The Legend of Vox Machina: da D&D alla serie Amazon Prime Video

Analizziamo il fenomeno che ha portato alla nuova serie animata su Prime Video, un prodotto capace di raccontare a chiunque la magia del GdR

The Legend of Vox Machina: da D&D alla serie Amazon Prime Video
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La nuova serie originale Amazon Prime Video, The Legend of Vox Machina, continua a raccogliere consensi settimana dopo settimana (e non dimenticate le serie Amazon di febbraio 2022). Dopo il suo scoppiettante debutto, lo show basato sul fenomeno web Critical Role sta acquisendo a tutti gli effetti la risma di un'opera spartiacque per l'industria e per la comunità GdR. Il successo di un prodotto simile, volto a introdurre nuovi fan e curiosi al mondo di Exandria e più in generale al gioco di ruolo da tavolo, potrebbe sdoganare una volta per tutte diversi preconcetti legati alla fruizione del genere. Ma non solo: la mera realizzazione dello show ha dimostrato a tutti i grandi nomi della produzione americana quanto potere possa avere una community attiva e fervente come quella legata a questo gruppo di doppiatori americani.

Merito ad Amazon di aver creduto sin da subito a un progetto che intende raccontare una storia epica a tema fantasy, soddisfacendo le richieste di milioni di fan e assicurandosi una vetrina imponente per avvicinarne sempre di nuovi. The Legend of Vox Machina si pone come primo trait d'union moderno tra il gioco di ruolo da tavolo e il mondo del piccolo schermo, continuando quel movimento ascensionale che ha ormai portato Dungeons & Dragons al suo apice di popolarità anche in Europa.

Negli ultimi anni il rapporto tra serialità e gioco di ruolo si è solidificato con costanti citazioni e attività capaci di attrarre un pubblico sempre maggiore. D&D ha potuto così attingere a nuova linfa e diventare sempre più popolare anche al di fuori delle nicchie e dei propri contesti abituali. In America, in Italia e oltre, la serie può rappresentare il culmine della nuova alba del GdR cartaceo. Con questo approfondimento cercheremo quindi di spiegare a neofiti e totali estranei il fenomeno che ha portato alla produzione della serie, raccontando il mondo del GdR e tutte le ragioni per cui guardare lo show - o quelle per cui provare l'esperienza del gioco di ruolo in prima persona.

La nascita di Critical Role...

La serie Amazon ha le sue origini, per l'appunto, in una serie di sessioni di gioco (o campagna) di Dungeons & Dragons. Critical Role fu a tutti gli effetti una scommessa: avendo un gruppo (o party) composto interamente da doppiatori così dediti a interpretare i propri personaggi giocando (con nomi di prim'ordine quali Ashley Johnson, Laura Bailey e Liam O'Brien), perché non farne uno show dal vivo? Questi voice actors "dall'animo un po' nerd", capitanati da Matthew Mercer (voce di Cole Cassidy in Overwatch) hanno così cominciato a trasmettere la propria avventura in diretta su Twitch, di settimana in settimana, creando un vero e proprio fenomeno che li ha presto portati nell'élite dei canali più grandi in seno alla piattaforma.

Quasi 10 anni dopo l'inizio della loro storia, l'avventura rappresentata in The Legend of Vox Machina si mostra quindi come la trasposizione animata delle varie sessioni di gioco svolte in live durante la prima "campagna", con i protagonisti doppiati dai rispettivi giocatori. Pur essendo fra i canali più ricchi di Twitch, la produzione della serie è stata resa possibile attraverso una campagna Kickstarter: partendo con l'iniziale prospettiva di un corto animato e con un obiettivo di 750.000 dollari, la community ha finanziato l'intero progetto in appena un'ora.

... e la sua consacrazione

Il risultato finale è stato sbalorditivo: oltre 11 milioni di dollari raccolti, più di 88 mila sostenitori e il record assoluto di progetto cinematografico o televisivo più finanziato di sempre. Un successo che parte dal tavolo, dunque, e che raggiunge gli apici dell'industria attraverso il web. La concomitanza di un paio di fattori è stata fondamentale per Mercer e soci, permettendogli di emergere al momento più opportuno e di cogliere al massimo ogni occasione presentatasi nell'era dello streaming.

Da una parte, la possibilità di avere come giocatori voice actors tra i più famosi del panorama americano ha permesso di creare un connubio narrativo e interpretativo senza precedenti per gli standard; dall'altra, il supporto di una piattaforma in ascesa come Twitch e il passaggio alla nuova edizione (la quinta) di Dungeons & Dragons hanno permesso di attirare il maggior numero di spettatori possibile.

