Alice in Borderland: 5 grandi differenze con Squid Game

Alice in Borderland: 5 grandi differenze con Squid Game
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Dopo l'incredibile successo della serie sud-coreana Squid Game, si è tornato a parlare di tutta una serie di prodotti in qualche modo simili al titolo Netflix. Fra questi, c'è stato un recupero di Alice in Borderland che ha messo in luce le molte somiglianze: quali sono però le grandi differenze fra le due serie?

La prima, più che altro un bonus, è ovviamente la nazionalità delle due produzioni. Nonostante le somiglianze fra Squid Game e Alice in Borderland e la loro comune provenienza macrogeografica - il lontano Oriente - le due serie maturano in contesti culturali differenti. Nella prima si ritrova infatti la denuncia al classismo della Corea del Sud già vista in titoli come Parasite; nella seconda invece si ritrova una critica alla società tutta del Giappone, che ha poi partorito l'antesignano del genere con Battle Royale.

Da qui, però, la prima importante differenza, sulla quale si è fatto parzialmente conclusione: a rigor di logica, la serie nipponica non è realmente un battle royale, perché a differenza dei giocatori sud-coreani qui i partecipanti possono collaborare e sopravvivere in sovrannumero, in contrasto con la filosofia del last man standing.

La seconda riguarda il libero arbitrio: mentre i partecipanti del titolo sud-coreano scelgono volontariamente di partecipare ai giochi, non essendovi costretti e anzi potendo scegliere - a seguito di una votazione a maggioranza - di abbandonarli in corso d'opera, quelli incastrati nella Tokyo distopica ci si ritrovano senza possibilità di scelta né memoria di come ci siano arrivati.

Da qui, l'altra grande differenza che rende decisamente i giocatori sud-coreani più "avvantaggiati", per quanto si possa parlare di fortuna in situazioni simili: pur rischiando la vita, loro giocano per un premio in denaro che supera qualunque immaginazione; i secondi invece, come unico premio, hanno la propria conservazione. Nessuna medaglia, nessuna pacca sulla spalla, nessun "o la borsa o la vita".

La quarta differenza è duplice e riguarda i giochi e il luogo in cui si svolgono. Il set di Squid Game infatti, per quanto remoto e isolano, appartiene al nostro universo di realtà. E i giochi che ivi si svolgono giocano tutto su due elementi sui quali, spesso, i partecipanti hanno poco potere: la forza - come nel tiro alla fune - o la fortuna - come nelle biglie o nella scelta della figura al caramello. Quella di Alice in Borderland invece è, come da titolo, una sorta di tana del bianconiglio di cui - almeno per ora - non si può collocare né il dove né il quando: la Tokyo post-apocalittica è reale - e siamo allora nel futuro - o ricostruita? Per quanto riguarda i giochi, che si svolgono non secondo un ordine prestabilito ma a discrezione dei giocatori, come in un openworld, essi dipendono dalla tipologia di carta in palio e coinvolgono molto di più l'astuzia e il mutuo soccorso.

Ma la differenza fondamentale - non per impostazione di regole ma per svolgimento delle stagioni - è la conclusione: in Squid Game l'arco di giochi si è concluso, nell'altra sembra appena cominciato. Sono infatti molte le domande lasciate in sospeso da Alice in Borderland e che troveranno risposta solo alla data d'uscita di Alice in Borderland 2. Ve la siete già segnata?