The OA: perché recuperare la serie Netflix in vista della seconda stagione

La serie di e con Bri Marling è perfetta per gli amanti del genere sci-fi/metafisico. La nuova stagione arriva il 22 marzo

The OA: perché recuperare la serie Netflix in vista della seconda stagione
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Il 16 dicembre 2016 arriva su Netflix una serie intitolata The OA, creata, prodotta e interpretata da Brit Marling. Passata forse un po' troppo inosservata nonostante le critiche positive, dal 22 marzo sarà disponibile la seconda stagione. La serie è stata spesso paragonata a Stranger Things per il suo lato enigmatico e paranormale, e forse per questo non è stata degnata della stessa attenzione nonostante l'elevatissima qualità. La complicata storia di Prairie Johnson (Marling), riportata in vita attraverso flashback, si alterna a un presente liricamente parallelo, in cui i protagonisti cercano riposte alle difficoltà della propria vita. Prairie è una calamita per chi, come lei, si sente perduto e ha bisogno nella sicurezza che solo il credere in qualcosa di più grande può portare. Ma il passato oscuro della ragazza porta con sé dubbi anche in chi crede ciecamente in lei, fino a un finale di stagione che ci ha lasciati col fiato sospeso e pieni di domande.

La premessa

The OA si concentra principalmente sulla storia di Prairie Johnson, ricomparsa improvvisamente dopo sette anni dalla sua sparizione. Prairie è tornata come miracolata: cieca fin da bambina, ora può di nuovo vedere. Non c'è spiegazione su come ciò sia possibile, e lei non vuole rivelare dove sia stata per tutto questo tempo. Tra i genitori alla ricerca di risposte e l'FBI interessata al suo passato, Prairie attua un piano ben preciso: radunare altre cinque persone, tante quante coloro che erano stati rapiti e rinchiusi assieme a lei.

Gli attori

Brit Marling è la rivelazione della serie. Precedentemente vista solamente in parti minori, regge sulle sue spalle il peso di quasi tutta la serie, con un pathos crescente che accompagna un racconto costantemente in evoluzione, sempre un passo avanti allo spettatore. Nei panni del dottor Hunter, la causa della scomparsa di Prairie, troviamo Jason Isaacs, perfetto nel ruolo accattivante del rapitore, capace di sedurre Prairie e il resto delle sue vittime grazie a una forte presenza scenica. Nella prima stagione c'è anche Riz Ahmed nel ruolo secondario di Elias Rahim, che tenta di instaurare un rapporto di fiducia con Prairie. Il personaggio non appare nel trailer della seconda stagione, nonostante sia presente nei credits. Il resto del cast è composto prevalentemente da attori alle prime armi, e ognuno di loro rinforza l'atmosfera generale della serie, segno di una certa attenzione in sede di casting.

La produzione

Ma ogni aspetto della serie è estremamente curato. Ad aiutare è anche il ridotto numero di episodi: otto puntate in cui la narrazione non rallenta mai né si disperde ma in cui anzi tutto è finalizzato al procedere della trama orizzontale. Non ci sono flashback inutili o episodi filler: The OA ha un messaggio ben preciso, per quanto a volte confuso. Una confusione ricercata e voluta che tiene lo spettatore incollato allo schermo. La regia e la scrittura rispecchiano un progetto personale rimasto a lungo in incubazione e per questo rimaneggiato ed elaborato fin quasi alla perfezione. The OA è figlio di Brit Marling e Zal Batmanglij e di nessun altro.

Cosa aspettarsi dalla seconda stagione

La serie, che finora ha giocato sul confine tra realtà e immaginazione, sembra voler continuare su questa linea anche nella seconda stagione, almeno a giudicare dal trailer, che però rivela anche un cambio di registro: dai toni pacati e la lenta ricostruzione del passato di Prairire, sembra si passerà a una corsa contro il tempo. Dalle poche, rapide scene, l'allarmismo proprio della ragazza durante la prima stagione sembra coinvolgere anche lo spettatore.
The OA è quello che si dice un gioiellino nel catalogo Netflix. Tra più noti titoli come Stranger Things o Sense8, può non saltare immediatamente all'occhio, ma è un peccato perderlo del tutto, soprattutto per gli appassionati del thriller/sci-fi. Speriamo la seconda stagione dia finalmente delle risposte più concrete e regali un grande finale.