The Book of Boba Fett: i segreti dietro la colonna sonora

Il tema musicale composto da Luwig Göransson cita un classico cinematografico della sua Svezia, ma potrebbe avere in serbo altro.

The Book of Boba Fett: i segreti dietro la colonna sonora
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The Book of Boba Fett è finalmente arrivato su Disney+. Lo attendevamo da tempo al varco, ma le prime due puntate pubblicate nel corso delle ultime settimane avevano troppo il carattere di una doppia premiere per andare oltre le vicende introduttive legate a uno dei personaggi più iconici dell'universo di Star Wars. Lo abbiamo visto nella nostra recensione di The Book of Boba Fett 1X01 e nella recensione di The Book of Boba Fett 1X02; per avere un quadro completo di questo esordio e capire come Jon Favreau ha affrontato i due show vi rimandiamo anche al nostro confronto tra i primi episodi di The Book of Boba Fett e The Mandalorian.

Già la recensione di The Book of Boba Fett 1X03 ha mostrato qualche spiraglio di luce sul futuro del suo protagonista, dopo averne sondato in maniera forse un po' sproporzionata il passato, mettendo in moto il discorso sui sindacati criminali e alimentando così l'aspetto underworld che maggiormente si confà al nostro protagonista.

Aspetto fondamentale proprio oggi che vorremmo concentrarci su un tema apparentemente distante, passato solitamente sottotraccia; parliamo della colonna sonora e, nello specifico, del tema musicale di Ludwig Göransson che risuona sui crediti di ogni puntata, come già era accaduto con l'indimenticabile e riuscitissimo main theme di The Mandalorian. Ebbene, seppur Göransson, che in The Book of Boba Fett ha composto solo questo pezzo, non raggiunga le vette ispirate della prima serie live action di Star Wars, il suo operato nasconde una curiosa citazione e, forse, un ancor più succoso indizio sul futuro dello show.

Dalla Svezia con amore

Che vi sia piaciuta o meno la composizione di Göransson, non tutti sono consci del fatto che l'opera del compositore svedese si ispiri ad un lungometraggio molto amato in patria. Stiamo parlando di Ronia, the Robber's Daughter, omonimo adattamento del romanzo di Astrid Lindgren, un cult fantasy svedese degli anni Ottanta che nel 1984 venne addirittura presentato agli Oscar per la categoria Miglior Film Straniero, non riuscendo ad ottenere nessuna nomination (in quella categoria vinse comunque la Svezia quell'anno, con Fanny & Alexander di Bergman), ma portando a casa l'Orso d'Argento al Festival di Berlino nel 1985 e ispirando un adattamento anime nel 2010 ad opera di Goro Miyazaki, figlio del maestro Hayao.

Vi basterà una veloce ricerca su YouTube per confrontare la sequenza cantata e musicata di Ronia composta da Björn Isfält con il tema scritto per Disney da Göransson. Un omaggio forse un po' troppo accorato, vista l'estrema assonanza, nonostante la musica di The Book of Boba Fett abbia un tempo differente e degli stilemi produttivi di ben altro livello. Una volta sentite entrambe le campane sarà però difficile per chiunque non associare il canto dei contadini nella taverna alla galassia lontanta, lontana. Certo, il main theme di Göransson vira verso il finale su un'altra melodia, ma se pensate che la citazione snocciolata poc'anzi fosse il piatto forte, forse dovreste proseguire nella lettura.

Il ritorno dell'Alba Cremisi

Ebbene sì, non potrebbe essere sviscerato in maniera più concreta e diretta. Intendiamoci, questi sono semplici rumors basati su un gioco di assonanze, ma se la prima parte del tema di The Book of Boba Fett rimanda ad un classico svedese degli anni Ottanta, la parte finale è ben ancorata all'universo di Star Wars e ha un chiaro riferimento. Il rimando in questo caso, riconosciuto da moltissimi sul web e al quale nemmeno noi abbiamo potuto obiettare, è al tema dell'Alba Cremisi introdotto in Solo: A Star Wars Story (già che ci siete, perché non recuperate anche la nostra recensione di Solo A Star Wars Story). Chi non avesse ancora unito i pezzi del puzzle, o non avesse avuto modo di vedere la pellicola di Ron Howard, deve sapere che l'Alba Cremisi è di fatto il sindacato criminale di Darth Maul.

Ora, con il terzo episodio, The Book of Boba Fett sta definitivamente spianando la strada all'ingresso di queste organizzazioni malavitose e, in particolare, ai Pyke, i contrabbandieri di spezia dell'universo di Star Wars visti per la prima volta in The Clone Wars e nella seconda puntata del serial Disney+. Sono cinque i sindacati criminali in Guerre Stellari; conosciamo già gli Hutt, con il fu Jabba - il cui trono è ora nelle mani di Boba -, abbiamo già citato i Pyke, seguono i meno conosciuti Cymorah, che hanno qualche trascorso con Vader nei fumetti, il Sole Nero, con i suoi leader Xomit Grunseit e Ziton Moj, e, infine, proprio l'Alba Cremisi di Maul.

Quello che inizialmente era un gruppo costituito da un manipolo di mercenari trovò una propria struttura e venne incluso nel Collettivo Ombra dell'ex signore dei Sith, sì proprio quello che avete visto affettato da Obi-Wan su Naboo in La Minaccia Fantasma e che è sopravvissuto, forte dell'odio e del lato oscuro della Forza, per vendicarsi e scalare la criminalità galattica. Lo scioglimento del Collettivo in età imperiale aveva visto Maul prendere direttamente il controllo dell'Alba Cremisi ma restare nell'ombra a favore di Dryden Vos, sostituito dopo la sua morte da Q'Ira, il personaggio interpretato da Emilia Clarke che abbiamo conosciuto in Solo e che si prepara ad una run fumettistica tutta sua con Crimson Reign.

Ora, tra Boba e Q'Ira, divenuta di fatto leader dell'Alba Cremisi dopo la dipartita di Maul, non corre certo buon sangue, visto che in War of the Bounty Hunters la donna ha rubato proprio a Fett il corpo di Han Solo congelato nella carbonite. Che The Book of Boba Fett sia l'occasione per alimentare vecchi dissapori tra il cacciatore di taglie e il sindacato? E, soprattutto, farà ritorno anche il personaggio interpretato da Emilia Clarke? La musica di The Book of Boba Fett ci ha fornito un chiaro indizio, non ci resta che attendere per capire quanto concreto possa essere. Il terreno per una riscoperta dell'underworld galattico sembra ormai spianato, ora è solo questione di vedere come e quando le pedine si disporranno sulla scacchiera.