WandaVision, parliamo del finale: delusione o conferma?

Analizziamo nel dettaglio ogni istante dell'episodio finale di WandaVision: è un grande epilogo o una delusione? Parliamone!

WandaVision, parliamo del finale: delusione o conferma?
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Due mesi trascorsi tra teorie e analisi di ogni tipo solo per scoprire che, in realtà, in WandaVision nulla è come sembra. Solo per capire che, in fondo, va bene così, e che la serie con protagonista Elizabeth Olsen altro non è che la storia di Wanda, del suo dolore, dell'andare avanti attraverso un percorso di accettazione del lutto. Dobbiamo dirlo: non tutto ha funzionato alla perfezione nel finale di WandaVision, che forse rimane oggettivamente il più debole dei 9 episodi totali di uno show, pur confezionando alcuni momenti potentissimi ed un impatto emotivo di rara qualità per gli standard dell'MCU.

Ed è arrivato dunque il momento di parlarne, spoilerando brutalmente qualunque dettaglio - anche il più piccolo - apparso nel series finale della serie su Disney+, il tutto in attesa del primo episodio di Falcon and the Winter Soldier previsto per il 19 marzo. Quindi, se non avete ancora recuperato la sitcom targata Marvel Cinematic Universe, rimanete decisamente alla larga dalle elucubrazioni che seguiranno.

Scarlet Witch

L'episodio 9 riprende laddove c'eravamo lasciati. Con Agatha Harkness che, tenendo in ostaggio Tommy e Billy, svela alla Maximoff ciò che tutti aspettavamo di sapere. Il "vero" nome di Wanda, che svela finalmente la vera natura della sokoviana: Scarlet Witch, una strega leggendaria portatrice di distruzione e detentrice della pericolosissima Magia del Caos. Non c'è altro da sapere in questa sede, se non che (come viene ribadito poi da Agatha anche nei minuti finali dello show) i nuovi poteri "risvegliati" della supereroina rischiano di innescare una vera e propria apocalisse (dimensionale? Spaziotemporale? "Multiversica?") nell'immediato futuro. Successivamente la protagonista scaglia una sfera di magia contro la villain solo per scoprire che ogni contatto con lei le prosciuga le energie, rendendo il suo corpo sempre più rinsecchito (proprio come le streghe che la Harkness uccise nel 1693 a Salem). La "fu" Agnes infatti rivela il fulcro del suo potere: assorbire la magia altrui per incanalarla nel proprio corpo e usarla a proprio piacimento: Agatha desidera quindi appropriarsi della Magia di Scarlet per diventare ancora più potente, invogliando Wanda a liberarsi delle sue capacità per vivere per sempre tra le rassicuranti - seppur mendaci - mura di Westview.

Wanda però trova la forza di attaccarla, ma quando pensa che la battaglia sia finita compare Visione Bianca, l'androide ricostruito dallo S.W.O.R.D. dai rottami del sintezoide che trovò la morte per mano di Thanos. White Vision palesa il suo intento omicida nei confronti della sua ex compagna, ma ecco sopraggiungere anche il Visione creato da Wanda, che attacca il suo alter ego e si riappacifica con sua moglie, invitandola a combattere per proteggere ciò che le è più caro.

Inizia quindi un doppio confronto: Visione contro Visione Bianca e Wanda contro Agatha, mentre i piccoli gemelli Maximoff osservano lo svilupparsi degli eventi dalla finestra della loro cameretta, salvo poi decidere di tornare in strada per aiutare la loro mamma.

Visione e il Paradosso della Nave di Teseo

Lo showdown che vede contrapporsi i due potentissimi androidi creati da Tony Stark ci è sembrato piuttosto spettacolare e ben coreografato, ma è soprattutto sul piano etico e intellettuale che il confronto tra i due superesseri si fa ancora più interessante, perché mette in scena la complicata psiche che da sempre caratterizza il personaggio comparso sin da Age of Ultron. Visione infatti convince il galoppino dello S.W.O.R.D. che combattere è inutile, perché lo scopo originario del robot (uccidere Visione) non può essere portato davvero a termine da un punto di vista logico.

