The Defenders: come cambierebbero se inseriti nel MCU?

Siamo davvero sicuri che lo sbarco al cinema dei Defenders sia positivo per i personaggi borderline della Marvel?

The Defenders: come cambierebbero se inseriti nel MCU?
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Abbiamo già analizzato cosa è andato storto in The Defenders, la serie televisiva creata da Douglas Petrie e Marco Ramirez, disponibile sulla piattaforma di streaming Netflix a partire dal 2017. Purtroppo lo show non ha saputo intercettare abilmente il proprio pubblico di riferimento, risultando a conti fatti un buon prodotto a sfondo supereroistico, incapace però di svettare incontrastato nel panorama di genere.

Seppur quindi la struttura corale della serie non sia riuscita ad amalgamare al meglio le personalità dei vari supereroi protagonisti (Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist), la Marvel/Disney ha deciso di non abbandonare a loro stessi i vari personaggi, prendendo invece in considerazione l'ipotesi di traghettarli all'interno dell'universo cinematografico creato nel lontano 2008. Il passaggio dal medium televisivo al grande schermo potrebbe però cambiare leggermente le carte in tavola riguardo numerosi aspetti, che proveremo ad analizzare qui, nel nostro speciale.

Contenuti violenti: pro e contro

Nonostante i numerosi supereroi protagonisti del serial The Defenders siano di fatto parte integrante del Marvel Cinematic Universe, è innegabile riscontrare il diverso tipo di approccio che la casa delle idee ha voluto adottare rispetto alle opere viste al cinema, tra cui la gestione legata al concetto di world building. Prendendo come esempio primario la serie Daredevil, si può facilmente comprendere l'intenzione degli studios di aver voluto puntare su atmosfere più dark e mature rispetto a standard contenutistici maggiormente consolidati (soprattutto per quanto concerne il lato cinematografico), cercando di sondare il terreno soprattutto a livello di pubblico, per capire fin dove spingersi anche a livello di violenza visiva.

La serie con protagonista il Diavolo di Hell's Kitchen gode infatti di una spiccata impronta crime, con numerosi delinquenti - così come vari signori del crimine - impegnati con tutte le risorse a loro disposizione a conquistare la città. L'opera, alla sua uscita, ha segnato un vero e proprio punto di svolta - almeno a livello seriale - per la Marvel, capace di intercettare un ampio bacino di pubblico e strizzando l'occhio non solo ai giovani e giovanissimi, ma anche ad un target più maturo.

Ben oculata poi la caratterizzazione di uno dei villain principali, Wilson Fisk/Kingpin; il personaggio interpretato da Vincent D'Onofrio ha saputo infatti incarnare molto bene il concetto di maturità stilistica e concettuale tipico della serie, con varie sequenze a lui dedicate improntate su un mood violento ed adulto.

La violenza in casa Marvel non è mancata neanche in opere recenti, quali Deadpool e Logan, seppur le opere citate siano da considerare come un'eccezione, piuttosto che un qualcosa di consolidato. La scelta infatti di puntare al minimo su scene troppo violente - basti pensare alla quasi totale assenza di sangue in moltissimi film appartenenti al Marvel Cinematic Universe - è quindi da ricercarsi anche nella volontà da parte degli studios di rendere le loro opere il più trasversali possibile.

Nonostante le pellicole Marvel siano perfettamente godibili anche dagli spettatori adulti, è innegabile come i numerosi film, soprattutto dopo l'acquisizione dell'intero franchise da parte della Disney, abbiano virato verso una cifra stilistica ancora più spensierata rispetto al passato. Lo stesso taglio ironico, marchio di fabbrica di molte opere dello studio, è stato invece parecchio ridimensionato nelle serie tv con protagonisti i Difensori, a testimonianza del diverso approccio intrapreso nelle opere con protagonisti i vari Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist.

C'è comunque da sottolineare quanto la presenza di contenuti più maturi - così come di un piglio ironico poco invasivo - non abbia reso le opere precedentemente citate meno avvincenti, a testimonianza di come non sempre l'assenza totale di violenza marcata sia la scelta migliore da perseguire.

Adattarsi è possibile?

Il dubbio più grande, legato alla traslazione dei vari eroi borderline verso il grande schermo, risiede però nel possibile snaturamento concettuale dei protagonisti. Il Daredevil visto su Netflix riuscirebbe comunque a mantenere lo stesso appeal anche se inserito in un contesto più divertente e scanzonato? Lo stesso villain Wilson Fisk (così come antieroi seriosi al pari di The Punisher) riuscirebbero a reggere possibili siparietti comici senza risultare ridicoli? Il problema di fondo risiede forse nella natura fuori dagli schemi dei personaggi presi in esame; sia Daredevil che Jessica Jones - così come Luke Cage e Iron Fist - sono riusciti a catturare il pubblico, tra alti e bassi a seconda dei personaggi, proprio per la loro natura da outsiders, spesso incapaci di rispettare anche le più semplici regole, a favore di un modo di agire improntato sull'improvvisazione.

Jessica Jones, che proprio in The Defenders è stata impiegata per incarnare la disillusione postmoderna riguardo tutto ciò che è super - numerose infatti le sue frecciatine ai supereroi e ai superpoteri - potrebbe non funzionare così bene, se inserita all'interno dell'universo cinematografico. Altro snodo cruciale è quello relativo agli Avengers. Il rischio maggiore per i Difensori, se traghettati al cinema con un mood eccessivamente politically correct, potrebbe essere quello di vederli trasformati in una versione annacquata del super gruppo guidato da Capitan America, o di chi subentrerà al suo posto.

In sostanza, quindi, i supereroi visti nel serial potrebbero funzionare all'interno del contesto cinematografico solo se la Marvel/Disney avrà il coraggio di focalizzarsi sui punti di forza dei rispettivi personaggi, senza quindi trasformarli in semplici gusci vuoti ma, anzi, valorizzando la loro natura borderline.

Le loro imperfezioni caratteriali potrebbero infatti diventare un buon punto di partenza per portare un po' d'aria fresca all'intero Marvel Cinematic Universe, che proprio dopo Avengers: Endgame dovrà trovare la forza di reinventarsi in maniera soddisfacente per non deludere i fan, magari puntando anche su un mood leggermente più maturo e serioso rispetto a quanto visto in passato.