The Clone Wars: l'importanza della miglior serie animata di Star Wars

The Clone Wars è indubbiamente la migliore serie animata di Star Wars. Sì, ma perché? Cosa la rende tanto speciale?

The Clone Wars: l'importanza della miglior serie animata di Star Wars
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Era il 2008. L'onda lunga di Star Wars Episodio III non si era ancora esaurita e George Lucas se ne uscì con l'idea di una serie animata ambientata proprio tra Episodio II e La vendetta dei Sith. Non fu il primo esperimento di Clone Wars, infatti era già uscita una meravigliosa serie in due stagioni in 2D, ma Lucasfilm decise di orientarsi verso una narrazione 3D. E fu un successo incredibile.

Un primo film sottotono, una serie in crescendo

L'idea di Lucas fu di uscire con un film al cinema che facesse, in qualche modo, da pilot dell'intera serie. Chiaramente, la natura animata della pellicola non attirò al cinema le persone, se non i fan più accaniti, né fece breccia tra la critica, risultando un mezzo flop. Successivamente, la prima stagione uscì su Cartoon Network, ma non raccolse il plauso dei fan.

Le storie erano troppo semplici, il target era fin troppo giovane. Partendo dal primo episodio e proseguendo per tutta la prima stagione, la serie era un susseguirsi di puntate spesso e volentieri stereotipate e semplici. A parte alcuni guizzi, tra cui quello della squadra Domino, la prima tornata di The Clone Wars non spicca quasi mai.

Dalla seconda stagione, però, cambia tutto. La serie riesce a spiccare il volo e, soprattutto, ad alzare la posta in gioco. Le tematiche si fanno più mature, i personaggi più sfaccettati e dinamici. I segni della guerra cominciano a lasciare solchi profondi nei cloni, nei Jedi e nei nemici. Nonostante, anche qui, alcuni episodi siano palesemente rivolti ai più piccoli, il prodotto rimane godibile anche per gli adulti.

E dalla terza stagione, invece, ci si sposta anche su un piano più filosofico e concettuale, a partire dal ciclo di Mortis, in cui la personificazione della Forza, il Padre, ha a che fare con due figli che litigano, rappresentazione del lato Chiaro e del lato Oscuro della Forza. Tra l'altro, secondo i rumor, il Figlio avrebbe dovuto essere il villain di Episodio IX, poi scartato in sede di pre-produzione da Lucasfilm e Disney.

Questo concetto di Forza, astratto e quasi teologico, torna prepotentemente nella sesta stagione, quando Yoda apprende il segreto del mantenere la propria coscienza nella Forza. Ma The Clone Wars non è solo filosofia. È soprattutto azione, intrighi, tradimenti. Non ci sono solo le guerre esterne, ma anche quelle interne. Le congiure di stato. La Repubblica in fermento, corrotta e disturbata. Ma, in sette stagioni, non si parla solo di Repubblica e di Jedi.

Una galassia di tutti

Come già detto, la forza di The Clone Wars sono i personaggi secondari. Per quanto Obi-Wan e Anakin siano i protagonisti indiscussi, il bello della serie è che rappresenta una intera galassia. Ci sono gli episodi dedicati ai cacciatori di taglie, come Cad Bane o Aurra Sing, ci sono quelli sui cloni specific e ci sono quelli dedicati al ritorno di Maul. Sì, perché il Sith che abbiamo rivisto in "Solo" torna proprio in The Clone Wars, infatti chi seguiva la serie non è rimasta sconvolta nel vederlo nello standalone dedicato al giovane Han.

E Maul è uno dei punti di forza più incredibili della serie di George Lucas. Oltre ai villain classici, Dooku, Ventress e Grievous, Maul rappresenta l'antagonista principale. Per quanto riguarda i Jedi, invece, la vera e propria sorpresa di TCW è Ahsoka Tano, personaggio un po' bizzarro all'interno dell'universo di Star Wars. Infatti, la giovane è l'apprendista di Anakin Skywalker.

Sì, la piccola padawan è allieva del Jedi per quasi tutta la durata della Guerra dei Cloni, prima di abbandonare l'Ordine in seguito all'accusa infondata di un crimine all'interno del Tempio. Nonostante parta un po' con l'aria da saputella, la vicinanza con Anakin Skywalker riesce a dare carattere e senso a un personaggio che cresce sempre di più fino alla quinta stagione. Non è facile fare breccia nel cuore dei fan di Star Wars, ma Lucas e Filoni ci sono riusciti proprio con Ahsoka. E c'è un motivo se la togruta tornerà nella seconda stagione di The Mandalorian ed è anche apparsa, con un ruolo anche importante, nella successiva Star Wars Rebels. Ahsoka Tano è The Clone Wars.

Cancellazione e ritorno

The Clone Wars è stata una serie piuttosto travagliata. Dopo cinque stagioni trasmesse su Cartoon Network, la serie è stata messa in stand-by per l'acquisizione di Lucasfilm da parte di Disney. Nel 2014, la sesta stagione è stata poi resa disponibile su Netflix. Tra l'altro, a nostro avviso, la sesta stagione comprende alcuni tra gli episodi più interessanti dell'intera serie.

A partire dal ciclo di Echo e Fives su Kamino e i primi sentori dell'Ordine 66, la vera perla è rappresentata da alcune novità sul maestro Syfo-Dias e la successiva ricerca da parte di Yoda del mondo di Moraband, antica dimora Sith, in cui Darth Bane fa la sua prima apparizione.

E nonostante la sesta stagione sembrava l'ultima, Disney e Lucasfilm hanno deciso di riportare in auge The Clone Wars per una settima e ultima stagione su Disney+. Scelta logica, dettata anche dal fatto di fornire una chiusura a molti degli eventi lasciati in sospeso. Inoltre, non dimentichiamo che TCW non si articola solo attraverso la serie animata ma altri due prodotti sono indispensabili per capire il tempo che intercorre tra la quinta, la sesta e la settima stagione.

Il fumetto Figlio di Dathormir e il romanzo L'Apprendista del Lato Oscuro. Nel primo, potrete trovare come Maul sia sfuggito alle grinfie di Darth Sidious, nel secondo, invece, avrà fine la parabola di Asajj Ventress. Se, invece, siete pratici con l'inglese, potrete recuperare anche Dooku: Jedi Lost, in cui potrete trovare la biografia di Dooku, dagli inizi al Tempio Jedi all'ascesa come Conte di Serenno e leader dei Separatisti.