Per spiegare un simile paradosso i due androidi si raccontano la proverbiale storia della Nave di Teseo, ricostruita pezzo dopo pezzo man mano che le sue tavole di legno andavano marcendo col tempo. Il prodotto fuoriuscito dal restauro può davvero definirsi la nave originale? E un nuovo esemplare, ricostruito dalle tavole originarie lavate del marciume, può a sua volta dirsi la vera nave di Teseo? Qual è la vera nave, quella che ne custodisce l'essenza ma ha un involucro nuovo o quella ricostruita col materiale originale, ma privata di ogni suo ricordo originario?

Visione e Visione Bianca rappresentano la personificazione di questo paradosso, ed è di fronte a questa consapevolezza che l'androide perlaceo capisce le vere motivazioni di Heyward: averlo privato di ogni ricordo e dell'umanità che lo caratterizzava, riprogrammandone la mente e conservandone soltanto il corpo per utilizzarlo come arma militare. Il Bianco quindi accetta che Visione gli restituisca i ricordi perduti, salvo poi volare via verso una destinazione ignota: un dettaglio che il series finale dello show ha deciso di non svelarci.

Rivedremo ancora Visione? Quale sarà il destino dell'androide bianco? Si ricongiungerà a Wanda? Una parte del fandom ha lamentato il fatto che questa storyline finisca nel dimenticatoio, senza che Scarlet si preoccupi di che fine ha fatto il suo amato "ricondizionato": a parer nostro, non era quello il momento per Wanda di riunirsi nuovamente al Visione originale, nonostante ora l'androide abbia recuperato i suoi ricordi. White Visione ha infatti riacquistato una parte consistente della sua memoria, ma non la sua umanità, o almeno non del tutto e non ancora. Quel che ci aspettiamo è di rivedere il personaggio di Paul Bettany in un futuro prodotto del MCU (magari un film o una miniserie a lui dedicati? Ci piacerebbe tantissimo), alle prese con la ricostruzione della propria matrice originaria. E che dire di un mancato contatto con Wanda dopo la battaglia finale? Noi riteniamo (oltre al fatto che Wanda crede che Visione Bianca possa essere morto per mano del suo Visione) che nei minuti conclusivi dello show l'unico e solo pensiero di Wanda e del "finto" Visione fosse quello di dirsi addio, e di farlo prendendosi i propri spazi e i propri tempi. E che l'obiettivo primario della ex Avenger sia, per il momento, imparare a controllare i suoi poteri, prendendo familiarità con il suo nuovo alter ego. E chissà che, visto ciò che abbiamo scoperto nel secondo finale segreto, Wanda non abbia già in mente di utilizzare la sua magia per riportare i suoi amati in vita.

Monica e lo S.W.O.R.D. occasione sprecata?

Mentre si consuma la battaglia finale, ci sono due personaggi che a parer nostro sono rimasti fin troppo ai margini della scena senza ricevere il giusto spazio: Pietro Maximoff (o meglio, "Fietro", come lo chiama Agatha) e Monica Rambeau, fatta prigioniera dal personaggio di Evan Peters. Il galoppino di Agatha ha ricniuso Monica nella soffitta di casa sua, e qui la ragazza interpretata da Teyonah Parris scopre la verità: quello che ha di fronte non è il vero Pietro, ma un fantoccio manipolato mentalmente dalla Harkness.

Il suo vero nome è Ralph Bohner (probabilmente il Ralph marito di Agnes che la vicina menzionava sempre) ed è un umano qualsiasi controllato da una collana intrisa di magia, che una volta tolta da Monica fa tornare in sé il ragazzo. Scongiurata, per adesso, qualunque teoria su multiversi e mutanti in arrivo: quella di Evan Peters non è stata che una furbissima strizzatina d'occhio all'universo degli X-Men della Fox, nonostante alcune cose non tornino. Come ha ottenuto Ralph la supervelocità? Gliel'ha data Agatha? Ma la strega non aveva detto che la sua magia non fa altro che creare illusioni? I poteri da velocità di "Fietro", incluso il colpo devastante che infligge alla spalla di Monica, ci sembrano in tutto e per tutto "veri". Un mistero che la serie non ha spiegato fino in fondo, e che potrebbe riservarci qualche altra sorpresa in futuro. O almeno speriamo.

