Supergirl: 5 motivi per cui la seconda stagione è più promettente della prima

La cugina di Superman sta per tornare sul piccolo schermo in una veste parzialmente rinnovata, e siamo molto curiosi di rivederla in azione.

Supergirl: 5 motivi per cui la seconda stagione è più promettente della prima
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Non era facile la sfida che doveva superare Supergirl quando ha debuttato su CBS lo scorso 26 ottobre: dare al network la giusta visibilità che in teoria accompagna un serial supereroistico (sebbene si tratti del network americano con la media di ascolti più alta a livello di produzione seriale, e quindi non necessiti di un campione d'incassi a tutti i costi) e restituire la dignità ad un personaggio che, da protagonista, riecheggia nella memoria cinefila come bruttissimo ricordo del declino inesorabile del primo franchise cinematografico di Superman (1978-1987). Trentadue anni dopo (escludendo la sua apparizione come comprimaria in Smallville), Kara Zor-El alias Supergirl riesce a convincere critica e pubblico, grazie soprattutto all'interpretazione energetica ed ottimista di Melissa Benoist. Ora arriva in America la seconda stagione, che si annuncia diversa per vari motivi, molti dei quali ci rendono molto più fiduciosi nel futuro della serie rispetto a quando abbiamo iniziato a seguire la prima annata.

Questioni di famiglia

Chi segue regolarmente le serie tratte dai fumetti della DC Comics sa che il più delle volte le alte sfere della casa editrice, insieme ai vertici della Warner Bros., impongono degli embarghi sull'uso di determinati personaggi, principalmente per evitare che siano presenti contemporaneamente al cinema e in televisione (vedi Arrow, dove i membri della Suicide Squad sono stati uccisi o comunque rimossi dalla storyline prima che uscisse il film di David Ayer). Un problema non proprio irrilevante per Supergirl, la cui protagonista è cugina del più noto eroe dell'universo DC. Nella prima stagione l'esistenza di Superman è stata riconosciuta, ma con diversi stratagemmi per giustificarne l'assenza che, a lungo andare, mettevano in evidenza i difetti dell'embargo imposto dall'alto. Adesso, probabilmente anche grazie alla morte presunta del personaggio al cinema, l'Uomo d'acciaio può far parte del mondo di Supergirl senza troppe complicazioni, con le fattezze di Tyler Hoechlin. Ancora non ci è dato sapere quanto durerà la sua presenza, ma dalle prime immagini sembrerebbe comunque un'aggiunta efficace.

Mondo CW

Per ottenere il rinnovo per la seconda stagione, Supergirl ha dovuto pagare il prezzo di cambiare non solo network (da CBS si passa alla CW), ma anche luogo di riprese (la prima stagione è stata girata negli studios della Warner Bros. in California, la seconda si è trasferita a Vancouver, in Canada). Un cambiamento che non può che essere benefico, dato che, pur essendo ufficialmente ancora ambientato in un universo a sé stante, Supergirl è ora a più stretto contatto con la produzione di tutte le altre serie DC in onda su CW, anch'esse girate a Vancouver e gestite dal team di Greg Berlanti: Arrow, The Flash e Legends of Tomorrow. Sappiamo già che ci sarà un quadruplo crossover a fine novembre/inizio dicembre, espansione di un'usanza del network, e con il trasloco dalla California al Canada le possibilità sono davvero infinite per Kara e gli abitanti di National City.

Cat Grant a mezzo servizio

La presenza di Calista Flockhart nella prima stagione dello show è stata al contempo strepitosa e problematica, poiché la performance esilarante di colei che fu Ally McBeal rendeva abbastanza caricaturale la componente femminista di Supergirl. Col passare del tempo la situazione è un tantino migliorata, ma non abbastanza da dispiacerci troppo della potenziale assenza della Flockhart nella seconda stagione (il suo contratto prevedeva specificamente che si girasse in California). Un'assenza che ora sappiamo essere solo parziale (l'attrice apparirà in una manciata di episodi, spostandosi a Vancouver di tanto in tanto), ma comunque un segnale incoraggiante per la direzione creativa del serial.

Kevin Smith

Regista nerd per eccellenza (il suo ultimo lungometraggio, Yoga Hosers, contiene un cameo di Kevin Conroy, storica voce animata di Batman), Smith ha un rapporto lungo e fruttuoso con la DC, avendo scritto diversi fumetti di Green Arrow e, in tempi più recenti, diretto un episodio di The Flash (con un altro in arrivo). È stato confermato che gli sarà affidata anche la regia di una puntata di Supergirl, il cui titolo attuale - Supergirl Lives - è un ovvio rimando a Superman Lives, il film scritto da Smith che non ha mai visto la luce del giorno. Chi ha visto la seconda stagione di The Flash tende a considerare l'episodio di Smith uno degli elementi migliori, grazie alla passione smisurata del regista per la materia fumettistica. Un amore che ha risollevato le sorti di una serie che nei mesi precedenti stava degenerando, e che potrebbe quindi aiutare anche la seconda stagione delle avventure di Kara.

A tutta musica!

In un periodo in cui il Superman cinematografico, oltre ad essere ufficialmente morto e sepolto, era caratterizzato anche da una personalità cupa e pessimista, la presenza di Supergirl sul piccolo schermo era un ottimo metodo per ricordarci lo spirito ottimista che dovrebbe far parte di ciò che rende l'Uomo d'acciaio il supereroe per eccellenza. Nel caso di sua cugina, l'elemento gioioso è stato sottolineato ulteriormente in occasione dell'incontro con l'altro eroe allegro della DC: Barry Allen, alias Flash. Visto il successo di questo primo crossover, andato in onda la scorsa primavera, era inevitabile che ne venisse annunciato un altro, previsto per febbraio/marzo 2017. E la particolarità di questi episodi-evento, stando alle prime indiscrezioni, è che si tratterà di un musical, occasione ideale per sfruttare le doti recitative e canore dei due protagonisti, entrambi veterani di Glee. Ovviamente molti fan online hanno espresso il loro parere su chi sarebbe il regista perfetto per queste puntate: Joss Whedon...