Speciale The Talking Dead

Il talk show di The Walking Dead dà (finalmente) la parola ai non-morti!

Speciale The Talking Dead
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Perchè ci ostiniamo ad affrontarli con le armi spianate? Perchè dirigiamo le canne dei fucili verso le loro teste? Chi ha mai provato a parlarci con uno zombie? Sono sicuro che avrebbero molto da dire, assicurandosi prima che abbiano saziato i loro istinti mangerecci!
Talking Dead prova a dare una voce a chi non la ha, agli eterni esclusi, quelli prontamente bucati dalle pallottole ancora prima di esclamare un cavernoso "ahahahahah". Volgarmente lo classifichiamo come talk show, il videopodcast ufficiale della seconda stagione di The Walking Dead; dopo ogni puntata della serie tv AMC, va in onda uno speciale di venti minuti in cui il conduttore dialoga con i produttori, con i fan su Twitter, riepiloga l'episodio appena concluso, anticipa gli avvenimenti di sette giorni più tardi.
L'idea, quella di rilanciare il Walking Dead fenomeno e - già che ci siamo - alzare gli ascolti del network, mutua in parte la formula di Thronecast, speciale d'approfondimento andato in onda dopo ogni episodio di Game of Thrones.

Erranti parlanti

Un salottino molto sobrio, con una finta veduta di New York come fondale, un paio di divanetti alla Letterman e gadget zombeschi da 50$ su Ebay. Non è esattamente l'America apocalittica, autostrade deserte città abbandonate, della serie tv, ma qui si fa della finzione: Chris Hardwick introduce le tematiche che i sopravvissuti hanno poc'anzi affrontato, ma non è molto credibile nel parlare di fallout e non-morti in giacca e cravatta!
Con lui ospiti vari: la prima puntata ha visto lo sceneggiatore di Dawn of the Dead e del videogioco Lollipop Chainsaw James Gunn e il comico Patton Oswalt, la settimana dopo è stato raggiunto da Robert Kirkman l'autore del comic originario e Produttore Esecutivo del serial, quindi l'ospitata di Felicia Day protagonista attualmente della webseries Dragon Age Redemption.
Senza peli sulla lingua le chiacchiere tra host e ospiti appartengono alla categoria cazzate in libertà, quindi forse troveremo più interessanti altri contenuti del programma. Che ne dite di un dietro le quinte dei trucchi di Greg Nicotero, responsabile del riuscito make-up degli zombie, oppure una lista di fresh facts sui dettagli del girato delle singole scene? Ecco così va molto meglio.
Si comincia con la scelta di tre momenti di trenta secondi salienti dell'episodio appena trascorso e lo si commenta proponendo un sondaggio via web ai telespettatori. Ad esempio nella prima puntata in cui scompariva la piccola Sophia ci si chiedeva per quanto tempo uno spettatore avrebbe inseguito la ragazzina scomparsa: un giorno? una settimana? finchè non è stata trovata? neanche un secondo?
Una di queste possibili risposte ha ottenuto una percentuale ultrabulgara del 99%, facendo mettere le mani tra capelli ai ricercatori sociali! Altri giochetti si susseguono nell'arco dei venti minuti come ad esempio un amaro tributo a quanti zombie sono deceduti nel corso della puntata. In quanto non-morti si tratta della loro seconda dipartita...
Prima di andare a nanna è ben gradita una clip degli eventi che ci attendono una settimana più tardi. Ed è forse ciò che i fan interessa maggiormente, ma la preview la si può eventualmente recuperare la mattina dopo su Youtube piuttosto che sorbirsi venti minuti di gigioneggiate attorno a The Walking Dead!
Buonanotte!