Critical Role si è così guadagnato il titolo di show a tema GdR più seguito e amato, espandendo la propria popolarità e il proprio status assoluto attraverso tre diverse campagne, spin-off, numerose avventure e materiali di gioco ufficiali, merchandising originale, manuali di espansione e persino intere serie a fumetti legate ai personaggi mostrati nelle varie dirette.

Lo show rappresenta quindi anche il culmine degli sforzi dell'azienda Critical Role, e per l'occasione i vari membri del gruppo hanno potuto sfruttare appieno le proprie conoscenze e amicizie per portare su schermo un cast di voci quanto più ricco e variegato possibile (con guest stars del calibro di David Tennant). La domanda, a questo punto, è però più che lecita: quali sono i particolari che hanno permesso a un gioco come D&D di sposarsi così bene con l'audiovisivo e gli altri media?

La forza di Dungeons & Dragons

Un motivo cruciale è sicuramente rappresentato dal fatto che Dungeons & Dragons è il GdR più antico di tutti, nato nel 1974 in America dalla mente di Gary Gygax e considerato come il gioco di ruolo per antonomasia.

Il suo creatore, desideroso di combinare l'amore per le miniature da guerra con quello per la narrativa fantasy, creò un gioco da tavolo in cui usare i dadi per decretare l'esito delle proprie azioni all'interno di un'avventura condivisa. Proprio per quest'ultima ragione vige una regola fondamentale per qualsiasi gruppo: uno dei partecipanti deve agire da Dungeon Master, ossia l'arbitro/narratore/deus ex machina e compartecipante all'avventura. Dopo un'iniziale sorpresa in patria, capace persino di scatenare il famoso "satanic panic" in diverse istituzioni (religiose e non) che tacciarono D&D come viatico per il maligno, la varietà di giochi di ruolo è andata crescendo enormemente, abbracciando pressoché ogni genere conosciuto - passando per horror, steampunk, cyberpunk e fantascienza. Con il cinquantennale ormai vicino, D&D ha attraversato i decenni fungendo da baluardo per le nicchie di appassionati, ma espandendo al contempo la propria sfera d'influenza verso nuovi ambienti e contesti. Grazie alla sua nuova edizione, il gioco di ruolo viene oggi promosso come un'attività che sia veramente per tutti, capace di portare immensi benefici sotto diversi punti di vista.

Non è un caso che ad aiutare il GdR a liberarsi dalla propria connotazione di esclusiva ambrosia per nerd sia stata la stessa cultura pop: serie come Stranger Things o Big Bang Theory, unite alla passione per opere quali

Game of Thrones e Il Signore degli Anelli, hanno portato sempre più persone a provare l'esperienza per conto proprio e hanno permesso alla Wizards of the Coast, editrice sotto Hasbro, di moltiplicare di oltre il 200% i propri introiti negli ultimi cinque anni. Si parla oggi di un vero e proprio Rinascimento del GdR, con una popolarità mai raggiunta finora e un ormai consolidato legame con la cultura pop odierna. Chiunque può oggi chiedere il supporto di un Dungeon Master per iniziare a giocare, coronando il proprio sogno di costruire da zero un personaggio interamente originale potendo scegliere tra retaggi (umani, elfi, nani ecc.) e classi (guerriero, ladro, mago ecc.) differenti. Una volta completato il processo, i partecipanti potranno sedersi intorno a un tavolo con le proprie schede e cominciare a giocare. Il DM presenterà loro delle situazioni e delle sfide da superare attraverso la fantasia, l'interpretazione e l'ausilio dei dadi, i quali costituiscono la componente aleatoria del gioco nello stabilire il successo o il fallimento di una determinata azione. L'insieme di descrizioni, dialoghi ed esiti plasma l'avventura e rende unica ogni storia.

Il potere dello storytelling

Forse ancor più fondamentale, e spesso poco evidenziato rispetto al resto, è il fatto che il gioco di ruolo coniughi le risposte immediate a due fondamentali bisogni dell'essere umano: socializzare e raccontare storie. Nel primo caso, a molti potrebbe sembrare un controsenso, ma D&D e il GdR in particolare rappresentano un tipo di gioco che contrasta attivamente l'isolamento sociale, permettendo di esaltare la propria personalità in un contesto libero e protetto rispetto a quello affannoso della società quotidiana.

