Stranger Things 4, parliamo del finale del Vol. 1 e di come sarà il Vol. 2

Dalla spiegazione del finale della quarta stagione a cosa ci aspetterà negli ultimi episodi: tutto quello che sappiamo su Stranger Things Vol. 1 e 2.

Stranger Things 4, parliamo del finale del Vol. 1 e di come sarà il Vol. 2
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Nella nostra recensione di Stranger Things 4 vi abbiamo parlato della grandezza di questa quarta stagione e di come la serie sia riuscita a fare un balzo in avanti anche rispetto alle narrazioni precedenti che l'hanno caratterizzata dal 2016 a questa parte. Un'efficacia di scrittura e coinvolgimento emotivo che fin dall'uscita della prima parte ha reso Stranger Things 4 prima nella classifica Netflix dei prodotti più visti dal pubblico, che attende febbricitante il ritorno della sua parte finale segnata per il 1 luglio e a cui si può dare un iniziale sguardo grazie al teaser di Stranger Things Vol. 2 presentato alla Geeked Week.

La forza della narrazione di Stranger Things 4 risiede in più elementi, i quali riescono a trovare il proprio posto col sopraggiungere di un finale che collega tanti dei puntini seminati durante lo svolgersi delle puntate e che mostrano un quadro più grande sulla conclusione della settima puntata. Un cliffhanger che ha lasciato di sasso il pubblico, anche chi forse se lo sarebbe aspettato. Ma che soprattutto mostra come ogni componente all'interno della serie sia stata piantata affinché si arrivasse a vedere come quella di Hawkins fosse una storia di orrori e traumi più espansa di quanto si pensasse, manifestando così la vera identità del proprio cattivo e le motivazioni che lo spingono.

Stranger Things 4: spiegazione del finale

Vecna è stato fin dalla prima puntata lo spaventoso antagonista che ha segnato le sfortunate sorti di moltissimi dei giovani della cittadina di periferia americana che abbiamo capito diventare le vittime del demone in quanto portatori di un pesante e ingombrante senso di colpa.

Un bagaglio che, lasciato crescere dentro di loro, li ha divorati dall'interno finché non è venuto Vecna a "liberarli". Un nutrimento per il cattivo di Stranger Things il quale, sulla chiusura del volume uno della quarta stagione, scopriamo essere quell'Uno che nel passato ha aiutato Undici a scappare, intenzionato però a salvare anche se stesso. La coincidenza delle diverse linee di racconto sviluppate all'interno della serie mostrano come quello dei fratelli Duffer, ideatori del prodotto, fosse da sempre un affresco più grande che collegasse tutti i personaggi della loro storia, che stavolta vanno addirittura unendo momenti del passato con quelli del presente dei personaggi. L'identità di Uno, interpretato da un suggestionante Jamie Campbell Bower, rimane celata fino al sopraggiungere del finale in cui si scopre che il laboratorio in cui viene rinchiuso e reso inserviente è in verità per il giovane una prigione.

Un luogo in cui è stato trascinato e studiato, analizzato e usato come cavia. Lui che i poteri come quelli di Undici li ha dalla nascita e non a causa di esperimenti scientifici. Con questa stagione si viene infatti a conoscenza di come in Stranger Things il sovrannaturale è qualcosa di intrinseco alla realtà e non più solamente risultato di test fatti su giovanissimi pazienti, a cui è stato di fatto iniettato il principio attivo di Uno. Non che il personaggio fosse libero da colpe o fosse in qualche modo innocente. Se durante la stagione i protagonisti scoprono dei collegamenti tra la storia di Victor Creel e gli eventi che stanno uccidendo i ragazzini della propria città, sul finale del volume uno scopriamo che l'uomo non è altro che il padre di Uno, il quale ha dimostrato fin dalla tenera età una propensione al male.

Al torturare gli animali, all'esprimere i propri poteri generando sofferenza nell'altro, fino al punto di aver massacrato la propria famiglia, il cui unico superstite è proprio il genitore incarcerato e accusato di aver sterminato i suoi cari. La vena di Uno, dunque, rimane una delle incognite più grandi sul proseguire della serie, visto che per ora l'abbiamo visto in tre differenti versioni: bambino pericoloso il quale ha ucciso la sua famiglia, giovane intento ad aiutare a scappare la piccola Undici e demone del Sottosopra a caccia di adolescenti.

L'identità di Vecna

Quando l'identità di Vecna viene riconosciuta, anche i motivi che lo spingono a compiere le proprie uccisioni sembrano avere una logica all'interno della personalità e delle vicende subite dal personaggio. Essendosi dimostrato da sempre un bambino alquanto irrequieto, Uno potrebbe aver trovato la redenzione nel periodo in cui era prigioniero nel laboratorio del personaggio dell'attore Matthew Modine. Forse per questa ragione ha cercato di aiutare Undici o forse si trattava solamente di un modo per trovare lui stesso una via di fuga e poter riacquistare finalmente la propria libertà. Sta di fatto che lo scontro con la ragazzina ha generato la variate di Uno che lo ha tramutato in Vecna, creando uno squarcio che ha portato all'apertura del Sottosopra con cui oramai Hawkins deve continuare a fare i conti.