Quel che è certo è che WandaVision ha ridimensionato le aspettative dei fan sulla questione del Multiverso dopo che già Spider-Man: Far From Home lo aveva fatto (ricordate l'inganno di Mysteryo, vero?), relegando quindi i viaggi interdimensionali all'attesissimo sequel di Doctor Strange diretto da Sam Raimi. In the Multiverse of Madness, quindi, potrebbe finalmente innescare il tanto atteso Multiverso che già il finale di WandaVision potrebbe aver presentato, ma ci arriveremo tra poco.

Torniamo alla storyline dello S.W.O.R.D. Il direttore Heyward ha catturato nuovamente Jimmy Woo, che però riesce ad impossessarsi di un telefono e a chiamare i suoi colleghi dell'FBI invocando aiuto. Intanto Tyler e i suoi soldati approfittano di una breccia creatasi nel muro dimensionale di Westworld per entrare e partecipare allo scontro finale. Incontrerà l'ostilità della famiglia Maximoff (Tommy e Billy usano i loro poteri per mettere fuori combattimento tutti i militari), così decide di sparare contro i due piccoli gemelli. Un gesto francamente inspiegabile per rendere Heyward nient'altro che un banale cattivo, disinnescando totalmente la sua caratterizzazione fino a quel punto: un individuo spietato e senza scrupoli, disposto ad ottenere ciò che vuole, ma mai davvero presentato come antagonista. Viene in ogni caso fermato da Monica, che usa i suoi poteri fotonici per fermare i proiettili, e viene poi messo fuori combattimento da Darcy, che lo tampona con il camion che stava guidando (e prima che vi chiediate come può un carretto da circo devastare un autocarro militare, ricordate che il potere di Wanda cambia solo l'aspetto di un corpo fisico, ma non la sua struttura molecolare, come dimostravano gli abiti anni ‘70 di Monica che conservavano la struttura in kevlar della sua divisa originale).

In ogni caso, si conclude non proprio degnamente la storyline più debole dello show: quella che ha coinvolto lo S.W.O.R.D. e tutti i comprimari al di fuori di Westview, probabilmente allo scopo di rimandare ciascun personaggi a prodotti futuri dell'MCU. D'altronde, Monica viene contattata da un'agente S.W.O.R.D. che si rivela essere una skrull, mandata a chiamare la Rambeau per invitarla a raggiungere le stesse stazioni spaziali attualmente occupate da Nick Fury.

Simpatico, inoltre, il gioco di parole che rimanda al futuro stesso di Monica: l'agente le dice, in lingua originale, che la Rambeau è "richiesta al cinema", perché l'incontro segreto avviene proprio tra le mura del cinema di Westview. Ma si tratta anche di un furbissimo inside joke metalinguistico, in riferimento al fatto che Monica Rambeau è davvero destinata al cinema, dal momento che la rivedremo in Captain Marvel 2 nei panni di Photon.

Wanda e Visione: l'addio

E qui arriviamo davvero allo showdown finale dell'episodio 9 di WandaVision. Agatha mostra a Wanda il Darkhold, il libro dei dannati (già apparso in Agents of S.H.I.E.L.D. tra l'altro), che include al suo interno tutti i segreti più reconditi della magia. Spiega alla protagonista che la Scarlet Witch non lancia incantesimi, non nasce, ma è forgiata, e che il suo potere è più potente di qualunque altro artefatto magico. Insomma, è un dialogo che non lascia scampo di fronte ad altri presunti "buchi di trama": il fatto, ad esempio, che nei minuti successivi la Maximoff sia capace di lanciare magie che fino a quel momento non ha mai saputo utilizzare, come le rune con le quali marchia le pareti esagonali dell'ESA e intrappola le abilità di Agatha, ripagandola con la stessa moneta riservatale dalla strega nella cantina di casa Bohner.