Escludendo i puristi e gli elementi più tossici, il successo recente ha dimostrato che il gioco di ruolo crea inclusione e abbatte barriere. Questo aspetto si è rivelato fondamentale soprattutto nell'ultimo periodo, dove sono fioccate innumerevoli testimonianze dell'importante impatto terapeutico e psicologico che un'attività di questo tipo riesca ad avere sull'individuo. In questo, Critical Role rappresenta da anni l'emblema dell'inclusività e di un ambiente che permette a chiunque di scherzare sui propri difetti, di esplorare nuove prospettive o di trovare la sicurezza per esporsi al mondo senza timore.

L'interconnessione è cruciale anche nel secondo caso: l'attività di adoperare il "teatro della mente" per immaginare risvolti narrativi da grandi storie o per interpretare personaggi immersi in un contesto completamente diverso dal proprio rende la sessione di gioco un vero e proprio laboratorio di narrativa. Non a caso, molti esponenti del cinema e della tv americana hanno dichiarato a più riprese che il gioco di ruolo è stato ed è ancora fondamentale per esplorare la propria creatività in maniera leggera e spensierata.

Condividere una narrazione può portare alla luce interessi teatrali, letterari o persino registici, a seconda dell'attitudine di ogni giocatore, ma soprattutto permette di soddisfare il proprio bisogno di esprimersi - senza distinzione alcuna, nel segno di un'iniziativa che possa toccare veramente tutti. Alla base del divertimento condiviso poggia l'assunto fondamentale di stare insieme agli altri raccontando storie, qualsiasi sia la loro portata o il fine ultimo dell'avventura. The Legend of Vox Machina mette in mostra tutto ciò che di bello accade attorno a un tavolo da gioco, ma fa anche molto di più, riconoscendo a questo tipo di attività la funzione di "fucina" dello storytelling.

Verso una nuova dimensione

Il progetto di Critical Role ha permesso a numerosi spettatori di interessarsi ai GdR e di esplorare la propria creatività in comunità o gruppi in cui potersi esprimere al meglio. La risonanza di questa nuova verve ha mosso diverse iniziative ed eventi pressoché in ogni dove, e ha esaltato la community statunitense tanto quanto quella italiana - seconda soltanto alla patria del GdR in quanto ad attività e a passione dei suoi giocatori.

Proprio da qui nuove leve muovono i loro passi verso lo sdoganamento del GdR da tavolo, come dimostrano progetti importanti come InnTale su Youtube e Twitch. The Legend of Vox Machina porta la quest di cui Mercer e soci si sono fatti carico a un livello mai visto prima, avvicinando i curiosi a Critical Role e permettendo a chiunque di divertirsi con un prodotto capace di includere gioia, dolore, risate, orrore, volgarità e amore - esattamente come un'avventura vissuta al tavolo insieme ai propri amici. Un elemento che soltanto dall'interno è possibile conoscere è legato alla qualità dei rapporti che si creano attraverso il gioco. A differenza di qualsiasi altro medium, la possibilità di condividere esperienze reali, anche se immaginarie nel pratico, solidifica i legami in maniera a dir poco sorprendente. C'è una componente personale che non può essere scissa dall'esperienza in sé e che proprio per questo porta chiunque a dire di aver fatto qualcosa con qualcuno, anche se in realtà l'hanno fatto i propri personaggi.

Se tutto questo non bastasse a destare curiosità nei confronti di un prodotto fantasy originale e diverso rispetto a qualsiasi altro, basterà puntualizzare la portata del suo potenziale. Per la prima volta un'opera di questo genere viene creata direttamente da coloro i quali l'hanno vissuta, e per la prima volta la comunità ha partecipato interamente alla condivisione e alla produzione. La qualità della serie Amazon permette anche allo spettatore più distante di apprezzare un prodotto ben realizzato, con la possibilità di aprire le porte a un mondo completamente nuovo.

Come accennato nelle nostre prime impressioni su The Legend of Vox Machina, la fedeltà al materiale originale e la sorprendente cura nella messa in scena rendono questo prodotto intrigante sotto ogni aspetto, a prescindere dalla prospettiva di chi osserva. Questa serie animata rappresenta qualcosa di unico, potendo potenzialmente aprire la strada a diverse produzioni simili. L'opportunità di esplorare il fantasy in maniera diversa dal solito, aprendosi la strada a una miriade di possibilità legate alla creatività, rappresenta un'occasione da non lasciarsi assolutamente sfuggire.