È perciò quasi evidente come e perché Vecna sceglie le proprie vittime, basandosi su quei sentimenti negativi che sa risiedere nei giovani soprattutto in un'età così fragile e delicata della propria vita; un periodo di transizione in cui comprendere e accettare chi si è, tentando proprio di superare i propri traumi. Quelli che, probabilmente, Uno non riuscirà mai ad oltrepassare e che vuole perciò alimentare attraverso il senso di colpa delle sue vittime, di cui si nutre e con cui allo stesso tempo mantiene in piedi i pezzi distrutti della sua vecchia casa, quella scoperta dal gruppo di personaggi nella stagione e di cui esiste il corrispettivo nel Sottosopra.

Quella in cui entra Max quando sta per diventare la prossima adolescente morta in circostanze sospette, ma da cui riesce a scappare grazie all'aiuto dei suoi amici e di una consapevolezza che le altre vittime non avevano: cercare di trovare sia la maniera per andare avanti, che di perdonarsi. È infatti pensando ai suoi amici, agli istanti insieme, alle emozioni che ci provoca una canzone che la ragazzina riesce a sfuggire al destino toccato ai suoi coetanei. Piccole gioie quotidiane di cui Uno/Vecna non è a conoscenza perché non è stato mai in grado di viverle.

Cosa aspettarsi da Stranger Things - Vol. 2

Quello che ci si aspetta perciò da Stranger Things 4 - Vol. 2 è una resa dei conti che coinvolga Undici e Uno e mostri come, forse, proprio per il loro essere similari, allora la giovane possa essere in grado di fermare quello che è diventato ormai a tutti gli effetti un mostro.

Uno sforzo per cui il personaggio interpretato da Millie Bobby Brown si sta ancora preparando, lei che ha perso i poteri sul finire della terza stagione e che cerca di riacquistarli nella quarta, per uno scontro che metterà Uno e Undici sul medesimo livello e li vedrà esprimersi nel massimo delle loro capacità. Quello che ci si domanda, però, è se la ragazzina sarà in grado di tenere testa al demone o rischierà addirittura di creare una frattura ancora più grande nel Sottosopra di Hawkins. Quello in cui sono rimasti intrappolati nel Vol. 1 i personaggi di Robin, Steve e Eddie e in cui è ancora incastrata la Nancy dell'attrice Natalia Dyer, la quale si ritroverà nuovamente a dover affrontare una vecchia ferita. La giovane aspirante giornalista dovrà cercare di sfuggire da Vecna, ma sopratutto da quella convinzione che sia stata per colpa sua che l'amica Barb è morta, facendo fare al pubblico un salto indietro nella prima stagione. Una maniera per la storia di Stranger Things 4 per mantenere un legame tra la vita vera e quella del Sottosopra e che fa presagire l'addio a uno o più dei personaggi, anche prima della stagione finale.

Sarà infatti con la quinta stagione, non ancora girata, che si concluderà la serie Netflix, ma che sembra già aver preparato il terreno per vedere il pubblico salutare alcuni dei suoi personaggi più amati. Dopo aver considerato chi potrebbe morire negli ultimi due episodi di Stranger Things 4, riconfermiamo i timori che potrebbero vederci piangere un mare di lacrime se dovesse succedere qualcosa a Steve Harrington, forse personaggio più amato della serie, i cui segnali fanno presagire un arrivederci prematuro. Ma sono i Duffer stessi ad aver dichiarato che, purtroppo, più di un personaggio di quelli da noi conosciuti è realmente in pericolo.

Le rivelazioni sul Vol. 2

Inoltre, secondo le parole di Jamie Campbell Bower, gli ultimi due episodi potrebbero andare ad esplorare ancora di più la parte umana di Vecna e la trasformazione che lo ha portato dall'essere Henry al demone della quarta stagione.

L'interprete parla di come le puntate finali indagheranno l'evoluzione di una personalità portata a creare una realtà parallela spettrale e violenta, fatta di creature spaventose e uccisioni cruente da parte del personaggio. Quello a cui, invece, sembra non si avrà risposta è se il Sottosopra si è fermato nel tempo nel momento in cui ne è rimasto prigioniero Will. Come mostrano gli episodi nella Hawkins del Sottosopra tutto sembra essere rimasto invariato rispetto agli accadimenti della prima stagione, come fosse congelato. Un quesito che, a quanto pare, verrà indagato più nella quinta stagione, lasciando un'enorme curiosità negli spettatori. E sempre rimanendo su Will, un altro interrogativo su cui si discute dall'uscita di Stranger Things 4 è se verrà mostrata la sfera della sua sessualità. Probabilmente il poster che il personaggio continua a portare dietro potrebbe riguardare proprio questo aspetto del giovane, ci si domanda perciò se ciò che rappresenta verrà mostrato nelle puntate finali.

Un'attesa spasmodica ci aspetta prima di arrivare al 1 luglio per vedere un secondo volume che, a detta del produttore e regista di alcuni episodi Shawn Levy, è ancora più straordinario del primo. Una conclusione che conta due ore e mezza di durata per il suo nono ed ultimo episodio. Un salto nel Sottosopra che non vediamo l'ora di fare, sperando in un finale che sia all'altezza della migliore stagione della serie fino ad ora.