The Vampire Diaries, la fine di un'era: dal successo al disastro?

Quali sono le ragioni per cui una serie partita bene è riuscita ad accartocciarsi su se stessa? Proviamo ad analizzarle.

The Vampire Diaries, la fine di un'era: dal successo al disastro?
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Ieri sera è andato in onda il centosettantunesimo, e ultimo, episodio di The Vampire Diaries. Sarà una coincidenza, ma il 10 marzo 1997, esattamente vent'anni prima del finale di serie andava in onda il primo episodio di Buffy l'ammazzavampiri, il primo esperimento di commistione vampire-teen. Scritto e diretto da Julie Plec, showrunner della serie insieme a Kevin Williamson (aka il signor Dawson's Creek e The Following), quale sorpresa ci avrà riservato il finale? Torniamo a dove tutto è iniziato: è il 10 settembre 2009, siamo in piena vampiro-mania, l'anno prima su HBO ha debuttato True Blood, i cui ascolti non hanno fatto che crescere durante tutta la stagione; nei box office dei cinema di tutto il mondo il primo episodio della saga Twilight sta facendo furore. Ci sono migliaia di adolescenti pronte a scoprirsi la carotide, il successo è annunciato; infatti, quando il primo episodio di TVD va in onda su The CW è il pilota più seguito della storia del network, con 4.9 milioni di telespettatori.

Ambientato a Mystic Falls, un soprannaturale paesino della Virginia, e tratto dall'omonima serie di romanzi di Lisa J Smith (scritti più di dieci anni prima di quelli di Twilight, in realtà), al centro dell'universo di The Vampire Diaries c'è il triangolo amoroso tra Elena, Stefan e Damon, due fratelli, entrambi vampiri secolari. Elena ama Stefan, salvo scoprire che forse il cattivissimo Damon ha qualcosa in più ... nel frattempo, a turno, anche alcuni loro amici scoprono di essere creature sovrannaturali (chi una strega, chi un licantropo), altri vengono trasformati in vampiri. La serie cresce di puntata in puntata, la tensione è buona, i cattivi sono abbastanza cattivi, c'è il giusto equilibrio tra amore adolescenziale e sensualità. Per questo la serie viene premiata da ascolti crescenti e da un'ondata di premi; accumula infatti, ad oggi, 37 premi su 110 nomination, tra People's Choice Awards e Teen Choice Award, tra cui 9 per la serie, 13 per Nina Dobrev (Elena), 11 per Ian Somerhalder (Damon) e 4 per Paul Wesley (Stefan). Su internet si moltiplicano fan fiction di qualunque genere, fumetti, fan club e nel 2013 nasce The Originals, spin off ancora in onda ambientato a New Orleans.


Dalle stelle alle stalle

Poi ... l'idillio si spezza, la saga di Mystic Falls precipita rovinosamente, come la macchina di Elena che apriva la prima stagione. Peggio, come l'aereo di Lost. Seguono due stagioni intermedie, le idee sono finite ma la baracca la mandiamo comunque avanti campando di rendita; dalla quinta stagione le serie vengono costruite tramite lo schema seguente: 1) Chi altro possiamo far baciare? 2) Chi può essere più cattivo del cattivo della stagione scorsa (uno dei cattivi dell'ottava stagione è niente meno che il Diavolo in persona)? 3) Quale altra creatura sovrannaturale è ancora in circolazione? (dopo vampiri/streghe, vampiri/licantropi, vampiri mutati, immortali e sirene la lista si era molto ridotta) 4) Perché siamo arrivati al punto di dire "o la finite o il paletto nel cuore me lo pianto io"? Perché Vampire Diaries ha mancato quello che chiameremo "l'effetto Harry Potter".

I motivi del mancato successo a lungo termine

Una breve parentesi, a tratti autobiografica.
Sono nato nel 1988. Il primo capitolo della saga di J. K. Rowling: Harry Potter e la pietra filosofale esce in Italia nel 1998, l'ultimo: Harry Potter e i doni della morte, arriva in Italia nel 2008. Dunque il primo libro l'ho letto a 10 anni e l'ultimo a venti. Nel corso di questi dieci anni la mia passione nei confronti delle avventure di Harry, Ron, Hermione e di tutto il loro mondo è rimasta la stessa, ero io a non essere più lo stesso. Non potevo volere le stesse cose, non potevo entusiasmarmi per le stesse cose. Anche il mondo intorno a me non era più lo stesso, nel 1998 c'erano le Spice Girls, nel 2008 Amy Winehouse. Per questo motivo La pietra filosofale è sostanzialmente un libro per bambini, mentre I doni della morte è un libro molto cupo, con dei personaggi in preda a una rabbia post adolescenziale di chi sta cercando di capire il proprio posto nel mondo, ai primi sbalzi umorali, ai primi amori un po' più seri. Harry Potter è cresciuto con noi.
I protagonisti di Vampire Diaries, rimasti sui nostri schermi praticamente per lo stesso numero di anni, no. Il format di Vampire Diaries è rimasto sempre lo stesso: lei ama lui, o forse ama l'altro, e se amasse l'altro ancora? Le turbe d'amore sono regolarmente interrotte dal super cattivo di turno che minaccia di distruggere Mystic Falls per sempre, o almeno di uccidere tutti loro per rubare un [potere/talismano/mappa/segreto]. Qualcuno sconfigge il cattivissimo-più-cattivo-di-quello-della-scorsa-stagione e qualcuno nel frattempo muore. Ma non temete, tra la fine della stagione in corso o le prime puntate della successiva il modo di farlo resuscitare si trova sempre, li abbiamo fatti tutti sovrannaturali apposta, e chi non è sovrannaturale ha un anello speciale ... o in realtà è sovrannaturale pure lui.

"The Vampire Diaries ha accumulato, ad oggi, 37 premi su 110 nomination, tra People's Choice Awards e Teen Choice Award, tra cui 9 per la serie, 13 per Nina Dobrev (Elena), 11 per Ian Somerhalder (Damon) e 4 per Paul Wesley (Stefan). "

Incastrato in questa incessante coazione a ripetere, The Vampire Diaries debuttò con 4.9 milioni di spettatori per chiudere con gli 0.9 milioni della prima puntata dell'ottava stagione (True Blood, per rimanere in tema, partì con 1.44 milioni di spettatori e chiuse la serie con 4.04). Sappiamo per certo che nel finale di serie vorranno farci piangere per sempre, ci aspettiamo quindi una "morte importante". Sarà Damon a morire, subito dopo aver visto Elena risvegliarsi? Per un finale molto romantico à la Romeo e Giulietta? Sarà Stefan a compiere il sacrificio finale dopo puntate di sensi di colpa per il suo passato? O sarà Bonnie a morire per potersi ricongiungere con Enzo e lasciare che l'amica si risvegli?