The Sandman al TUDUM: cosa ci rivela il primo trailer della serie Netflix

Al TUDUM si è mostrato per la prima volta The Sandman, una delle serie più attese e ambiziose di Netflix, con un trailer che rivela ancora troppo poco.

The Sandman al TUDUM: cosa ci rivela il primo trailer della serie Netflix
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The Sandman è indubbiamente una delle più grandi e clamorose vittorie di Netflix, anche solo prendendo in considerazione il puro lato marketing. È già da ora un successo e non poteva essere altrimenti, stiamo parlando di una delle migliori saghe a fumetti mai concepite e che quasi da sola ha creato un dark fantasy stratificato e maturo, oltretutto costantemente ibridato con numerose altre ispirazioni; il segno distintivo dello stile di Gaiman. Adattarlo, tuttavia, è ben altra cosa e, ad essere onesti, non ci basta la presenza dello stesso Gaiman nella produzione a scagliare via ogni dubbio, reduce in questo senso da una carriera piuttosto altalenante - si passa dalla meravigliosa riuscita di Good Omens alla rovinosa cancellazione di American Gods.

Sandman è un'opera incredibilmente complessa, che richiede uno sforzo economico e creativo di primissimo ordine non solo per districarsi in un mercato ultra-competitivo, ma anche per rendere omaggio al materiale originario. Netflix, durante l'evento TUDUM del 25 settembre, ha rilasciato un timido primo sguardo alla serie, che però ci dice ancora troppo poco.

Sogni imprigionati e speranze

In sostanza il trailer ripropone, con molta celerità, l'incipit di Sandman, le primissime pagine di Preludi e Notturni in cui il protagonista di questa epopea, Sogno (interpretato da Tom Sturridge), viene imprigionato tramite un rituale occulto officiato da Roderick Burgess (un sempre affidabile Charles Dance). Burgess in realtà sperava di intrappolare un altro dei sette Eterni, Morte, per ottenerne l'immortalità, ma non tutto è andato secondo piani. Inizia in tal modo la lunga prigionia di Sogno, che nei fumetti sfiorava i 70 anni e che invece nella serie supererà il secolo per essere ambientata ai nostri giorni.

Una volta liberato, Sogno si recherà nel suo regno per rimettere a posto una situazione a dir poco disperata che ha avuto ripercussioni gravi persino nel nostro mondo, comprendendo innanzitutto quanto sia fondamentale non rimanere vincolati ad un solo modo di svolgere il suo compito. Però il trailer non si spinge così in profondità, vuole solo dare uno sguardo rapido al protagonista e al rituale che l'ha catturato - tra l'altro già mostrando i fianchi a qualche debolezza negli effetti speciali, non proprio allo stato dell'arte.

Al contempo Tom Sturridge e soprattutto il modo in cui viene mostrato sembrano essere perfetti per portare Sogno su schermo, in questa forma molto pallida e dai capelli scuri tipica della maggior parte degli Eterni. È un filmato che lascia forse davvero troppo in sospeso, una via di mezzo insoddisfacente tra un minuscolo teaser e un trailer vero e proprio; si sarebbe insomma potuto almeno rischiare una svelta panoramica di alcuni luoghi celebri di Sandman, per dare giusto un assaggio dell'estetica generale della serie - comprensibilmente l'aspetto, forse anche più della narrativa, di cui i fan sono maggiormente ansiosi.

Com'è ovvio, molto dipenderà dalla vena e dal ruolo di Gaiman, che lui stesso ha definito essere più coinvolto rispetto ad American Gods ma meno di quanto lo fosse in Good Omens. Eppure non riusciamo a non lasciar passare un minimo di eccitazione per The Sandman: conoscendo la grandiosità e l'ampiezza del fumetto, la produzione Netflix potrebbe rappresentare una delle odissee più ambiziose e coinvolgenti della storia del medium, nonché porre la celebre piattaforma di streaming - grazie anche alle novità su The Witcher 2 dal TUDUM - in prima linea come terra fertile del genere fantasy.