American Horror Story, Billy Eichner: "Gli attori gay hanno meno possibilità a Hollywood"

American Horror Story, Billy Eichner: 'Gli attori gay hanno meno possibilità a Hollywood'
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Billy Eichner, comico e attore apparso in American Horror Story e nel remake de Il Re Leone (era la voce di Timon), ha parlato della sua esperienza come persona dichiaratamente gay al Hollywood, un'industria che secondo lui è ancora molto limitante per chi come lui ha fatto coming out.

"Forse non siamo emarginati come una volta, politicamente o nel mondo in generale, e ovviamente le cose sono migliorate, ma nel nostro settore, anche se si vedono più persone e personaggi gay in TV, siamo spesso utilizzati in maniera limitata" ha dichiarato Eichen durante una recente intervista con Deadline.

Prossimamente l'attore farà da protagonista in Man in the Box, biopic dedicato all'iconica figura di Paul Lynde. "Penso che sia in linea con il modo in cui Paul Lynde si sentiva limitato - ha aggiunto - Lui veniva da un prestigioso programma di recitazione dinamica della Northwestern, andò a New York, fece stand-up e Broadway, e penso che sentisse le sue scelte come limitate."

Eichner ha poi spiegato: "Non c'è un Tom Hanks gay in questo paese. Non c'è un Will Ferrell gay. Non c'è uno Steve Carell gay. Non c'è un Paul Rudd gay. Non c'è un Kevin Hart gay. Non c'è un Will Smith gay. E la lista va ancora avanti, questa non è una coincidenza. Dopo cento anni di cinema, non può trattarsi di una coincidenza. Non è che non sono riusciti a trovare l'uomo gay giusto che avesse abbastanza talento per una carriera del genere."

"Quando qualcuno fa caming out lo celebriamo, lo applaudiamo, lo mettiamo sulle copertine delle riviste, diciamo grazie per aver detto la verità ed essere stato coraggioso, e gli diciamo che è un modello per i nostri bambini gay" ha aggiunto infine Eichner. "E poi all'istante, quell'attore viene tolto da moltissime liste di casting del settore. È esattamente ciò che è successo a Paul, e succede ancora oggi, posso confermarvelo dalla mia esperienza, lo vivo ogni giorno da quasi 20 anni. A Paul è successo in maniera ancora più estrema, si è sentito molto limitato."