Spider-Man: Freshman Year, una serie bizzarra ma con potenziale

Le novità su Spider-Man: Freshman Year ci hanno colto un po' alla sprovvista, ma le potenzialità di questa serie animata restano enormi.

Spider-Man: Freshman Year, una serie bizzarra ma con potenziale
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Che in fase di pre-produzione alcuni progetti possano cambiare è un dato di fatto e ci sembra anche un processo alquanto naturale - d'altronde la pre-produzione serve soprattutto a questo. Che possano cambiare quanto Spider-Man: Freshman Year è invece già un discorso molto più delicato. Chiariamoci, ci troviamo un po' nel reame delle speculazioni, perché nessuno dei Marvel Studios ai tempi dell'annuncio lo scorso autunno ha mai affermato apertamente che la serie animata avrebbe trattato le origini dell'Uomo Ragno di Tom Holland.

Era però estremamente logico pensarlo, sia a causa di un titolo molto esplicativo sia per la vicinanza dell'uscita nelle sale di No Way Home (qui potete recuperare la nostra recensione di Spider-Man No Way Home). Era un periodo in cui tutti eravamo affamati di Spider-Man e forse in tal senso ci siamo lasciati trasportare dall'immaginazione, ma sembrava davvero il passo successivo più spontaneo possibile. Al Comic-Con di San Diego, invece, sono stati rivelati dettagli che compongono un prodotto ben diverso, come concept molto più affine alle numerose serie animate dedicate a Peter Parker negli ultimi decenni.

Non canonico significa più libertà

Si parte da quella che è stata la grande novità, che poi a cascata ha generato tutte le altre: Spider-Man: Freshman Year non sarà canonica con il resto del MCU e dunque sarà quasi certamente ambientata in uno degli infiniti mondi possibili del Multiverso - soluzione che va comunque a prescindere sottolineata in quanto si tratta di una serie dei Marvel Studios. Il quasi lo abbiamo inserito perché ormai da Feige e soci ci attendiamo qualunque sorpresa e ribaltamento delle carte in tavola, hanno una potenza di fuoco e un'organizzazione tale da poter ancora serbare sorprese. Il motivo che sicuramente ha fatto propendere la produzione verso la non canonicità ci appare evidente, ovvero dare al team quanta più libertà creativa possibile.

E quindi via libera ad esempio all'inserimento del Daredevil di Charlie Cox, un dettaglio che invece in una serie in stretta continuità con l'universo condiviso avrebbe causato qualche problema. È anche vero che Peter in No Way Home ha fatto la conoscenza non del Diavolo di Hell's Kitchen, bensì di Matt Murdock, rimanendo tuttavia un elemento narrativo da gestire con una certa cautela e finezza - aspetti su cui forse l'MCU attuale un po' sta peccando. È allora un escamotage che permette la presenza di Daredevil, un Norman Osborn che farà da mentore, da Tony Stark per così dire, al giovane Peter, del figlio Harry e di un quantitativo immenso di altre figure - da Speed Demon fino alla Nico Minoru di Runaways - senza intaccare o eliminare strade future al Marvel Cinematic Universe.

Un retrogusto amaro

Come abbiamo detto poco fa, è una semplice questione di libertà creativa e di mera furbizia. In sostanza, Freshman Year, che debutterà su Disney+ nel corso del 2024 ed è già stata rinnovata per una seconda stagione intitolata Sophomore Year, è stata "ridotta" da storia delle origini dello Spider-Man di Tom Holland ad una delle numerose - ma sempre ben accette, diciamocelo - serie animate dedicate all'Arrampicamuri, sulla scia di The Spectacular Spider-Man o Ultimate Spider-Man. Non è di per sé un'idea da scartare, anzi, e lo stile animato che richiama palesemente le tavole dei disegni anni ‘60 la rende anche unica sotto il profilo estetico, ad ulteriore dimostrazione che le potenzialità ci sono e che molte delle imprese animate su Spider-Man nascondono gemme meravigliose.

Non riusciamo, tuttavia a non considerare la piccola punta di retrogusto amaro che si è insediata in seguito al panel del Comic-Con: volente o nolente, la sensazione è che in questa forma il progetto abbia perso una dose non indifferente di fascino o di appeal. Poteva essere un'altra tessera perfetta del mastodontico mosaico del MCU, lavorata minuziosamente per colmare un lasso temporale di cui non sappiamo nulla a parte poche linee di dialogo a riguardo, e invece sarà "soltanto" un altro capitolo antologico, un'altra versione a sé stante della stupefacente storia dell'Uomo Ragno sul piccolo schermo.