Il potere di Wanda è puro istinto e il risveglio della Magia del Caos agisce a livello inconscio: le basta evidentemente pensare di voler fare qualcosa per realizzarlo. Una volta messa fuori combattimento Agatha, si palesa la vera natura di Scarlet Witch, e Wanda acquisisce un nuovo costume finalmente simile a quello dei fumetti Marvel, con tanto di tiara adornata di corna. Prima di ricongiungersi alla sua famiglia, Scarlet trasforma Agatha nuovamente in Agnes, condannandola a vivere per sempre come una donna comune di Westview. Ma la Maximoff dice anche che, presto, tornerà a cercarla per ottenere altre risposte, spianando la strada al vero ruolo di Agatha Harkness nei fumetti Marvel: è probabile che in futuro rivedremo Wanda e Agatha insieme, magari in un'occasione in cui la strega insegnerà alla protagonista alcuni segreti legati alla magia.

E poi c'è il momento dell'addio, perché Wanda ha capito che l'unico modo per accettare il dolore è conviverci, e che per superarlo deve mettere un punto ad un altro capitolo tragico della sua vita. WandaVision è il percorso di formazione del personaggio di Elizabeth Olsen, uno dei pochi a non aver tratto alcuna felicità dal suo ritorno dopo il Blip. È un racconto che parla di dolore e solitudine, di amore e di elaborazione. E Wanda, attraverso gli straordinari dialoghi di un Visione emotivamente stratosferico, capisce che l'unico modo per elaborare è lasciar andare coloro che ama, restituire chi non esiste davvero alla menzogna per vivere finalmente la verità.

E mentre l'ESA si restringe, destinato a sgretolare per sempre i Visione, Tommy e Billy creati ad hoc da Wanda, la serie di Jac Schaeffer e Matt Shakman ci regala attimi intensi, tra i più commoventi dell'intero universo Marvel, gli attimi in cui Visione e Wanda si dicono addio mentre il corpo dell'androide e la casa che avevano costruito insieme si dissolvono di fronte alle lacrime della protagonista.

Wanda, però, d'ora in poi dovrà affrontare l'odio di un mondo che l'ha percepita come una creatura folle ed egoista, che non saprà mai davvero a cosa ha dovuto rinunciare per restituire le vite altrui alla normalità. L'unica che sembra capirla è Monica, un'altra delle tante persone che dopo il Blip hanno dovuto elaborare una perdita dolorosa. Ed è dopo il commiato con la Rambeau che Scarlet vola via verso l'ignoto, pronta per una nuova vita, pronta finalmente per abbracciare la sua vera natura.

"Sono stato una voce senza corpo, poi un corpo ma non umano, e poi un ricordo diventato realtà. Chissà cos'altro potrò diventare ancora", le dice Visione prima di andarsene. Già, chissà cos'altro. E chissà quali misteriose avventure adesso attendono Scarlet Witch, ufficialmente uno degli esseri più potenti, ma anche pericolosi, del Marvel Cinematic Universe, più forte addirittura del Mago Supremo. Quello stesso Mago Supremo che, nel 2022, dovrà indossare il suo mantello migliore... perché un duello stregonesco per la salvaguardia di un Multiverso prossimo alla pazzia sembra essere sempre più alle porte.

WandaVision "Non sai cos'hai fatto. Non hai idea di cosa hai scatenato", lo dice Agatha a Wanda, a più riprese. La distruzione del mondo e del Multiverso saranno proprio colpa di Scarlet Witch? Ma cosa sta facendo Wanda nella seconda scena post-credit? La vediamo intenta a leggere il Darkhold, manipolando la sua magia rossa e ascoltando le voci perdute dei suoi figli. Sta creando realtà alternative? Sta dando vita al vero Multiverso, i cui squilibri costringeranno Doctor Strange ad intervenire? Solo il tempo ce lo dirà: intanto, non possiamo che goderci un finale che reputiamo magnifico nonostante i suoi limiti, oltre che aspettare gli sviluppi futuri di una Fase 4 sempre più interessante, nella quale le forze in gioco promettono di rimescolare prepotentemente le carte in tavola.