The Walking Dead, un occhio alla stagione 4

Il recap del panel di The Walking Dead dal San Diego Comic-Con.

The Walking Dead, un occhio alla stagione 4
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Insieme a quello di Game of Thrones, il panel di The Walking Dead era il più atteso della giornata di venerdì del San Diego Comic-Con, tanto da aver intasato la fila per l'ingresso nella sala H moltissime ore prima dell'alba. Forse perché The Walking Dead è sicuramente uno dei serial più popolare degli ultimi anni, ma sicuramente la colpa (o il merito?) va anche al suo modo inconcludente di chiudere ogni stagione. Sono mesi che un po' tutti si chiedono che cosa succederà nella quarta e il panel è un modo per svelare qualche mistero, placare la curiosità... vedere un nuovissimo ed esteso trailer di quello che sta per succedere nella serie targata AMC, la cui data di messa in onda americana è stata annunciata proprio durante l'evento: 13 ottobre 2013. Il cast ha discusso di moltissime cose, come la frequenza con cui la gente muore nello show e dove personaggi come Rick, il Governatore o Glen sono arrivati nel loro processo evolutivo all'interno della storia. A discutere di tutto ciò al panel erano presenti il nuovo showrunner del serial Scott Gimple, il produttore (e creatore del fumetto) Robert Kirkman e i produttori esecutivi David Alpert, Gale Anne Hurd e Greg Nicotero... a cui sono seguiti poi gli attori protagonisti: Andrew Lincoln, Danai Gurrira, Steven Yeun, Lauren Cohan, Scott Wilson, Chad Coleman, David Morrisey e Norman Reedus.

Per cominciare si è parlato di quanto la serie stia diventando ogni stagione più pazza e ci si è posti il dubbio se la regola varrà, ovviamente, anche per la quarta stagione. "Il mondo sta peggiorando e le persone sono sempre più arrabbiate. E non ci crederai, ma è una cosa il cui processo non è ancora terminato", ha esordito Robert Kirkman. Quindi si tratta palesemente di una evoluzione in salita, dove le cose si faranno più complicate molto velocemente. Greg Nicotero afferma che in ogni stagione c'è qualcosa di nuovo da imparare e questo non si applica solo ai personaggi, ma anche da lato produttivo. Il make-up, per esempio, è molto migliorato e, tra le cose che hanno appena finito di girare, c'è una delle migliori gag tra zombie di sempre!

E se il discorso vira sulla pazzia della situazione, non si può non finire a parlare del Governatore, uno dei personaggi più affascinanti e insani presentati nella terza stagione. "La cosa più dannosa che può succedere al gruppo è di sentirsi troppo a loro agio, quindi bisogna sempre scuoterli per far cambiare le cose. Può essere a causa di uno zombie a piede libero oppure per il Governatore e tutto ciò che succede a Woodbury. Adesso credono di avere tutto sotto controllo, ma non vorremmo mai si sentissero troppo al sicuro": ha dichiarato David Alpert. Ma come, dove e perché tornerà il Governatore rimane ancora un mistero che verrà svelato nel corso degli episodi. I produttori hanno poi lanciato il trailer della quarta stagione di The Walking Dead e lasciato il palco al cast della serie.

La prima domanda che viene posta al cast è quella che tutti noi ci siamo posti verso la fine della terza stagione: perché tornare alla prigione? Perché non restare a Woodbury? "La risposta la troverete in questa stagione", risponde Andrew Lincoln. Ci toccherà rimanere con il dubbio ancora per un po'. Nei nuovi episodi, comunque, verrà analizzata molto la relazione tra Rick e Carl, soprattutto perché l'eventualità che quest'ultimo si trasformi in un sociopatico causa molte notti insonni a Rick. Per il bene dei suoi figli dovrà non reprimere la sua brutalità e ristabilire il suo potere di leader nel gruppo... gruppo che, nella quarta stagione, sarà molto diverso da come lo abbiamo lasciato. "Una delle cose che preferisco dello show", continua, "è che si viene costantemente spinti in momenti diversi da personaggi differenti. E poi amo il modo in cui il gruppo rimane sempre unito e si ama". E sarà proprio questo a permettere ai suoi compagni di tirarlo fuori dal terribile posto in cui si è rinchiuso.

Spostando l'attenzione sugli altri personaggi, vediamo come Michonne si sia finalmente aperta a un nuovo senso di appartenenza. "Fisicamente il mio ruolo non è diventato però più semplice", scherza Danai, "Diventa sempre più intenso a ogni zombie che uccido e, prima di questa nuova stagione, non avevo mai cavalcato un cavallo". Un altro personaggio in costante evoluzione è Glen, la cui relazione con Maggie verrà ampliata, messa alla prova, e li condurrà a essere più forti insieme. E il Governatore? Si, alla fine si torna sempre da lui. Morrissey dice che: "Alla fine della scorsa stagione il Governatore era in un brutto momento e si sentiva costantemente tradito. Se non eri dal mio lato, dovevi andare via. Ma quando ha ucciso la sua stessa gente è come se un interruttore si fosse spento nel suo cervello. Nella nuova stagione lo vedremo affrontare questa cosa, scopriremo di cosa si tratta e di come si fa per accendere e spegnere questo qualcosa". Ci sono nuove prospettive di crescita anche per Daryl: "Quando ho letto nella sceneggiatura della morte di Merle ho pensato che quello sarebbe stato davvero un giorno schifoso", confessa Reedus. Ma adesso che è solo, Daryl ha finalmente la sua opportunità di crescere ed essere accettato.

Prima di chiudere il panel scopriamo se, nell'eventualità di un'apocalisse zombie nella vita reale, i cast sarebbe sopravvissuto o meno. Robert Kirkman ha confessato che probabilmente si sarebbe suicidato, perché non vorrebbe mai trascorrere la sua vita cercando di uccidere degli zombie. Lincoln si metterebbe dietro Chandler Riggs (che interpreta Carl) che sta subendo una trasformazione fisica ancora più preoccupante: la pubertà. Reedus invece prenderebbe possesso di un hotel e inizierebbe a pitturare le pareti con della vernice spray, girare nudo e guardare South Park. Davvero un ottimo piano.