche in questo caso ci ispireremo a momenti storici affinchè ci aiutino a tratteggiare la trama. Si direzionano verso territori selvaggi e ciò causa non pochi problemi: è interessante perchè storicamente [i ribelli] hanno stuprato e saccheggiato lungo la loro strada".

Sex Scene

Spartacus non è solo scontri all'arma bianca, ma anche scene di sesso alquanto esplicito non fine a sè stesse, ma tali favoriscono approfondimenti o stravolgimenti a livello di trama.
Ricordiamo l'inebriante sesso in Sangue e Sabbia tra Ilithia e Spartacus entrambi mascherati, tali da conoscere le rispettive identità solo a rapporto consumato, oppure lo scabroso rapporto in Dei dell'Arena tra Gannicus e Melitta frutto del capriccio di una nobildonna romana.
Per non parlare dei frequenti incontri segreti tra Crisso e Lucrezia, con quest'ultima assolutamente desiderosa di un figlio che la sterilità del marito non può concederle. Senza dimenticare il rapporto a tre Batiato, Gaia e Lucrezia, interrotto dall'arrivo improvviso del padre Tito.
Con la presenza di Nevia e Mira a seguito dei propri uomini siamo certi che le scene di sesso non mancheranno nemmeno in Vengeance.

Volti vecchi, situazioni nuove

Spartacus muove guerra a Roma pensando ancora al proprio tornaconto, alla moglie uccisa dalla brama di potere di Batiato e Glabro, ma possiede sufficiente carisma per porsi come capopopolo e coinvolgere una pattuglia di sbandati ognuno mosso dalle proprie motivazioni.
Claudio Glabro (Craig Parker) ritorna protagonista (cioè antagonista...ehm)sin dalle prime battute, inviando le proprie truppe a fronteggiare gli ex gladiatori come mostrato nella primissima scena di Vengeance: una battaglia campale capace di rinnovare il debito della serie tv nei confronti del 300 di Zack Snyder. A consigliarlo la biondissima moglie Ilithia (Viva Bianca), subdola e disinibita cortigiana del ludus di Batiato, ancora frastornata per il terribile omicidio di una nobildonna romana visto in Sangue e Sabbia.
Che fine ha fatto invece Lucrezia (l'ex Xena Lucy Lawless)? Sopravvissuta miracolosamente all'eccidio del marito, dai trailer la vediamo viva ma frastornata e confusa. Inizialmente doveva perire anch'essa, ma poi si è deciso di risparmiarla ed affidarle un ruolo ancora top secret in Spartacus: Vengeance. Lo sceneggiatore DeKnight, però, esclude una qualsiasi evoluzione del personaggio: "non ha imparato alcunchè. Lucrezia è sopravvissuta alla ferita, ma, come si può immaginare, non ne è molto felice".
Abbiamo dei nemici tutt'altro che compatti, tutt'altro che estremamente agguerriti e scaltri come poteva esserlo il defunto Batiato o il padre Tito, ragion per cui sulle prime i gladiatori sembrano avere la meglio nei confronti del "fronte opposto". All'interno dei ribelli in fuga trovano posto molteplici destini: di Spartacus (Liam McIntyre) sappiamo già tutto anche se poco possiamo immaginare del legame che c'è tra lui e Mira (Katrina Law), la schiava innamorata del campione ma non ricambiata; lo stesso vale per Crisso (Manu Bennet) al cui seguito vi è Nevia (Cynthia Addai-Robinson che va a sostituire l'attrice precedente Lesley-Ann Brandt impegnata in altre produzioni), l'ex schiava di Lucrezia ora sua amante. Quale influenza avranno le due donne sui combattenti di punti dei ribelli? Saranno devote e coraggiose, oppure l'ebrezza della libertà le condurrà in pericolosi incontri?
Mira imbraccia un arco nei teaser poster, vuoi vedere che sotto quell'esile corpicino si nasconde un'amazzone? Di sicuro non ci aspettavamo il ritorno di Gannicus (Dustin Clare), il protagonista di Spartacus Dei dell'Arena: al termine di quella serie lo vedevamo vagare per il mondo, libero grazie ai successi nell'arena. Cosa avrà fatto, dove sarà stato, come si sarà guadagnato da vivere per tutto il periodo di Sangue e Sabbia? Saluterà calorosamente il ritrovato amico Crisso? Come accoglierà il carisma di Spartacus? DeKnight ci mette in guardia: "tre maschi alpha insieme non sempre vanno d'accordo. Il loro rapporto sarà animato!".
L'infame doppiogiochista Ashur (Nick Tarabay) si unirà suo malgrado ai ribelli pur essendo impossibilitato a combattere data la gamba zoppicante. Dovrà essere utile alla causa in qualche modo se desidera sopravvivere! Ugualmente in bilico l'ex addestratore del ludus Enomao (Peter Mensah, attore in 300 e Avatar): dopo aver perso l'adorata moglie Melitta in Spartacus Dei dell'Arena, ora si ritrova privo di una qualsivoglia autorità derivata dall'alto sui gladiatori. Pare che in Vengeance seguirà un proprio sentiero, forse parallelo forse intrecciato alle vicende principali, ma è certo che incontrerà difficoltà di non poco conto.
Silenzio assoluto sulle new entry intraviste nei trailer e in qualche immagine. Un motivo in più per aspettare con trepidazione l'inizio della serie!

Spartacus: Vengeance Le vicende delle precedenti stagioni ed i ben noti tratti caratteriali dei personaggi impreziosiscono l'attesa di Spartacus Vengeance, il cui primo episodio debutterà negli Stati Uniti il 27 Gennaio. La rinnovata dimensione campale, il ritorno di vecchi nemici e - speriamo - l'introduzione di volti nuovi su entrambi i fronti rappresentano gli aspetti più interessanti della produzione. Vedremo a fine mese nel consueto first look in che modo gli sceneggiatori si sono giostrati con questi elementi e quali novità vi saranno rispetto alla dimensione gladiatoria e circense si Sangue e Sabbia e Dei dell'Arena.